giovedì 12 marzo 2015

15 I guardiani. Platonis Resp.,l.III,cap.VIII,395c-396a

"Ma ciò che è meschino (i guardiani)non debbono farlo e neppure essere capaci di imitarlo,e così pure nulla che sia indecoroso,affinché dall'imitazione non traggano un danno reale. 

Perché non ti sei mai reso conto che le imitazioni,se dall'infanzia si prolungano alle altre eta',diventano un'abitudine naturale nel corpo,nella voce e nel pensiero?"


"Senza dubbio"rispose.


"Dunque"ripresi"impediremo alle persone affidate alle nostre cure per essere avviate all'onesta',di imitare, essendo uomini,una donna  giovane o vecchia nell'atto di insultare il marito,di rivaleggiare con gli dei e di vantarsi della sua prosperità, o al contrario disgraziata,afflitta e piangente,e tanto meno malata o innamorata o partoriente."


"Certo"approvo'.


"E neppure debbono imitare gli schiavi o le schiave nelle loro occupazioni."


"Sì neppure questo debbono fare."


"E nemmeno i malvagi e i vili,io credo, che si comportano all'opposto di quanto raccomandavamo or ora,che si ingiuriano e si sbeffeggiano,e si insultano l'un l'altro sia ubriachi che sobri,e commettono ogni sorta di male contro se stessi e gli altri con le parole e con le azioni.E credo che i guardiani non debbano abituarsi nemmeno ad imitare i discorsi e il comportamento dei pazzi:i folli e i malvagi,uomini e donne,occorre riconoscerli ma non imitarli in alcun modo."



3 commenti:

  1. Interessante la definizione delle imitazioni che si fanno da piccoli. Merita attenzione e approfondimento questo concetto.
    Per quanto riguarda il discorso sul sistema platonico delle idee,dicevamo nel post precedente che l'idea corrispondente a una cosa è la regola che rende buono l'uso di essa.
    Ma che cosa rende buona a sua volta la regola?
    E' chiaro che la conoscenza di una regola è propria di una scienza o di una tecnica: si usa correttamente( cioè secondo una regola) una cosa,se si sa come usarla.
    Ma questa scienza o tecnica,secondo quale regola deve essere usata?

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    1. La conoscenza delle idee sta a fondamento,secondo Platone,di tutte le scienze e di tutte le tecniche,ma non è ancora sufficiente a garantire un uso corretto di esse all'interno di una comunità umana:senza riferimento al BENE,anche tale conoscenza può dimostrarsi inutile,se non dannosa(Rep.VI,505,a).
      A Platone non interessa una scienza puramente contemplativa,alla quale sia indifferente il problema del suo uso e delle sue applicazioni.
      La scienza ha un risvolto politico e può essere utile o inutile rispetto al contesto sociale in cui è applicata.A domani two.

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  2. Fronte coronavirus di oggi 17 giugno 2020,martedì: quasi niente da segnalare,solo routine...e non è un male!

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