sabato 18 aprile 2015

68 Dialettica.Platonis Resp.exc. lVI,c.XI,497a-498c

"Mi sembra di avere chiarito a sufficienza il motivo per cui la filosofia è stata calunniata. Tu hai altro da aggiungere?"


"No,nulla"rispose." ma fra le forme di governo attuali quale, secondo te, è appropriata alla filosofia?"


"Nessuna,"risposi" e mi lamento proprio perché fra le costituzioni attuali nessuna si addice a una natura filosofica: per questo ogni costituzione  si altera e si corrompe. Come un seme raro, gettato in un terreno non suo ,risulta inefficace e di solito cade sotto l'influsso del suolo in cui si trova, così ora anche questa natura filosofica non conserva le proprie caratteristiche, ma si muta in altra indole. 

Se invece troverà la Costituzione migliore, corrispondente alla sua stessa eccellenza, allora mostrerà che questa natura filosofica era veramente divina, mentre tutti gli altri caratteri e comportamenti erano soltanto umani. Ma certo mi domanderai poi quale sia questa Costituzione."


"Ti sbagli!"esclamò." Non è questo che stavo  per chiederti, bensì se essa sia identica, oppure diversa, a quella che noi abbiamo esposto fondando il nostro stato."


"E' questa, ma con un 'eccezione: abbiamo già affermato in precedenza che avrebbe dovuto esistere nello Stato un'autorità che si ispirasse al medesimo principio di governo a cui si ispirava la tua opera  di legislatore."


" Si' l'abbiamo affermato"rispose.


" Ma questo problema"soggiunsi" non è stato chiarito abbastanza: temevo le obiezioni  con cui voi avevate dimostrato che la strada era lunga e difficile; e anche il resto non è proprio facilissimo da spiegare."


"Che cosa?"


"Come lo Stato deve servirsi della filosofia per non perire.Si': tutte le grandi imprese sono rischiose e,come dice il proverbio,le cose belle sono davvero ardue."


"Però"disse"completiamo la dimostrazione chiarendo anche questo problema."(ma il testo greco ha:essendo questo divenuto chiaro).


"Forse lo impedirà l'incapacità, non la cattiva volontà.Se mi assisterai, riconoscerai il mio zelo. Guarda con quanto entusiasmo audace mi accingo a dire che lo Stato deve occuparsi della filosofia nel modo contrario a quello attuale!"


"In che senso?"


" Quelli che se ne occupano ora sono ragazzi appena usciti dalla fanciullezza, non ancora esperti di economia e di affari; e appena si avvicinano alla parte più difficile, la abbandonano: e pure vengono stimati esperti di filosofia! 

Secondo me, la parte più ardua della filosofia è la dialettica.

 In seguito, se pure spinti da altri,(questi ex filosofi) sono disposti ad ascoltare qualche discussione filosofica, credono di fare una grande cosa, convinti che occorra prendere la filosofia come un passatempo. Giunti alla vecchiaia, si spengono quasi tutti molto più completamente del sole di Eraclito,(1) senza riaccendersi mai più."


"Ma allora come ci si deve comportare?"domandò.


"Si deve fare tutto il contrario: quando si è fanciulli e ragazzi, occorre affrontare una cultura e una filosofia adatte all'infanzia; nell 'adolescenza occorre praticare l'educazione fisica, perché a quell'età essi fioriscono e diventano uomini, e una buona educazione fisica collabora validamente con la filosofia.

 Avanti negli anni, quando lo spirito comincia a maturare, occorre dedicare più tempo alla sua cura; e quando la forza fisica viene meno e ci si libera dalla politica e dalla guerra, allora occorre pascolare in libertà, come animali sacri, senza nessun' altra occupazione impegnativa, se si vuole vivere felici e coronare,dopo la morte, la vita vissuta qui con un destino adeguato nell' oltretomba."


(1) Secondo il detto di Eraclito il sole si spegneva e riaccendeva ogni giorno. Nell'esistenza il passato non esiste.Esso sta solo nella nostra mente.



9 commenti:

  1. L'indagine di Platone,nella Repubblica,ha sempre un carattere profondamente conoscitivo,non è un'utopia politica tra le tante,né il filosofo deve cercare di imporre con la violenza la sua saggezza,perché allora questa cesserebbe di essere tale: il suo sguardo è rivolto a un modello celeste,più che a un espediente qualsiasi di realizzazione.

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    1. Così si spiega il disimpegno di Platone dalla politica di Atene,egli è come un viandante che si ripara addossato a un muro in attesa che passi la tempesta.
      E quando verrà il momento della morte,l'esistenza nell'oltretomba sarà conforme a quella vissuta sulla terra in nome della filosofia:un pensiero che rimanda da un lato alle preoccupazioni del vecchio Cefalo e dall'altro preannuncia il mito di Er del X libro.

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  2. Tanto per la precisione, la traduzione delle prime tre righe del testo greco, non è appropriata, se non si spiega che EILEFE(perfetto attivo di lambano) si deve tradurre nella particolare accezione di " portar con sé ",prender con sé "...Altrimenti non si rende conto conto bene del greco. ..

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    1. La traduzione buona sarebbe:"...a me sembra di aver esposto abbastanza il fatto(to') che ha portato con sé(eilefen)un discredito della filosofia a causa di quali motivi e perché non giustamente...?

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    2. Direi di sì... L'unica difficoltà da superare ,resta il to', da spiegare come un neutro generico che racchiuda dimostrativo e relativo( Questo che...) .. ..

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  3. E questa?..."Mi sembra di aver esposto a sufficienza ciò che ha prodotto una calunnia della filosofia,a causa dei motivi di cui s'è detto..."?

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  4. Viva la filologia e viva il confronto tra il testo greco e quello italiano;questo è lo scopo del blog,capire gli autori e non affidarsi ai soli commentatori.
    Fronte coronavirus di oggi ferragosto 2020:niente di nuovo,tutto di bene.

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