venerdì 13 marzo 2015

16 La musica.Platonis,Resp.l.III,cap X,398c-399c.

"Dunque ci restano da esaminare le caratteristiche del canto e delle melodie?"
"Certo."
"Ma ormai non è facilissimo per chiunque comprendere ciò che dobbiamo dire e quali debbono essere(il canto e le melodie),in armonia con le nostre premesse?"


E Glaucone sorridendo disse:"Forse,Socrate,io sono tagliato fuori da questo chiunque,perché non comprendo ancora bene che cosa dobbiamo dire,sebbene io possa congetturarlo".
"Ma sei almeno in grado"risposi"di parlare su questo primo punto,ossia di dire che una melodia si compone di tre elementi:della parola,dell'armonia,del ritmo."
"Certo,"rispose"questo sì".


"Ma fra il canto e la semplice recitazione non c'è nessuna differenza,quanto al fatto che debbano entrambi essere espressi nelle forme e nei modi che abbiamo appena precisato."
"E' vero"disse.
"E l'armonia e il ritmo debbono seguire la parola."
"Come no!"


"Ma dicevamo che lamenti e gemiti non debbono aver posto nei discorsi educativi fatti per i nostri giovani."
"Indubbiamente."
"Quali sono dunque le armonie lamentose?Dimmelo tu che sei un musicista!"
"La misolidia ,la sintonolidia e altre simili."


"Allora"dissi"bisogna escluderle dall'insegnamento musicale per i nostri futuri guardiani?"
"Verissimo!"
"E per i guardiani l'ebbrezza, la mollezza e la pigrizia sono vizi quanto mai disdicevoli."
"Non c'è dubbio."


"Quali sono dunque le armonie molli e conviviali?"
"La ionica e la lidia,che vengono chiamate appunto kalarai [ricerca significato greco]."
"Allora,amico, a che servono queste ai guerrieri?"
"A nulla;e ormai rimangono forse solo l'armonia dorica e quella frigia."


"Non conosco le armonie,"risposi"ma conserva per l'insegnamento quella che sappia imitare adeguatamente i toni e gli accenti di un uomo coraggioso impegnato in un'azione di guerra o in un altro compito gravoso,e che,pur non avendo avuto successo e andando incontro alle ferite o alla morte o a qualche altra disgrazia,in tutte queste circostanze lotti contro la sorte con coraggio e fermezza. E conserva pure anche l'altra,capace di imitare un uomo
impegnato in un'opera di pace non per costrizione ma per libera scelta: come chi,per esempio,cerchi di convincere un dio con la preghiera o dia a un altro uomo utili consigli,o invece si mostri sensibile egli stesso alle preghiere,agli ammonimenti,alle dissuasioni altrui,e in conseguenza di ciò abbia avuto un risultato conforme alle sue intenzioni senza inorgoglirsene,ma accetti sempre ciò che gli accade con temperanza ed equilibrio e di buon grado. 

Queste due armonie-l'una energica e l'altra benevola-capaci di imitare in sommo grado chi ha sfortuna e chi ha successo,chi è temperante e chi e coraggioso,occorre che tu le conservi."



3 commenti:

  1. E nella città ideale,la musica in tutte le sue implicazioni buone,educa i guardiani.
    Continuando il discorso sulle idee in Platone,diremo che la retta applicazione della scienza e delle idee è costituita dalla conoscenza dell'idea del bene.
    Platone interpreta l'idea del bene paragonandolo al Sole(Resp.6-508c-509b).Il Sole è causa: 1) della generazione delle cose;2) della visibilità delle cose e della vista come possibilità di vederle,in quanto determina la condizione di questa possibilità con la VERITA'.

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  2. Secondo l'analogia col Sole,l'idea del bene è causa:1) dell'essere e della sostanza delle cose intelleggibili;2)della possibilità ,per le cose intelleggibili,di essere conosciute,e causa dell'intelletto come possibilità di conoscerle,in quanto determina la condizione di questa possibilità con la verità.

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  3. Fronte coronavirus di oggi 18 giugno giovedì:andiamo a fare la spesa...bon!
    Tanta roba.

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