" Ognuno di quei cittadini privati mercenari, che hanno fama di pericolosi sofisti, non fa altro che insegnare i principi professati dal volgo in assemblea, ed è questo che essi chiamano sapienza.
È come se un tale avesse studiato gli impulsi e i desideri di un animale da lui allevato grande e forte, e perciò sapesse come avvicinarsi a lui e come toccarlo, e in quali momenti e con quali stimoli possa renderlo più irascibile o più mite, quali suoni l'animale abbia l'abitudine di emettere in ogni circostanza, e quali richiami altrui lo ammansiscano o lo rendano furioso;e tutte queste conoscenze, acquisite grazie alla sua lunga dimestichezza con l'animale, egli le chiamasse sapienza e si mettesse ad insegnarla, quasi se ne fosse procurato la tecnica, se bene in realtà non sappia nulla delle idee e dei desideri dell'animale: se siano un bene o un male, belli o brutti, giusti o ingiusti, ma valutasse tutto ciò in base alle idee di quel grosso animale, ai suoi piaceri e alla sua ira, senza averne altra idea, e ritenesse buono e giusto l'inevitabile, senza avere compreso e senza essere capace di indicare ad altri la natura di ciò che è inevitabile e di ciò che è bene. Un tal uomo,per Zeus, non ti sembrerebbe un educatore un po' strano?"
"A me sì"rispose.
"Ma vedi qualche differenza fra costui e chi ritiene sapienza conoscere ciò che piace o non piace (riguardo alla pittura, alla musica o alla politica )al volgo molteplice riunito in assemblea?
Chi si mescola al volgo per mostrargli una poesia o un'opera d'arte o un progetto politico, si rende schiavo della maggioranza più del necessario, e la cosiddetta necessità Diomedea lo costringe a fare ciò che piace a loro. Ma che questo sia buono e bello davvero, hai mai sentito uno di costoro spiegarlo in una maniera che non fosse ridicola?"
"No,"disse"e credo che non lo sentirò mai."
PS Necessità diomedea: uno scolio spiega nella maniera seguente. Odisseo tornando insieme a Diomede al campo greco da Ilio dopo avere rubato Il Palladio, aveva tentato di uccidere il compagno per attribuirsi tutto il merito dell'impresa. Ma Diomede se n'era accorto, aveva legato a Odisseo le mani dietro la schiena e a piattonate l'aveva costretto a fare ritorno all'accampamento dei Greci.
Analisi sintattica di quello splendido periodo,che comincia con"È COME SE UNO" e finisce con "CIÒ CHE È BENE", chi la saprebbe fare? Eppure gli scrittori greci ci danno un saggio della bellezza della costruzione linguistica,che ormai per ignoranza o inettitudine non sapremmo più mettere in atto. Attualmente,solo paratassi e quasi mai ipotassi. Regresso al parlare per brani di suoni dell'uomo scimmia?
RispondiEliminaCon il libro V della Repubblica si era aperta la seconda parte del dialogo,successiva alla fondazione dello Stato ideale.
Platone cominciava a spiegare in che modo potesse realizzarsi lo stato in cui regnasse la Giustizia.
E qui Socrate doveva affrontare tre grandi problemi,tre enormi onde successive,che minacciavano di travolgerlo.
Veramente la metafora dell'onda ,che può travolgere ,era già stata preparata nel libro I,quando Trasimaco aveva bagnato fino alle orecchie i suoi uditori con un profluvio immenso di parole.
EliminaMa Socrate correva ben più seri pericoli,perché rovesciava la pedagogia corrente proponendo in successione:la parita'educativa fra uomo e donna,il possesso comune di donne e figli da parte dei guardiani,ultimo ed estremo paradosso,la necessità che si identificassero filosofo e governante. A domani two.Oggi quarantaquattresimo anniversario: buon 15 febbraio.
Buon anniversario,sempre e solo in te. A domani.
EliminaIl periodo di cui PIÙ sopra,richiedevi l'analisi,nel testo greco comincia da "OIONPER AN EI..."alla quarta riga del testo riprodotto in greco,e finisce a "DUNATOS DEIXAI" della dodicesima riga della seconda foto del testo greco.
Eliminafronte coronavirus di oggi 13 agosto 2020,giovedì:fantastico il testo greco riprodotto nel post;oggi giardinieri senza problemi...tanta roba.
RispondiEliminasto cercando video sulla formazione degli elementi dalle stelle.