mercoledì 2 dicembre 2015

TUCIDIDE.To anthropinon 26.

Considerazioni sui passi tucididei legati dall'anthropinon(2).



Il passo di gran lunga più significativo in cui Tucidide esprime la sua concezione della natura umana di massa è III,82-83, in cui egli prende lo spunto dal primo grave episodio di lotta civile nel mondo greco,quello che a Corcira dilaniò democratici e oligarchici,per descrivere in termini generali -  ma indicandone le varie manifestazioni, compreso il mutamento del significato delle parole per motivi propagandistici -  la violenza e la degenerazione di carattere e comportamento che si diffusero tra i Greci in contemporanea alle lotte all'interno di tutte le città.



Di questa magistrale analisi vale la pena di citare per esteso le affermazioni più importanti:  " E molte calamità afflissero le città a causa della lotta civile,cose che avvengono e avverranno sempre finché la natura degli uomini sarà la stessa,ma più atroci o più miti,e diverse nelle loro manifestazioni,secondo ogni mutamento delle circostanze in cui si presenta.


In tempo di pace e nella prosperità le città e gli individui hanno sentimenti migliori,perché non incorrono in costrizioni che avvengono contro la libera volontà:  ma la guerra,togliendo le comodità della vita quotidiana,è un maestro che ama la violenza,e rende gli umori della maggior parte degli uomini conformi alle circostanze".


 

Ed infatti Tucidide illustra nel corso delle "Storie" , soprattutto nel campo della politica estera ateniese,il crescente sentimento di violenza che animava le decisioni dell'assemblea e ispirava i discorsi degli oratori.

  Quando Pericle era ancora vivo,la situazione era abbastanza rosea ( anche se rimaneva fermo il principio che l'impero non doveva essere abbandonato,e anche se egli stesso lo aveva definito in II,63,2.  come una specie di tirannide);  ma poco dopo,Mitilene con quasi tutta l'isola di Lesbo si ribellò, e una volta che Atene ebbe sottomesso l'isola,gli Ateniesi,spinti da odio cieco, come dice Tucidide in III,36 ,2, decretarono di uccidere tutti quanti i Mitilenesi di età adulta.


Il giorno dopo si pentirono,e la questione fu riesaminata in assemblea; a favore della pena di morte di massa,si pronunciò Cleone,indicato da Tucidide come " il più violento dei cittadini"( III,36,6), e solo grazie all'abilissimo discorso di Diodoto si decise,con un'esigua maggioranza, di risparmiare la massa dei cittadini e punire con la morte solo i capi della ribellione.



Ciao ambragiarox.    


    C O N T I N U A.




8 commenti:

  1. Ecco una lezione sul fatto della inutilità della guerra,e anzi sul fatto che essa cambi in peggio la natura umana. Lui lo ha detto duemila e cinquecento anni fa. È cambiato qualcosa in meglio o in esattezza?

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  2. E anche la pena di morte è inutile...lo vogliamo capire?

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  3. Degno di nota il fatto che Pericle,capo di uno dei primi regimi democratici della Terra,definisca tirannica la sottomissione degli alleati.

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  4. Morto Pericle,l'impero ateniese comincia a sgretolarsi...
    Il primo colpo arriva dalla ribellione di Mitilene...
    Senza Pericle,Atene reagisce dissennatamente....

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  5. Gli attori della reazione furono prima Cleone,poi Diodoto.

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  6. Appunti di fisica ancora mancanti.
    Vai,Vaio!

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  7. Fronte coronavirus di oggi 2 luglio 2021,venerdì,secondo giorno di Danilo ....Siam tornati a dormire di sopra...sto pom andiamo da Valentino notaio a prendere la rinuncia all'eredità di Rox.

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