giovedì 24 dicembre 2015

MACHIAVELLI.Macula avelli 45.

                                                   A proposito della dedica del Principe.

Nella lettera al Vettori, Machiavelli manifesta l'intenzione( nel 1513) di dedicare il Principe a Giuliano de' Medici fratello di Lorenzo il Magnifico,(morto quest'ultimo, nel 1492).
Ma nel 1516 Giuliano muore e Machiavelli decide di dedicare il Principe a Lorenzo de' Medici,figlio di Piero II de' Medici,detto il "fatuo" per distinguerlo da Piero padre di Lorenzo il Magnifico. L'intenzione che aveva Machiavelli era quella di rivolgersi a chi comandava in Firenze,dopo la fine della I Repubblica,per riottenere un incarico politico.
Ciò che può ancora complicare le cose da un punto di vista della comprensione della dedica,è che Machiavelli indirizza il suo dono al principe ,apostrofandolo così " Al magnifico Lorenzo de' Medici", (da non confondere col Magnifico,morto nel 1492 e nonno del dedicatario).

Su You ho appreso da una conferenza di  Gennaro Sasso ( pubblicata nel 2014)che il Principe sarebbe stato scritto originariamente fino al capitolo XI( fino ai principati ecclesiastici: infatti nel capitolo c'è una dedica finale a Leone X,figlio di Lorenzo il Magnifico); la parte successiva fino al capitolo XXVI,sarebbe stata scritta in un secondo momento e il suo titolo più appropriato sarebbe De Principe,in contrapposizione a De Principatibus della prima parte,che segue rigorosamente lo schema tracciato nella Lettera al Vettori.

                                           UNA CURIOSITÀ: IL TITOLO  MACULA AVELLI del blog Lemarancio .

  In WWW il principe di NICCOLÒ MACHIAVELLI OUBLIETTEmagazine.com. ,
viene ricordato che l'etimologia della parola Machiavelli deriva  da MALI CLAVELLI,cattivi chiodi;  viene ricordato altresi' che un appartenente alla famiglia Machiavelli,in conseguenza delle sue opere buone,avrebbe fatto cambiare questa espressione  con un'altra ( paraetimologica)" MACULA AVELLI",che avrebbe il seguente significato:"ho cancellato le macchie"( maculas avelli).
L'espressione "macula(s) avelli " mi è piaciuta,e, giusta o sbagliata grammaticalmente, è diventa un titolo. ( Soprattutto pensando alle nefandezze attribuite al Segretario).

                                                UN ACCENNO ALL'ERMENEUTICA FILOSOFICA.

Nell'interpretare un testo,l'ermeneutica filosofica,come si è costituita soprattutto con Gadamer,considera ciò che il linguaggio dice,ma anche ciò che esso presuppone,non dice,implica...
In Gadamer l'esperienza di verità ( come succedeva nell'accademia platonica  - wwwlemarancio  critiae platonis exc.14,14 bis 14 ter-) puo' darsi solo in funzione o in presenza di una FUSIONE che avviene in un dialogo tra chi legge e ciò che è letto o è discusso con altri.

Le applicazioni più tipiche dell'ERMENEUTICA FILOSOFICA CONTEMPORANEA  sono soprattutto quelle relative ai testi sacri. Tuttavia ci possono essere altri testi cui si può riferire il metodo universale,fondato su un linguaggio universale, dell'ermeneutica filosofica: ad esempio il pensiero di Aristotele nei rapporti con la scolastica medievale e la teologia cattolica; il pensiero di Machiavelli e la sua funzione nello sviluppo di una scienza della politica; il pensiero di Marx in gran parte sconosciuto ai marxisti della rivoluzione d'Ottobre del 1917 e il pensiero di Gramsci soprattutto in relazione al messaggio lasciato nei quaderni del Carcere.
Leggiamo Machiavelli e dialoghiamo con lui,e poi con altri...Solo così si potrà arrivare a ciò che uno studioso di Platone  definiva "qualcosa che vale il rischio di essere creduto",la verità temporanea,in attesa di un'altra più aggiornata.

4 commenti:

  1. Opportuni i chiarimenti sul dedicatario del Principe. L'unica cosa da chiarire resterebbe su chi è "il Fatuo".Forse un figlio di Lorenzo il Magnifico?

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  2. Sì.Uno dei tre figli.Lorenzo aveva avuto anche cinque figlie.

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  3. Bravo anche per la scelta del titolo macula avelli....

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  4. Interessante l'accostamento di Machiavelli all'ermeneutica di Gadamer.
    Interessante il richiamo a lemarancio Critiae Platonis 14 e segg,su come Platone e Gadamer ricerchino la Verita'.

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