domenica 5 aprile 2015

52 Il filosofo-re,Platonis Resp.l.V,cap.XVIII,473d-474c

"Se negli Stati i filosofi non diverranno re o se quelli che ora sono chiamati re e sovrani non si dedicheranno  davvero seriamente alla filosofia, se non verranno necessariamente escluse le persone che si indirizzano solo verso l'una o verso l'altra, per gli Stati non ci sarà rimedio ai mali che li affliggono ,caro Glaucone, e neppure, a me sembra ,per il genere umano; ne' potrà prima di quel momento realizzarsi e vedere la luce del sole questa costruzione che ora abbiamo esposto teoricamente.Ma proprio questo fatto, da un pezzo ,mi rendeva esitante a parlare :prevedevo infatti che sarebbe sembrato assai paradossale perché è difficile capire che nessuna felicità privata e pubblica sarà possibile in uno stato diverso dal nostro."



E Glaucone mi disse:"Socrate,che parole,che frasi che hai pronunciato! Ora credi pure che moltissimi e non i meno ragguardevoli ,contro di te si toglieranno le vesti e imbracceranno nudi le armi come ognuno potrà e correranno a tutta forza a conciarti per le feste! Se non ti difenderai e non li eviterai , a causa di questa tue parole davvero sconterai ,con il loro dileggio ,la tua temerità!"


"E la colpa di ciò che mi accade non è forse tua?"dissi.


"Però faccio bene. E non ti tradirò anzi ti aiuterò come posso ,cioè con l'affetto e l'incoraggiamento e forse potrò rispondere alle tue domande con maggiore impegno di altri.Con tale assistenza  tenta ora di dimostrare agli increduli che hai ragione tu."


"Debbo tentare"dissi" dato che anche tu mi offri un aiuto così importante. Se dobbiamo scampare in qualche modo alla gente di cui parli ,mi sembra dunque necessario spiegare loro chi siano i filosofi che noi abbiamo l'ardire di volere al governo.Poi, chiarito questo punto, vedremo di difenderci mostrando che agli uni spetta naturalmente occuparsi della filosofia e di governare la città ,e agli altri di limitarsi a obbedire ai governanti senza immischiarsi nelle loro decisioni."



4 commenti:

  1. Domanda fondamentale di Glaucone: chi deve regnare nella Repubblica creata da Socrate? Risposta altrettanto decisiva di Socrate: i FILOSOFI. E solo così sarà garantita giustizia a livello singolo e collettivo.

    Altra domanda fondamentale,posta precedentemente da Adimanto: cos'è la giustizia in sé?
    Socrate risponde dal libro IV,con l'esposizione del sistema delle virtù prima nello Stato,poi nell'individuo.
    La GIUSTIZIA si rivela come la forza coesiva,che assicura l'ordine e la misura,senza la quale nell'anima individuale,così come nel corpo sociale,regnerebbe il caos.
    Questo parallelismo tra l'individuo e lo stato è suggerito per la prima volta proprio al termine del discorso di Adimanto sulla giustizia: da questo punto in poi l'esame della giustizia in sé, e del suo contrario,procederà lungo un doppio percorso: nello Stato,la giustizia e l'ingiustizia sono scritte in caratteri più grandi che nell'anima dell'uomo,ma esse rimangono le medesime.

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    1. La ricerca della giustizia porta alla costruzione dello.Stato Ideale nei libri II-IV,mentre la ricetca dell'Ingiustizia,viene portata a compimento nei libri VIII-IX. A domani two.

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  2. Oh, ricompare le foto.. .E che foto. .. Beneeeeeee... ..

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  3. Fronte coronavirus di oggi 28 luglio 2020,martedì:arrivo a quest'ora a chiosare il post,perché ho dovuto farmi la barba,fare il calendario,raccogliere foglie e soprattutto andare in banca previo appuntamento telefonico.
    Vita,durante il covid.

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