giovedì 23 aprile 2015

78 La geometria Platonis Resp. l.VII,c.IX 526d-527c

"Questa(l'aritmetica) sia dunque la prima disciplina da noi imposta. Ora vediamo se faccia al nostro caso un'altra scienza, che dipende dalla prima."


"E quale?. Intendi forse parlare della geometria?"


"Appunto"risposi.


"Per la guerra"disse" è senz'altro utile: infatti passa molta differenza fra l'essere esperto di geometria oppure no, allo scopo di stabilire la posizione di un accampamento, prendere una postazione, serrare e allargare i ranghi ed eseguire tutte le altre manovre in battaglia e in marcia."


"Ma a questo scopo"obiettai" basta una piccola parte della geometria e dell'aritmetica. Invece occorre esaminare se la loro parte maggiore e più alta dia qualche contributo a rendere più facile la contemplazione dell'idea del bene. E diciamo che ad essa tendono tutte le discipline da cui lo spirito è costretto a volgersi verso la sede del più beato fra gli esseri, che occorre assolutamente contemplare."


"Hai ragione"disse.


"Dunque se la geometria costringe a contemplare l'essere in sé, è utile, altrimenti no."


"D'accordo!"


"Chi sia anche solo un poco esperto di geometria non potrà negare che questa scienza è tutto il contrario di come la intendono quelli che se ne servono."


"In che senso?"chiese.


"Costoro ne parlano in un modo assai ridicolo e meschino: senza mai perdere di vista gli usi pratici, parlano di tracciare quadrati, di partire da una linea data, di aggiungere altri elementi,e così via. Invece questa disciplina si deve coltivare interamente solo per la conoscenza."


"Proprio così"disse.


"E non converrà ammettere anche un'altra cosa?"


"Quale?"


"Che si deve studiare la geometria per conoscere l'essere in sé, non ciò che nasce e muore."


"Certo:"rispose" la geometria è davvero conoscenza dell'essere immutabile."


"Dunque, mio nobile amico, essa può attirare lo spirito verso la verità e produrre un pensiero filosofico che rivolga verso l'alto quella facoltà che ora noi senza scopo volgiamo verso il basso."


"Sì, è senz'altro possibile"rispose.


"Perciò faremo ogni sforzo"soggiunsi" affinché i cittadini del nostro bello stato non trascurino assolutamente la geometria, perché anche i suoi vantaggi secondari non sono di poco conto."


"E quali sono?"chiese.


"Quelli che hai ricordato tu,"risposi" in riferimento alla guerra e a tutte le discipline: la geometria consente di impararle meglio, e c'è una totale differenza fra chi la conosce e chi no."


"Totale davvero,per Zeus!"esclamò.


"Dobbiamo dunque imporre ai giovani anche questa seconda disciplina?"


"Imponiamola !"rispose.


3 commenti:

  1. Dopo l'aritmetica,scienza dei numeri,occorre che i guardiani ,destinati a diventare filosofi e governanti,studino la geometria ,scienza che, usata bene, porta l'intelletto a rivolgersi verso il mondo immutabile delle idee.

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  2. La Repubblica,dopo il primo libro dominato dalla disputa irrisolta sulla Giustizia,tra Socrate e Trasimaco,si articola in tre parti.
    Nella prima,che comprende i libri II,III,IV,si cerca la Giustizia nello Stato,essendo che in un organismo grande si vede meglio che in uno piccolo,come l'individuo.
    Nella seconda parte che comprende i libri V,VI,VII,si delinea la realizzazione dello stato giusto che porta alla figura del filosofo-re.
    Nella terza che comprende i libri VIII,IX e parte del X,si esamina l'INGIUSTIZIA nello Stato e nell'individuo.
    Il libro X finisce col mito escatologico di Er,con premi e punizioni per giusti e ingiusti.
    A domani,two.

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  3. Nel testo greco ,i termini chiave del pensiero di Platone sono:
    1)ousia,essere in se',o essenza.
    2)ghenesis,il divenire.
    3)mathema,disciplina.
    4)gnosis,conoscenza.
    5)gnosis aei ontos,conoscenza dell'essere immutabile,l'essere in sé.
    6)gignomenon kai apolloumenon,cio' che nasce e muore...
    7)

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