sabato 14 marzo 2015

17 La metrica.Platonis Resp.,l.III,cap.XI,399e-400c.

"Ebbene"ripresi"completiamo la nostra opera purificatrice.

Alle armonie seguono i ritmi:non bisogna cercare i ritmi vari e neppure i metri complessi,occorre invece considerare quali siano i ritmi di una vita ben ordinata e coraggiosa.Una volta appurato ciò, occorre costringere il metro e la melodia al modo di esprimersi di un uomo tale,anziché far adattare, il modo di esprimersi,al metro e alla melodia.Quali poi siano questi ritmi,è compito tuo spiegarlo,come nel caso delle melodie."

"Per Zeus,"obiettò"ne sono incapace!Potrei dire,perché l'ho studiato,che i generi da cui si formano i metri sono tre,come nei suoni quattro sono le armonie da cui derivano tutte le altre. Ma non saprei spiegare la corrispondenza fra i ritmi e i modi di vivere."


"Questo ce lo faremo spiegare da Damone: quali metri corrispondano alla meschinita' e all'insolenza, o alla follia e alle altre manifestazioni della malvagità; e quali ritmi si addicano invece ai pregi contrari. 

Mi sembra infatti di averlo sentito parlare vagamente di un ritmo composto-lo chiamava enoplio- di dattilo e di esametro.Egli lo regolava,non so come,uguagliando i tempi forti ai tempi deboli e facendolo terminare con una sillaba breve e una lunga.

E poi,mi sembra,parlava di giambo e trocheo,e ci adattava le brevi e le lunghe.A proposito di alcuni di questi metri criticava oppure lodava i movimenti del piede e i ritmi stessi o qualche particolare comune ad entrambi. Questo tuttavia,ripeto,lasciamolo a Damone,perché discuterne richiederebbe troppo tempo.Ho ragione o no?"


"Senza dubbio,per Zeus!"


4 commenti:

  1. Platone e la metrica. A parte la difficoltà di comprensione,anche il ritmo delle cose insegnate ai guardiani,deve esser selezionato da chi li educa.
    Per quel che riguarda il sistema delle idee in Platone,diremo che LA SCIENZA deve essere "AGATHOEIDES", ma non si identifica con l'agathon: ciò significa che il suo uso non è necessariamente ed intrinsecamente buono.
    D'altra parte se l'idea del BENE è causa,non si identificherà con gli oggetti di cui è causa: infatti " il bene non è sostanza( OUSIA),ma ancora al di là della sostanza,superiore per dignità e possibilità"( Resp.VI,509 b).

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    1. Nel Fedone Platone aveva attribuito alle idee la qualificazione di sostanze.
      L'idea del bene è causa delle idee.
      L'interptetazione del termine "causa" è decisiva per l'interpretazione di tutto il pensiero platonico.
      Intendendo "causa" nel senso di"cio' che produce",molti studiosi hanno identificato l'idea del bene con la divinità,senza che nessun cenno platonico confermasse tale interpretazione.A domani two.

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  2. Confortante il fatto che neppure un genio sapientone,sappia molto di metrica....
    Tutto non si può sapere,in tutto non si puo' esser esperti...Confortante,per noi semplici lettori...
    Poi ora se non sai qualcosa c'è sempre Wikipedia.

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  3. Fronte coronavirus di oggi 19 giugno 2020,venerdì:domani per la prima volta da febbraio,andremo a cena al ristorante;oggi revisione della c3 e segaprato!
    Tutto nella norma,finalmente,ma con obblighi azzerati verso altri,per me e Rossana.
    Liberi e belli.

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