venerdì 3 aprile 2015

48Guerre PlatonisResp.,l. V,cap XVI,470 a-c

"E nemmeno porteremo come offerte votive nei templi le armi, specialmente quelle dei greci se ci starà a cuore dimostrare benevolenza per gli altri greci. Avremo anzi timore che portare in un tempio le spoglie tolte a gente della nostra razza sia un sacrilegio a meno che la divinità non si pronunci diversamente."


"Giustissimo!"disse.


"E che cosa pensare della devastazione della terra greca e dell'incendio delle abitazioni? I nostri soldati si comporteranno così verso i nemici?"


" Sentirei volentieri il tuo parere" rispose.


"Io credo"dissi" che non si debba fare né l'una cosa  né l'altra:  basterà privarli del raccolto annuale. E vuoi che te ne spieghi il motivo?"


"Certo!"


"Come ci sono due nomi per designare la guerra e la discordia così mi sembra che ci siano pure due entità diverse corrispondenti a due tipi di contesa: l'una e' la parentela e l'affinità di stirpe, l'altra l'estraneità di razza e di sangue. All'inimicizia fra parenti si è dato il nome di discordia, a quella fra estranei il nome di guerra."


"E dici bene!"approvò.


"Vedi dunque se dico bene anche questo. Io sostengo che la razza greca è parente e affine con se stessa ma estranea di razza e di sangue ai barbari."




5 commenti:

  1. Distinzione tra guerra civile e guerra contro stranieri.Per Platone due cose diverse. Poi nella traduzione entra il termine "razza". Vediamo in greco com'è e come tradurlo meglio,soprattutto vicini come siamo al giorno della memoria.

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  2. In greco,quel che la traduzione rende con "razza", per due volte nel brano platonico è reso col termine "oikeios".Facile trovare un aggettivo in italiano che faccia a meno di "razza".

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  3. La tesi di Glaucone,cui accennavamo nel commento del blog precedente, secondo cui nessuno è giusto di propria volontà, è ribaltata dal celebre paradosso socratico,secondo cui nessuno fa il male volontariamente.
    Il racconto dell'anello di Gige,che dà a chi lo possiede la facoltà di rendersi invisibile,è l'espressione mitica del desiderio umano di liberarsi dalle costrizioni e dalle sanzioni sociali senza pagarne le conseguenze,così da poter dare libero sfogo a qualsiasi desiderio: è, in fondo,ciò che avviene nei sogni,allorché l'uomo è provvisoriamente svincolato dall'ordine universale e la sua esperienza si riduce alla propria individuale passionalità.

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    1. Non per nulla Platone stesso dirà che la tirannide è in sostanza la realizzazione dei desideri che si manifestano nei sogni(IX,576b).
      Glaucone istituisce poi un confronto tra l'uomo perfettamente ingiusto,ma ammansato da una parvenza di giustizia,e l'uomo perfettente giusto,ma da tutti creduto ingiusto.
      È facile mostrare che al primo toccherà in sorte ogni vantaggio da parte degli dei e degli uomini,mentre il secondo andrà incontro a una vita grama,pur se giusta.A domani two.

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  4. Fronte coronavirus di oggi 24 luglio 2020,venerdì:son preoccupato per la mancanza di titolari in difesa,contro l'Atalanta.

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