Disse Glaucone:" Considera inoltre,Socrate,un altro genere di argomentazioni sulla giustizia e sull'ingiustizia,che vengono pronunciate dal popolo e dai poeti.
Tutti costoro sono concordi nell'esaltare la temperanza e la giustizia come cose belle ma difficili e penose,mentre l'intemperanza e l'ingiustizia come cose piacevoli e facilmente raggiungibili, e brutte solo per l'opinione e la legge.
E aggiungono che per lo più l'ingiustizia è più vantaggiosa della giustizia,e sono pronti a considerare felici e a onorare in pubblico e in privato i malvagi ricchi o comunque potenti,e a disprezzare e trascurare gli altri se sono deboli e poveri,pur riconoscendo la loro superiorità morale.
In ogni caso,i più sorprendenti fra tutti questi discorsi sono quelli che riguardano gli dei e la virtù.
Essi sostengono che perfino gli dei a molti uomini onesti hanno dato un'esistenza sventurata e infelice,mentre agli altri hanno concesso il destino contrario.
Sacerdoti mendicanti e indovini bussano alle porte dei ricchi e li persuadono di aver avuto dagli dei,grazie a sacrifici e incantesimi,la facoltà di riparare con feste e divertimenti a qualche colpa commessa dal padrone di casa o dai suoi antenati. E se si vuole far del male a un nemico,essi si impegnano,per un tenue compenso,a far del male a chiunque,al giusto e all'ingiusto,mediante evocazioni e formule magiche:affermano infatti di poter convincere gli dei a porsi al loro servizio.
Per tutto ciò adducono le testimonianze dei poeti,alcuni dei quali concedono al male una facile realizzazione:
La malvagita' è possibile raggiungerla anche in folla
facilmente:la strada è piana,ed essa sta molto vicino;
ma davanti alla virtù gli dei posero il sudore...[Esiodo,Erga...287-289].
e una via lunga e ripida.
Altri mostrano che gli dei si lasciano convincere dagli uomini,e si servono della testimonianza di Omero che ha dichiarato:
si lasciano placare persino gli dei
e con sacrifici e amabili preghiere,
con le libagioni e il grasso delle vittime gli uomini li placano
pregandoli,quando trasgrediscono la legge e commettono una colpa. [Iliade IX,497-501].
Mostrano poi una gran quantità di scritti di Museo e di Orfeo ,discendenti della luna e delle muse,a quanto si racconta,secondo cui essi compiono i loro riti,convincendo non solo gli individui ma anche gli Stati che esistono per i vivi e per i morti assoluzioni e purificazioni delle colpe ,mediante sacrifici e piacevoli divertimenti.
Questi riti essi li chiamano iniziazioni,capaci di liberarci dai mali dell'oltretomba,e affermano che se li trascuriamo ci attendono castighi terribili.
Ecco il paradigma di tutte le religioni,di fronte alla giustizia e all'ingiustizia,in pubblico e in privato.
RispondiEliminaContinuiamo ora la disamina sulle IDEE ,iniziata nei post precedenti.
Nei dialoghi cosiddetti socratici,quelle che vengono definite DEFINIZIONI non sanno cogliere l'unità che dà norma a una molteplicità di cose.
Ora,le Idee platoniche,nel contesto di ciò che viene raggiunto nei dialoghi socratici,funzionano come criteri di sconferma delle definizioni proposte: l'interlocutore è confutato perché non sa far riferimento alle idee e,quindi, formulare definizioni e risposte,che siano se non fondate sulle idee,almeno orientate verso di esse.
A questa funzione critica e negativa delle idee,fa seguito anche quella positiva: l'idea è la regola che permette la formulazione di definizioni corrette,perché è il modello e la norma delle azioni o delle cose corrispondenti ad essa.
EliminaTutte le religioni asseriscono che i peccati possono esser riscattati, per non soffrire pene nell'al di là ?
RispondiEliminaCome interesse per capire l'uomo,magistrali i versi di Esiodo.
RispondiEliminaFronte coronavirus di ogg9 giugno 2020,martedì:giornata completamente senza impegni...Speriamo di vincere la lotta contro i padroni pazzi e furiosi...
RispondiEliminaInsomma,secondo Cefalo,alla mia età si dovrebbe risultare vincitori delle passioni e dei loro riflessi negativi sulla psiche.