venerdì 15 maggio 2015

112 Il simulacro.Platonis Resp.,l.IX,c.XIII,588b-590a

"Bene"dissi."Ora che siamo giunti a questo punto del discorso, riassumiamo le tappe che ci hanno condotto sin qui. Si diceva(nel libro primo di Repubblica,nella discussione eristica con Trasimaco) che all'uomo perfettamente ingiusto conviene essere tale, purché abbia la reputazione di essere giusto. Non si è detto questo forse?"


"Proprio così."


"Ora (per l'intero libro ottavo e nono)che ci siamo messi d'accordo sugli effetti di un comportamento onesto e di un comportamento disonesto, parliamo con chi si è espresso così."


"Ma come faremo?"chiese.


"Plasmiamo con la fantasia un simulacro dell'anima, affinché costui si renda conto di ciò che diceva."


"Quale simulacro?"domandò.


"Uno simile ai mostri delle favole antiche: alla Chimera, a Scilla,  a Cerbero, e a molti altri che riunivano, a quanto si dice, molte forme in un unico corpo."


"Sì, così si dice"rispose.


"Prova dunque a plasmare un mostro a molte forme e a molte teste di animali domestici e selvatici, capace di cambiare aspetto e di generare da se stesso tutte queste forme."


"Ci vorrebbe un artista prodigioso per realizzarlo!"esclamò."Comunque dato che la parola è più malleabile della cera e di ogni altra materia del genere, eccolo già modellato!"


"Ora"dissi " modella dopo questo mostro, la forma di un leone e dopo di un uomo; la prima(il simulacro a molte forme e a molte teste) sia però molto più grande delle altre due, poi venga la seconda.(quella del leone)".


"Questo è più facile"disse."Ecco:le ho già modellate."


"Adesso attaccale tutte e tre insieme,e connettile bene."


"Ecco fatto!"rispose.


"Ricoprile esternamente di un 'unica forma, quella umana: così sembreranno un unico essere, un uomo appunto, a chi non possa guardarvi dentro e scorga solo l'involucro esterno."


"Le ho gia' ricoperte!"esclamò.


"Rispondiamo dunque a chi afferma che a quest'uomo conviene comportarsi ingiustamente e non gli serve osservare la giustizia, che questo equivale a sostenere che gli conviene nutrire quella belva multiforme e rinvigorirla insieme  al suo seguito e poi al leone, e ridurre l'uomo(la terza forma presente nell'anima) alla fame e renderlo così debole da farsi trascinare dovunque lo guidi una delle due altre nature, e anziché abituarle a convivere e a diventare amiche, lasciare che esse si mordano si combattano  e si divorino a vicenda."


"Sì: lodare un comportamento ingiusto significherebbe proprio questo."


"Chi poi dicesse che la giustizia è conveniente, afferma la necessità di agire e di parlare in modo che l'uomo interiore  possa dominare il più possibile l'uomo intero e sorvegliare il mostro a molte teste, come fa un contadino che coltiva con cura le piante domestiche ma impedisce la crescita di quelle selvatiche, ottenendo(l'uomo interiore) l'alleanza della natura del leone e curandosi di tutte le nature insieme,  rendendole amiche fra loro e amiche sue. Non è così che le allevera'?"


"Sì, chi loda la giustizia afferma proprio questo."


"Dunque, sotto ogni aspetto chi esalta la giustizia è nel vero, e chi  esalta l'ingiustizia è nel falso. Tenendo infatti conto del piacere, dell'onore e dell'utile, chi  loda la giustizia ha ragione, mentre chi la biasima non dice nulla di sano e neppure conosce la cosa che biasima."


"A me,almeno, non sembra proprio che la conosca!"


"Convinciamolo dunque con mitezza- perché il suo errore e' involontario-chiedendogli:'Beato uomo, la distinzione perfetta fra ciò che è bello è ciò che è brutto non è stata fatta per ragioni analoghe? Ciò che è bello non sottomette all'uomo, o piuttosto alla sua parte divina, ciò che  di animalesco c'è in lui, mentre ciò che è brutto non sottomette la natura domestica alla natura selvaggia?' Sarà d'accordo il nostro interlocutore oppure no?"


"Sì, se mi darà retta"disse.


"Esiste dunque"ripresi" in base a questo ragionamento qualcuno a cui giovi prendere oro ingiustamente, se davvero accade qualcosa di simile,ossia se,prendendo l'oro, nello stesso tempo la parte migliore di lui viene asservita a quella peggiore? Eppure se,prendendo l'oro, rendesse schiavi il figlio e la figlia? non gli converrebbe neppure se ne prendesse una grande quantità. E se asservisse la sua natura più divina a quella più empia e scellerata senza provarne pietà, non sarebbe forse un miserabile e non si lascerebbe corrompere dall'oro in maniera assai più funesta di Erifile, che accettò la collana in cambio della vita del suo sposo?"


"Sì, sarebbe molto peggio"disse Glaucone."Rispondo io per lui."



5 commenti:

  1. Importante affermazione: la parola è più plasmabile della cera,con essa parola si può raffigurare tutto.
    Ed ecco il simulacro dell'anima rappresentato in tre parti,come una bestia multiforme e varia,come un leone,come un uomo.
    A ricoprire il tutto,esteriormente,l'immagine dell'uomo. Chi guarda bene dentro di lui,deve capire qual è la parte del suo animo che comanda. E in base a chi comanda, la sua vita sarà felice o infelicissima,nonostante egli esteriormente appaia giusto,covenendogli però essere ingiusto.

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  2. Il principio di NON CONTRADDIZIONE è introdotto per la prima volta nella storia della filosofia,in Repubblica 436c(tauton) e 439b ( to'auto'),per spiegare la tripartizione dell'anima.
    Ciao a domani,two alone.

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  3. Negli appunti di chimica, in sintesi, si vuol ribadire che l'ultimo orbitale di un atomo(orbitale di valenza) varia da due(orbitale S) a otto elettroni(orbitale S più orbitale P). Nel riempimento degli elettroni intorno al nucleo, non è detto che uno o altri elettroni vadano all'interno dell'orbitale più esterno, perché ci sono ancora sottolivelli più energetici lasciati vuoti(gli orbitali D ed F).

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  4. Fronte coronavirus di oggi 4 ottobre 2020:capponmagro da asporto e partite al pomeriggio,

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