martedì 5 maggio 2015

97 La democrazia. Platonis Resp.,l.VIII,c.X 557a-558c

"Nasce dunque la democrazia, io credo, quando i poveri vincono, massacrano alcuni, esiliano altri e con quelli rimasti dividono in condizione di eguaglianza il governo e le magistrature, che per lo più vengono quindi assegnate per sorteggio."


"Questo regime"disse" è infatti la democrazia, sia che nasca con un intervento armato, sia che gli avversari se ne vadano in esilio per la paura."


"E in che modo governano costoro?"domandai."E com'è un simile regime? È chiaro che l'individuo simile ad esso si rivelerà Democratico."


"Sì, è chiaro"rispose.


"Innanzi tutto,chiedo, i cittadini sono liberi e lo Stato si riempie di libertà e di franchezza, e ognuno può fare ciò che vuole?"


"Così si dice!"rispose.


"Ma è evidente che, dove esiste questa licenza, ognuno può organizzare la propria vita come gli pare."


"Sì è evidente."


"Dunque soprattutto in questo regime io penso si possono trovare persone d'ogni risma."


"Come no!"


"E forse"soggiunsi" è il regime migliore. Come una veste multicolore, così , intessuto di tutti i caratteri, può sembrare il più bello. E forse"continuai" esso può apparire tale a molti, per esempio alle donne e ai ragazzi che guardano alla varietà."


"Certo"disse.


"E lì è facile ,beato amico ,cercare un governo."


"Perche?"


"Perché in grazia della Libertà contiene ogni tipo di governo ;e chi voglia ,come noi ora ,fondare uno stato, deve rivolgersi a uno Stato democratico e scegliere qualunque forma di governo gli piaccia, come si scelgono gli oggetti alla fiera e poi riprodurlo."


"Sì forse i modelli non gli mancherebbero davvero!"


"Il fatto che in questa città"dissi" non ci sia obbligo di governare neppure per chi può farlo, e nemmeno di essere governati se ciò non va a genio, né di combattere in caso di guerra, ne' di stare in pace con gli altri se non si desidera la pace ,è il massimoin fatto di libertà; e d'altro canto  in questa citta' esiste la licenza di esercitare il governo e la giustizia, quando se ne presenta l'occasione, anche se una legge vieta di farlo: questo modo di vivere non è sul momento straordinariamente piacevole?"

"Forse,"rispose" ma solo momentaneamente."


"E non è graziosa la serenità di alcuni condannati? In un simile regime non hai forse visto uomini condannati a morte o all'esilio rimanere ciò nonostante e passeggiare fra la folla come eroi, quasi che nessuno se ne  preoccupasse né li vedesse?"


"Anzi,ne ho visti molti!"rispose.


"E l'indulgenza e l'estrema larghezza di idee della democrazia, anzi il disprezzo per quei valori di cui noi parlavamo con rispetto mentre fondavavamo il nostro stato specialmente per la Giustizia, certo non possono rendere onesto chi non abbia una natura superiore, chi fino dalla fanciullezza non si sia dedicato a bei giochi e a   belle occupazioni. D'altronde con quanta leggerezza si calpesta ogni cosa, senza curarsi dei fondamenti da cui partire per la vita politica, ma limitandosi a proclamarsi amico del popolo!"


"Un ottimo governo davvero!"esclamò.


"Questi e altri simili pregi può avere la democrazia;  e sarebbe a quanto pare un regime piacevole,  disordinato e vario, dispensatore di uguaglianza a ciò che è uguale e a ciò che non lo è."


"Sì"disse" conosco bene ciò di cui parli!"





Da questo post in poi saranno aggiunti alle parole di Platone,miei appunti di materie scientifiche,in osservanza al monito scritto sulle porte dell'Accademia,secondo il quale non dovevano frequentarla coloro che non fossero pratici di numeri.


Si comincia con appunti attinenti alla disposizione degli elettroni intorno al nucleo,dopo le scoperte della fisica dei quanti.


Ecco  la tavola di Mendheleev.

2 commenti:

  1. La descrizione che Platone fa della democrazia è ancora attualissima e pur nella sua promessa uguaglianza sociale,fa intravvedere tutti i difetti che ancor oggi si riscontrano in questo vestito da Arlecchino dello Stato democratico.

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  2. Di scritti polemici e di progetti politici,la cultura occidentale ha conosciuto,fino ai nostri giorni,innumerevoli esempi,per lo più in tutto degni dell'oblio in cui sono stati seppelliti.
    Non questo è stato il destino della Repubblica,eminente per la profondità filosofica ,ma anche per l'inarrivabile sapienza con cui Platone ha saputo scriverla da un punto di vista stilistico e formale,rivelandosi,a differenza di Aristotele,un vero SIGNORE DELLA PAROLA.
    A domani ,two alone.

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