martedì 10 marzo 2015

13 La menzogna Platonis Resp.,l.II,cap.XXI,382e-383c

"Dunque la divinità non ha nessun motivo di mentire."
"No,nessuno."
"Dunque ciò che è demonico e divino non ha nulla a che fare con la menzogna."
"Proprio no!"disse Glaucone.
"Insomma la divinità è semplice e veritiera nei fatti e nelle parole,non è mutevole e non inganna,né con apparizioni né con discorsi né con l'invio di segni  durante la veglia o il sonno."
"Le tue parole mi sembrano convincenti."
"Ammetti perciò che il principio che ci deve guidare,parlando di dei,in poesia o in prosa,è che essi non ci incantano mutando sembianze e non ci ingannano né con le parole,né con i fatti?"
"Sì lo ammetto."
"Perciò, pur lodando molte cose in Omero, non lo approveremo per l'episodio del sogno mandato da Zeus ad Agamennone.E non approveremo neppure Eschilo,là dove Teti dice che Apollo,cantando alle sue nozze:

             mi prediceva fecondità e figli
             ignari di malattia e longevi,
             e dopo aver detto che il mio destino
             era caro agli dei,intonò il peana facendomi coraggio.
             E io credevo sincera la bocca divina di Febo,
             colma di sapienza divinatoria.
             Ma egli,pur cantando così lui stesso al banchetto delle mie nozze,
             Dopo simili parole,proprio lui divenne l'uccisore
             di mio figlio!

Noi ci sdegneremo con il poeta che parli così degli dei e gli negheremo il coro;e non permetteremo di esprimersi così neppure ai maestri incaricati di istruire i giovani,se i nostri guardiani dovranno diventare pii e simili agli dei per quanto è possibile all'uomo."
"Approvo assolutamente, o Socrate,questi principi,"disse"anzi attribuirei ad essi forza di legge."

3 commenti:

  1. Altra legge sull'educazione dei giovani guardiani,nello Stato ideale. Agli dei non si può ascrivere quel che ascriveva l'antica poesia omerica. E i maestri non terranno conto né di Omero,né dei tragici. Gli alunni devono crescere pii e simili, per quanto possibile ad un uomo,agli dei puri ed immutabili e non ingannatori.

    E il sistema platonico delle idee?
    Diciamo ora che l'idea platonica è causa delle cose ,nel senso che una cosa è veramente ciò che è a causa della presenza o comunicazione con essa dell'idea corrispondente.
    In altri termini l'idea è la ragion d'essere( il LOGOS) di una cosa.
    Non è casuale che Platone,nel Fedone, chiami ragioni (LOGOI) proprio le ipotesi.
    L'IDEA SUL PIANO ONTOLOGICO CORRISPONDE ALL'IPOTESI SUL PIANO METODOLOGICO CHE PORTA ALLA CONOSCENZA.
    Se l'idea come causa rende evidente la ragion d'essere delle cose,di cui si cercava la definizione col metodo delle domande-risposte,il metodo ipotetico rende evidente la regola assente nel metodo delle domande- risposte.

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    1. E come il metodo ipotetico è ascensivo,nel senso che risale da un problema a un'ipotesi-problema che lo renda risolubile,e da questa a un'altra ipotesi e così via,così tra le idee esiste un ordine affine a quello rintracciabile nelle ipotesi.Continueremo a chiarire sto punto nel post successivo.A domani two.

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  2. Fronte coronavirus di oggi 15 giugno 2020:tutto sommato abbiamo comprato una nuova C3,per settembre,a quindicimila euro.

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