lunedì 4 maggio 2015

94 Oligarchia Platonis Resp.,lVIII,c.VI,550c-551c

" Ripeteremo ora il verso di Eschilo-Ecco un altro uomo posto in un'altra città-, oppure secondo il nostro piano considereremo prima la città?"


"Facciamo così"rispose.


"Io penso che la forma di governo successiva alla timocrazia possa essere l'oligarchia."


"Ma cosa intendi per oligarchia?"domandò.


"L' organizzazione statale fondata sul censo( in greco la parola esatta è timematon):"risposi" quella in cui i ricchi governano e i poveri sono privi di potere."


"Capisco"disse.


"Ma prima non occorre chiarire come avvenga il passaggio dalla timocrazia all' oligarchia?"


"Sì."


"Eppure questo passaggio è evidente anche per  un cieco"ripresi.


"E perché?"


"La timocrazia e'rovinata da quella cassetta piena d'oro che ognuno possiede in proprio. Dapprima infatti inventano occasioni per spendere, e a cio' essi stessi e le loro mogli piegano le leggi."


"Sì è probabile"rispose.


"Poi,io credo, si spiano e si invidiano l'un l'altro, e rendono il popolo simile a se stessi."


"E' probabile."


"Da quel momento in poi,"dissi" mirano sempre più ad arricchirsi, e quanto più apprezzano ciò, tanto più disprezzano la virtù. Ma fra la ricchezza e la virtù non c'è la differenza che l'una e l'altra, collocate entrambe sui piatti di una bilancia, la fanno inclinare sempre in direzioni opposte?"


"Senza dubbio"rispose.


"Dunque se in uno Stato la ricchezza e i ricchi vengono apprezzati, la virtù e gli onesti sono disprezzati."


"E' evidente."


"Ma si ha cura di ciò che viene di volta in volta apprezzato, mentre si trascura ciò che è oggetto di disprezzo."


"E' vero!"


"Così alla fine questi uomini, dapprima soltanto ambiziosi, si trasformano in  avidi affaristi, e apprezzano e ammirano chi è ricco e a lui danno il potere mentre disprezzano chi è povero."


"Sicuro!"


"E allora stabiliscono per legge il limite della Costituzione oligarchica, imponendo un censo tanto più alto quanto più forte l'oligarchia, e tanto più basso quanto essa è più debole, e interdicendo dalle cariche pubbliche chi non raggiunge con il suo patrimonio quel censo. Cio' essi realizzano con la forza delle armi, o prima ancora con il terrore. Non è così?"


"E' proprio così."


"Ecco,in breve, com'è questa forma di governo."


"Sì,"disse " ma quali sono le sue caratteristiche e quali i suoi difetti,secondo noi?"


"Il primo difetto"risposi " è rappresentato dal suo stesso limite. Pensa un po'se i piloti delle navi venissero scelti in base al censo e si escludessero i poveri malgrado le loro capacità superiori."


"La loro navigazione andrebbe male!"rispose.


"E non accadrebbe lo stesso anche per ogni altra carica?"


"Credo di si'."




6 commenti:

  1. La descrizione della seconda degenerazione dalla forma di governo perfetta è chiarissima,nelle parole di Platone.
    Quel che bisogna puntualizzare sono i termini usati da Platone per esprimere la prima e la seconda degenerazione.
    La prima degenerazione è detta da Platone TIMARCHIA,regime in cui comandano coloro che non dalla ragione ma dalla brama di onori si lasciano guidare(onore= time').
    La seconda degenerazione è detta da Platone OLIGARCHIA,regime in cui comandano i pochi ricchi(apo' timematon).
    Questa precisazione è necessaria perché nei manuali di storia si parla ,per la Grecia,prima di un regime aristocratico-oligarchico,in cui il potere è in mano ai nobili; poi di un regime per censo( timocratico) in cui il potere è in mano a pochi ricchi,nobili di nascita o mercanti di umili origini divenuti ricchissimi.

    RispondiElimina
  2. Nella Repubblica,il lettore non ha mai l'impressione di trovarsi di fronte a un testo sganciato dalla vita reale,perfino da quella quotidiana:Socrate ama trarre i suoi paragoni dalle arti e dai mestieri,anche a prezzo di qualche incongruenza logica.
    Ciao,a domani,two.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. In questo brano si pensi agli scrigni pieni d'oro dei ricconi di turno,ai piloti delle navi,alle spese pazze,e agli incitamenti al lusso,fatti dalle mogli...

      Elimina
  3. La citazione di Eschilo è tratta da "I sette a Tebe" e combina due versi, il451 e il 570.

    RispondiElimina
  4. Per come è sopra descritta l'OLIGARCHIA ,Platone,come dice il Lozza,forse fa riferimento al regime che Tucidide dice essersi instaurato in Atene,nel 412 a.C.(La guerra del Peloponneso,VIII,65)
    Anche Senofonte ne parla nelle "Elleniche"(II,3,48).

    RispondiElimina
  5. Fronte coronavirus di oggi 15 settembre 2020:non avrei niente da segnalare....buon segno.

    RispondiElimina