lunedì 18 maggio 2015

116 Poesia II,Platonis Resp.,l.X,c.III,599b-600c

"Ma se il poeta conoscesse veramente ciò che imita, si prenderebbe molto maggiore cura degli oggetti reali che delle imitazioni, e come ricordo di se'cercherebbe di lasciare molte belle azioni e preferirebbe essere l'oggetto anzi che l'autore della lode."


"Penso di sì,"disse" perché l'onore e il vantaggio non sarebbero pari nell' un caso e nell'altro."


"Non chiediamo dunque a Omero o a qualche altro poeta se uno di loro sia stato esperto in medicina anziché limitarsi a imitare i discorsi dei medici; quali malati un poeta antico o moderno possa vantarsi,come Asclepio, di aver guarito, quali allievi di Medicina abbia lasciato, come quello fece con i suoi di discendenti; e non interroghiamoli nemmeno riguardo alle altre arti: lasciamoli perdere! Ma riguardo ai temi più belli e più importanti trattati da Omero- la guerra ,la strategia ,la politica ,l'educazione dell'uomo- è giusto chiedergli:'Caro Omero, se davvero riguardo alla virtù non sei lontano di tre gradi dalla verità, come un creatore di  un'immagine e dunque imitatore; se tu sei al secondo posto e vuoi conoscere quali abitudini rendono gli uomini migliori o peggiori in privato e in pubblico, ricorda quale città si è governata meglio grazie a te, come Sparta grazie a Licurgo e molti altri stati piccoli e grandi grazie a molti altri legislatori. Ma quale città rivendica il fatto che tu sei stato un buon legislatore e le hai giovato?  perché l'Italia e la Sicilia rivendicano Caronda, e noi Solone; ma chi rivendica te?'. Egli sarebbe in grado di citare qualche stato?"


"Non credo:"rispose Glaucone "neppure gli omeridi ne parlano."


"Si ricorda forse una guerra ben condotta sotto il suo comando o per i suoi consigli?"


"Nessuna!"


"Si citano di lui molte abili invenzioni di uomo sapiente in certe cose, nelle arti o in altre attività, come a proposito di Talete di Mileto e Anacarsi di Scizia?"


"No,niente del genere."


"E se non in privato, almeno pubblicamente si dice forse che Omero fu in vita maestro di educazione per chi amo'la sua compagnia e lascio'ai posteri un indirizzo omerico di vita, come Pitagora fu straordinariamente amato per questo e i suoi discepoli, chiamando  ancora oggi pitagorico il loro modo di vivere, si distinguono dagli altri?"


"No,"rispose" non si racconta nemmeno questo. Infatti la cultura di Creofilo, il compagno di Omero, apparirebbe forse,Socrate, ancor più ridicola del suo nome, se è vero quel che si dice di Omero: sembra infatti che mentre visse  Omero, Creofilo fu molto trascurato da lui!"





4 commenti:

  1. Certo che fingere un dialogo del genere con Omero,deve sottendere molta creatività, oltre che un credo incrollabile nella filosofia platonica.

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  2. Spiegazione di DIALETTICA come suprema scienza:da 534 fino a 541.
    Traduttore traditore:in 445.
    Tutti i viventi che affrontano la vita quotidiana,tagliano la testa all'idra:è questo il mondo della molteplicità;non taglia la testa all'idra chi contempla le immutabili idee con gli occhi della mente,senza lasciarsi abbagliare dalla molteplicità della realtà esterna che si vede con gli occhi del corpo.
    Festa citata in Repubblica:BENDIDIE.
    Ciao,a domani,two alone.

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  3. Appunti di chimica chiari.
    Spiegano, come del resto già accennato, che l'ultimo orbitale di riempie con S o con P, rimanendo così, mentre si vanno a riempire dislivelli interni, come D o F, rimasti incompleti.

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  4. Fronte coronavirus di ieri:niente da segnalare,mi ero dimenticato di schiacciare "Pubblica"...lo faccio oggi 9 ottobre 2020.

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