domenica 8 marzo 2015

10 La guerra,PlatonisRespublica l. I I,cap XIV,373e-374d.

"Tralasciamo per ora il problema delle conseguenze positive o negative della guerra:limitiamoci a constatare di aver scoperto l'origine della guerra,che quando scoppia produce agli Stati e agli individui le più grandi sciagure."


"Perfetto!"


"Ma,amico mio,occorre espandere ancora la citta'(lo Stato),e non di poco,bensì di un intero esercito,che si schierera'in campo per difendere tutti i nostri possessi e i beni di cui abbiamo appena parlato,combattendo gli invasori."


"Ma come!"obiettò."Non saranno capaci di combattere i cittadini stessi?"


"No,se almeno"risposi"noi tutti rispettiamo l'accordo preso al momento di immaginare la fondazione del nostro stato:se te ne rammenti,abbiamo riconosciuto che una persona sola non può assolvere bene a molte attività."


"Hai ragione!"disse.


"E il cimento della guerra non ti sembra un mestiere?"


"Certo!"rispose.


"Occorre dunque maggior cura per fare il calzolaio piuttosto che il guerriero?"


"Niente affatto!"


"Eppure abbiamo vietato a un calzolaio di tentare il mestiere del contadino o del sarto o del muratore,ingiungendogli di fare solo il calzolaio appunto per ottenere buoni risultati dal suo lavoro.E analogamente a ognuno abbiamo assegnato un mestiere a lui proprio,e corrispondente alle sue inclinazioni,che dovra'esercitare con impegno per tutta la vita ad esclusione di ogni altro,senza trascurare i momenti propizi per lavorare bene. 

Ma
non è importantissimo far bene il mestiere della guerra?Oppure è così facile per un contadino e un calzolaio e qualunque altro lavoratore essere anche un soldato,mentre nessuno potrebbe giocare bene a dadi o a dama se non ci si dedicasse fin da ragazzo interamente,bensì solo nel tempo libero?

 Il giorno stesso della guerra,imbracciando lo scudo o un'altra arma o arnese guerresco,(qualunque cittadino)diventerà un soldato valoroso nella fanteria o in qualche altro reparto dell'esercito,mentre nessun altro strumento renderà mai artigiano o atleta chi lo prenda,anzi risulterà inutile a chi sia sprovvisto della conoscenza di ciascun mestiere e dell'esercizio sufficiente?"


"Strumenti così costerebbero ben cari!"rispose.


"Dunque"ripresi"quanto più importante è il compito dei guardiani,tanto più degli altri esso richiede assiduità, arte ed esercizio."



4 commenti:

  1. Ecco un aspetto dello stato ideale che Platone sta fondando per bocca di Socrate. Se ne studia ogni parte con gli interlocutori e una volta fondato,questo stato,sarà capace di mostrare cos'è la giustizia in grande,per permettere di studiare la giustizia nei singoli individui.
    Tornando al sistema delle idee,a un certo punto della sua speculazione,Platone trova che se l'idea è l'unità di un molteplice,e tra le componenti del molteplice esistono relazioni di compatibilità che le rendono un'unità e variazioni che le rendono molteplici,l'idea sarà caratterizzata dalla COSTANZA E DALL'IMMUTABILITA' rispetto a tali variazioni.

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    1. Su questa base l'idea è anche chiamata sostanza( OUSIA),come ciò che ciascuna cosa è veramente,a prescindere dai suoi mutamenti.
      Legata a tutto ciò è la tesi che la sensazione,soggetta a mutamenti e oscillazioni,non può esser lo strumento di conoscenza dell'idea:lo strumento è la RAGIONE.Ciao a domani Two.

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  2. Sia chiaro che lo Stato ideale considera la guerra,il peggiore dei mali
    Tuttavia in ogni Stato,ideale e non,occorre che vi sia sempre un esercito.
    E Platone ritiene che chi fa parte dell'esercito deve esser educato al difficile mestiere di GUARDIANO dello Stato.

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  3. Fronte coronavirus di oggi 12 giugno 2020,venerdì: telefonato per assicurazione ax,sistemato l'affaire Serrette,oggi pagheremo il soggiorno di mariuccia.

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