martedì 28 aprile 2015

85 A chi.Platonis Resp.exc. l.VII,c.XV,535e-536c

" Ti resta dunque da precisare" dissi " a chi e in che modo assegneremo queste discipline."(geometria,aritmetica,stereometria,astronomia,dialettica).


"E' chiaro"rispose.


"Ti ricordi quali governanti abbiamo scelto per primi?"domandai.


"Come no!"rispose.


"Ebbene: convinciti che anche sotto tutti gli altri aspetti occorre scegliere persone come quelle: le più salde, le più coraggiose e, se possibile, le più belle. Inoltre occorre cercare non solo le persone nobili e virili, ma anche quelle adatte a un'educazione di questo tipo."


"Che cosa intendi dire?"


"Occorre che esse abbiano una mente agile e mai stanca di imparare, perché negli studi difficili ci si stanca molto più che negli esercizi ginnici, e la fatica è tanto più logorante quanto meno viene condivisa dal corpo."


"Questo è vero!"


"E occorre cercare una persona ricca di memoria, costante e molto amante della fatica: in caso contrario, chi pensi che vorrebbe sottoporsi a uno sforzo fisico per condurre a termine uno studio tanto laborioso?"


"Nessuno,"rispose " a meno che non sia davvero eccezionalmente dotato."


Ripresi:"Dunque l'errore attuale, che ha attirato l'infamia sulla filosofia, come dicevo prima, è dovuto al fatto che non se ne occupano persone degne: gente nobile, non bastardi, dovrebbero occuparsene!"


"In che senso?"chiese.


Risposi"In primo luogo chi voglia occuparsene non deve essere zoppo alla fatica, a metà laborioso e a metà pigro. E così accade quando si amano gli esercizi ginnici e la caccia e tutte le attività fisiche, ma non si desidera studiare, ascoltare e fare delle ricerche, e in tutto ciò si aborre dalla fatica. Ma è zoppo anche chi ha orientato la sua laboriosità nella direzione opposta."


"Ciò che dici è verissimo!"esclamò.


"Dunque anche in relazione alla verità, non considereremo storpia allo stesso modo l'anima che odia la menzogna volontaria e non la tollera in se stessa e si indigna delle menzogne altrui, ma poi ammette facilmente quella involontaria e non si irrita se viene colta in fallo di ignoranza, anzi si contamina nell'ignoranza come un maiale si voltola nel fango?"


"E' proprio vero!"disse.


"E riguardo alla temperanza,"soggiunsi " al coraggio, alla magnanimità (VIRTÙ CARDINALI NECESSARIAMENTE RICHIESTE A FILOSOFI E GUARDIANI)e a tutte le altre virtù occorre distinguere non meno attentamente il bastardo dal nobile. L'individuo e la città che non sanno indagare e comprendere simili cose, inconsapevolmente si servono in qualsiasi cosa di zoppi e bastardi: degli uni come amici e degli altri come governanti".


"E' proprio così"disse.


"Noi invece dobbiamo prestare attenzione a tutto ciò. Se per una tale educazione e un tale esercizio prenderemo uomini ben fatti nel corpo e nello spirito, la giustizia(VIRTÙ CHE ARMONIZZA LE ALTRE TRE) stessa non ci biasimera', e noi salveremo la città e il governo. Faremo però il contrario se sottoporremo a queste discipline gente estranea, e getteremo sulla filosofia un discredito ancora maggiore di quello attuale."


"E sarebbe una vergogna!"esclamò.


Risposi:"Proprio così. Ma ora mi trovo in una situazione imbarazzante."


"E quale?"domandò.


Risposi:"Mi sono dimenticato che stavamo scherzando, e mi sono messo a parlare con eccessiva serietà. Mentre parlavo, guardai verso la filosofia e credo di essermi adirato vedendola ingiustamente offesa e, quasi incollerito con i colpevoli, ho detto ciò che ho detto con eccessiva serietà."


"No,per Zeus,almeno per un ascoltatore come me!"


"E così penso anch'io che ho parlato"dissi ."Comunque non dimentichiamo che dapprima abbiamo scelto persone anziane, ma ora ciò non sarà più possibile. Infatti non si deve credere a Solone che invecchiando si possa imparare molto, anzi sarebbe peggio che imparare a correre: tutte le fatiche intense e molteplici spettano ai giovani."


"E' inevitabile che sia così!"disse.




5 commenti:

  1. Assegnare lo studio delle discipline,che culminanti nella dialettica,forniranno alla città la guida di un vero filosofo,è compito dello Stato,e l'età in cui si studia tutto questo non è mai né la gioventù, né la vecchiaia. E per studiare occorre uno sforzo maggiore che per fare sola attività fisica.

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    1. Il filosofo-re sarà giusto e felice.
      Ma Platone dimostrerà anche che non basta che la superiorità del giusto sull'ingiusto venga accertata sul metro esclusivamente umano di ragione e verità.Platone dirà che la felicità del giusto avrà anche ricompensa oltre la vita.
      Ciao a domani,two.

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  2. Da 484b a 487a,sono elencate,nel libro V,le qualità che devono avere guardiani e filosofi.A tutto questo si fa riferimento nel terzo capoverso di questo post.
    Si può leggere anche lemarancio 57 e 58.

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  3. Importantissimo il settimo capoverso del post.
    Platone afferma che la fatica fatta dalla mente è maggiore è più logorante di quella fisica, se la fatica mentale non è sostenuta da un fisico ben allenato e forte.. .
    Forte, eh?

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  4. Fronte coronavirus di oggi 3 settembre 2020,giovedì:niente di rilevante da SEGNALARE....
    IL post nel testo platonico è molto complesso ,come nello stile dell'autore...anche le note sono buone.

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