domenica 31 maggio 2015

Timaei platonis exc.7

Timeo,il mito di Atlantide e la punizione dell'hybris,parte 4(21b e segg.).


(Continuazione del post precedente.Continua il colloquio tra Solone e il sacerdote egizio.Esso è immaginato esser avvenuto durante il viaggio fatto da Solone in Egitto,verso i primi anni del VI secolo a.C.).




   "....          Ebbene, questo stesso ordinamento e queste stesse istituzioni la dea a voi dette per primi. Ella aveva in precedenza scelto il luogo in cui voi siete nati, considerando che il felice clima delle stagioni avrebbe prodotto uomini di grande intelligenza. E poiché la dea amava ad un tempo la guerra e la sapienza, scelse quel luogo adatto al sorgere di uomini quanto più simili a lei, e per primo lo popolo'.

 E voi lo abitavate avendo leggi simili alle nostre, ed anche migliori delle nostre, superiori a tutti gli uomini in ogni virtù, sì come conviene a germogli ed alunni di dei. E grandi e numerose imprese della vostra città si ammirano qui scritte, ma una le sopravvanza tutte per grandezza e valore. Nelle nostre Scritture è riportato, infatti, che la vostra città anniento'una grande potenza che aveva invaso insieme tutta l'Europa e l'Asia, muovendo violenta di là dal mare Atlantico.

 Quel mare era allora navigabile: infatti dinanzi a quello stretto, che voi chiamate-così dite- Le Colonne d'Ercole, c'era un'isola e quest'isola era più grande della Lidia e dell'Asia unite insieme. 

E i viaggiatori antichi potevano passare allora da questa alle altre isole, e da queste isole potevano passare al continente, sulla riva opposta a questo mare che allora era veramente un mare.(l'Atlantico)

 Da un lato, difatti, quanto mare v'era entro lo Stretto di cui parliamo, sembrava un porto di stretta imboccatura, dall'altro lato, dalla parte esterna vi era questo vero mare e la terra che lo circondava e che senza errore poteva dirsi un continente, nel vero senso della parola. Grande e meravigliosa potenza regale si era venuta formando in quest'isola Atlantide, che dominava su tutta l'isola e su molte altre isole e parti del continente.

 Non solo, ma il suo impero si estendeva al di qua dello Stretto in Libia fino all'Egitto,ed in Europa fino alla Tirrenia. Ebbene, questa potenza, concentrate un giorno tutte le sue forze, d'un sol balzo tentò di aggiogare il vostro territorio e il nostro e tutti quelli al di qua dello Stretto.


Fu allora, o Solone, che la vostra potente città fece rifulgere agli occhi di tutti il suo eroismo e la sua forza; su tutte prevalendo per forza d'animo ed arte militare, prima a capo degli Elleni, poi costretta a combattere da sola per la defezione degli altri, più volte sull'orlo del pericolo estremo, vinti gli invasori, innalzo' il trofeo, impedi' che fossero asserviti coloro che mai erano stati servi,e, generosamente, gli altri popoli, quanti abitiamo al di qua delle colonne d'Ercole, tutti libero'.


Spaventosi terremoti e cataclismi avvennero poi. 

In un solo giorno, in una sola notte, terribili, tutta la vostra stirpe guerriera sprofondò sotto terra, e l'isola stessa di Atlantide sì inabisso'nel mare e scomparve.

 Ecco perché, ancora oggi, quell'Oceano è difficile ad ogni navigazione ed inesplorabile, impedendolo il pericolo dei bassifondi che l'isola ha  formato inabissandosi.




Fine secondo brano del Timeo scelto da Lemarancio blog.( Esso è tratto da: Timeo,21a-25d.)
Comprende i post di Timaei platonis exc. , da 4 a 7. e riguarda IL MITO DI ATLANTIDE E L'UBRYS PUNITA.





      

Timaei platonis exc.6

Il mito di Atlantide nel Timeo,l'hybris punita,parte terza(21b e segg.)


(Continuazione della narrazione di Solone,che era andato nella prima parte del VI secolo a.C.,in Egitto.Il racconto riprende dal punto in cui il sacerdote aveva affermato che in Egitto sono ricordati i fatti di un passato molto più lontano di quello che ricordavano i contemporanei di Solone).


  " Presso di voi e presso gli altri popoli, non appena vi sia stata una certa evoluzione nella scrittura ed in tutto ciò di cui hanno bisogno le città, ecco che nuovamente, a regolari intervalli di tempo, quasi fosse una malattia, si aprono le cateratte del cielo, e di voi non sopravvivono che gli illetterati e gli ignoranti. E così ogni volta tornate giovani,  senza nulla sapere di ciò che è stato qui, di ciò che avvenne presso voi, nei tempi antichi. E queste vostre genealogie che tu, Solone, ora ci esponevi, ben poco differiscono dalle favole dei fanciulli. 

Innanzitutto non ricordate che un solo diluvio terrestre, mentre tanti altri ve ne furono prima : e per di più ignorate che nel vostro paese nacque la migliore e la più bella razza di uomini, ed ignorate anche che tu e tutta la vostra presente cittadinanza discendete da quegli uomini, perché di loro si salvò una certa semenza. E lo ignorate perché, durante le numerose altre generazioni, i sopravvissuti  ai cataclismi ,sono morti senza sapere nulla di lettere. 

Sì, o Solone, tempo vi fu, prima del grande diluvio, in cui la città, la città che oggi è degli Ateniesi, era, di tutte, in guerra, la migliore, e, sotto tutti gli aspetti, quella che aveva migliori ordinamenti . E in essa, si dice, furono compiute le più belle imprese, e furono attuate le più belle istituzioni di quante sotto il cielo noi abbiamo sentito parlare".



Avendo inteso questo ,Solone diceva di esserne rimasto profondamente meravigliato, e, tutto preso di curiosità, pregava i sacerdoti di rifare esattamente e di seguito tutta la storia di quelli che un tempo furono i suoi concittadini.


Rispose il sacerdote:" Ben volentieri! o Solone: ma per amor tuo e della vostra città parlerò, e soprattutto in onore alla dea che ebbe in sorte , nutri', allevò la vostra e la nostra città. Anzi, di queste due la più antica e'la vostra e di mille anni, perché la dea ricevette la vostra semenza da Gea e da Efesto. Più recente è la nostra. Dal tempo in cui la nostra città fu fondata, così dicono i nostri sacri scritti, è trascorso un periodo di 8000 anni. 

Io, dunque, in breve, ti rivelerò le leggi dei vostri concittadini, di 9000 anni or sono, e la più bella delle loro imprese: ma i particolari di tutto li vedremo più tardi , a nostro agio, avendo sottomano gli stessi testi. Quanto alle leggi paragonale a queste nostre, perché  molti esempi di quelle che un tempo esistevano da voi, oggi le troverai qui.

 Innanzitutto troverai la classe dei sacerdoti distinta da tutte le altre , poi quella degli artigiani, e ciascuna categoria degli artigiani esercita separatamente il proprio mestiere, senza confondersi con nessun'altra: così la classe dei pastori, dei cacciatori, dei contadini. Quanto alla classe dei guerrieri, già te ne sarai accorto, qui da noi è ugualmente distinta da tutte le altre, e la legge  proibisce ai suoi appartenenti di occuparsi di ogni altra cosa se non di quanto sia relativo alla guerra. Lo stesso si dica per la foggia del loro armamento,scudi e lance, di cui noi per primi ci armammo, tra i popoli circonvicini dell'Asia: fu la dea che, come a voi per primi, lo insegno'anche a noi.

 Quanto poi alla scienza tu stesso ti accorgi  quanto qui da noi se ne sia presa cura la legge, fin dal principio, nell'ordinamento di ogni aspetto di vita, avendo la scienza scoperto tutto, fino alla divinazione e alla medicina che salva la salute, e da queste scienze divine siamo pervenuti fino alle loro applicazioni umane, procurandoci anche tutte le altre scienze che derivano da quelle.   ..."

Continua...



sabato 30 maggio 2015

Timaei platonis exc.5

Il mito di Atlantide nel Timeo,l'hybris punita, parte seconda.(21b e segg.).


"Solone raccontò che, giunto là, vi fu preso in grande considerazione, e che, interrogando un giorno ,sugli avvenimenti antichi, i sacerdoti più dotti intorno a queste cose, aveva scoperto che né lui stesso, nè alcun altro greco ne sapeva per così dire nulla. E,poi, volendoli indurre a parlare a fondo di fatti antichi, comincio' a raccontare quello che da noi si ritiene più antico. Parlo' di Foroneo, che si dice sia stato il primo uomo, di Niobe, e -dopo il diluvio- di Deucalione e Pirra, e dei miti che favoleggiano sulla loro nascita e delle genealogie dei loro discendenti. E, con la memoria, risalendo attraverso i tempi ,sì sforzò di computare quanti fossero gli anni passati da quegli avvenimenti di cui parlava.

 Uno dei sacerdoti , vecchissimo,allora disse:"Solone,Solone, sempre fanciulli siete voialtri Greci, mai vecchio e' un greco".

E Solone udito questo:"Cosa vuoi dire?"disse. 

E allora il sacerdote:"Tutti giovani siete di spirito! Ché in voi nessuna opinione antica, prova di vecchia tradizione, avete, nè sapienza alcuna bianca di tempo. Ed ecco il perché. Molte distruzioni di uomini ci sono state e di tanti generi, e vi saranno ancora, e il fuoco e l'acqua ne sono stati la causa maggiore, e, per altre cause infinite ,altre distruzioni minori.  Ad esempio cio' che si racconta anche da voi, che una volta Fetonte, figlio di Elio, attaccato il carro paterno, per non essere abile a guidarlo lungo la via del padre, incendio'tutto quel che c'era in terra e lui stesso morì, colpito dal fulmine,si racconta in forma di leggenda. Ma altra è la verità:si tratta di una deviazione di corpi che si aggirano intorno alla Terra e lungo il cielo, e della distruzione che, a lunghi intervalli di tempo, per la sovrabbondanza del fuoco, avviene di tutto ciò che si trova in terra. 

Più facilmente muoiono allora tutti coloro che abitano su per le montagne,( nei luoghi alti, là dove è arido) che coloro che hanno dimora in prossimità dei fiumi e del mare.


Ma qui da noi il Nilo, nostro Salvatore in tanti altri casi, straripando ,è di salvezza, anche in questa calamità.

 A volte invece quando gli dèi purificano con le acque la terra e la sommergono, si salvano solo bifolchi e pastori che  abitano sui monti, ma gli abitanti delle vostre città sono dai fiumi trascinati al mare. Qui da noi invece, nè allora, né mai al suolo scorrono le acque da sopra, ché, all'opposto, naturalmente scaturiscono sempre dal sottosuolo. Ecco perché in questo paese si sono conservate le più antiche tradizioni. Ma altra è la verità, e cioè che in tutti quei luoghi in cui non lo impedisca ne' il freddo eccessivo, ne' un soffocante calore, la razza umana più o meno numerosa resiste sempre. Così, e da voi e da noi, e in ogni altro luogo di cui si sia sentito parlare,  se qualcosa di bello, di grande, di notevole,insomma, è avvenuto, tutto è stato qui scritto fin dalla antichità nei templi, e la memoria ne è stata salvata.   

    Continua...






giovedì 28 maggio 2015

Timaei platonis exc.4

Il mito di Atlantide e lo scontro con gli Ateniesi.L'hybris punita. Timeo,21b e segg.

     Crizia. La dirò questa vecchia storia che ascoltai da un uomo tutt'altro che giovane: eh sì! Perché Crizia il mio avo, a quanto egli stesso diceva, aveva allora già quasi 90 anni ed io, forse,  al massimo, toccavo la diecina. Festeggiavamo il giorno cureotide delle Apaturie. E ciò che sempre in quella ricorrenza è costume facciano i fanciulli, anche allora fu fatto: i nostri padri così misero in palio premi di recitazione poetica. Molte poesie dunque di molti poeti furono dette, e molti di noi ragazzi cantammo poesie nuove per quei tempi, poesie di Solone. Anzi uno dei miei confratelli, sia che quello fosse allora il suo pensiero, sia che volesse far cosa grata a Crizia, affermò che secondo lui non soltanto Solone era stato il più saggio in ogni altra opera, ma anche nella poesia il più nobile di tutti i poeti. Il vecchio- me ne ricordo come se fosse ora- ne fu tutto rallegrato e sorridendo disse:" davvero,Aminandro, se non avesse poetato che per passatempo, ma se ne fosse occupato sul serio come tanti ed avesse finito quel racconto che aveva portato qui dall'Egitto, e se non fosse stato costretto a causa delle discordie civili, a causa di tanti altri malanni, che trovò in patria al suo ritorno, a trascurare la poesia, io sono convinto che neppure Esiodo, neppure Omero, nessun altro poeta sarebbe divenuto più celebre di lui.". 

"E quale era o Crizia-domandò Aminandro- codesto racconto?". 

"Trattava-rispose- dell 'impresa più grande e più degna d'esser celebrata fra tutte quelle che furono compiute dalla nostra città, ma di cui, causa il tempo, causa la morte di coloro che ne furono gli attori, il ricordo non durò fino a noi". 

"Tu dunque daccapo-disse Aminandro-, racconta cosa narrò Solone e come e da chi diceva di averla ascoltata come cosa vera".


"C'è in Egitto-egli disse- nella regione del Delta, al cui vertice si scinde il corso del Nilo, una certa regione chiamata Saitica, di questa regione  la città più grande è Sais e di essa era anche il re Amasi. La gente del luogo dice che fondatrice della città è una dea, che in egiziano è detta Neith, ma che in greco, a quanto essi stessi dicono,Atena. Questa gente ha grande amicizia con gli ateniesi ed afferma d'essere in qualche modo della loro stessa stirpe."



      Continua...




Timaei platonis exc.3

Timeo,18b.

(Continua il riassunto della "Repubblica",fatto da Platone stesso,per bocca di Socrate,all'inizio del "Timeo".).

Socrate.Non solo, ma dissi che coloro che sono così allevati non dovranno considerare come bene proprio né oro, nè argento, nè nessun altro possesso: ma nella loro qualità di difensori, in cambio del loro ufficio di guardiani riceveranno dagli stessi protetti un compenso, quale si conviene a gente interiormente equilibrata,  compenso che spenderanno in comune, mentre, abitando sotto lo stesso tetto, vivranno gli uni con gli altri, tutti presi nell'esser virtuosi, senza altra preoccupazione di sorta.


Timeo. Anche questo fu detto così.


Socrate. Ed egualmente parlando delle donne avvertimmo che la loro natura va posta in armonia con quella degli uomini fino quasi a renderla simile, e dare a tutte loro le stesse occupazioni dei maschi, sia per ciò che riguarda la guerra, sia per tutto il resto.


Timeo. Anche di questo si parlò così.


Socrate. Quanto alla procreazione dei figli? Questo poi ,data la novità di quanto abbiamo detto, è più facile da ricordare: matrimoni e figli, tutto ponemmo che fosse a tutti comune , ed escogitammo il modo che mentre nessuno potesse  mai riconoscere come suo il proprio figlio, tutti si considerassero l'un l'altro come appartenenti allo stesso ceppo, tenendo in conto di fratelli e sorelle tutti coloro che presso a poco potevano avere la stessa età: come genitori e nonni i più vecchi, figli e nipoti i più giovani.


Timeo. Sì ,e come dici ,tutto questo è facile a ricordare.


Socrate. E perché sin dalla nascita divenissero, entro i limiti del possibile, naturalmente ottimi, ci ricordiamo di aver detto che le autorità, uomini e donne, dovessero escogitare in segreto certi sorteggi di modo che nei matrimoni, ciascuno dalla sua parte, i cattivi e i buoni, si unissero, i cattivi con donne cattive, i buoni con quelle buone, senza che però nessuno potesse concepire odio per queste autorità, tutti attribuendo alla sorte la causa della propria unione.


Timeo. Lo ricordiamo.


Socrate. E non dicevamo anche che bisogna allevare soltanto i figli di coloro che sono buoni, mentre i figli dei cattivi bisogna segretamente trasportarli in altra parte dello Stato e che quindi via via che crescono, non cessando mai di tenerli sotto occhio, se alcuni ve ne siano degni dobbiamo richiamarli fra i buoni, sostituendoli con quelli di essi che si rilevano indegni?


Timeo.Sì.


Socrate. Ebbene, abbiamo rifatto il percorso di ieri, ricordandolo ora nelle sue linee essenziali.....



Fine parte del Timeo,riguardante il riassunto che Platone stesso fa della sua " Repubblica".


 Il post successivo ,sempre tratto dal "Timeo"riguarderà la trattazione di Atlantide...

mercoledì 27 maggio 2015

Timaei platonis exc.2.

Timeo,17a e segg. Testo.(continuazione delle ultime righe del post precedente).


Timeo.Si sarà sentito poco bene, Socrate: certo di sua volontà non sarebbe mancato a questa riunione.


Socrate.Sta dunque a te e a questi altri qui presenti di fare anche la parte dell'assente,no?


Timeo. Certamente e nei limiti delle nostre possibilità non verremo meno al nostro compito: né giusto sarebbe che dopo l'ospitalità con cui tu ieri ci hai trattati, noi, che siamo rimasti, non ti ricambiassimo con altrettanta premura.


Socrate. Ma vi ricordate quali sono i problemi che vi proposi e sui quali vi pregai di parlare?


Timeo. In parte ce ne ricordiamo: quanto poi non ricordassimo, ci sei tu qui presente a richiamarcelo a mente: o meglio se non ti secca ,daccapo e di nuovo, daccene una breve sintesi, sì che meglio ce ne resti impresso il ricordo.


Socrate. E sia. Questa credo la sostanza di ciò che ieri io dissi intorno allo Stato: quale secondo me doveva essere e di quali uomini formato perché fosse davvero il migliore.


Timeo. Sì Socrate e tutti ne fummo pienamente soddisfatti.


Socrate. Innanzitutto non abbiamo forse fatto la distinzione fra la classe degli agricoltori( e fra tutte le altre categorie di mestieri), dalla classe  di coloro che son  chiamati a difendere lo Stato?


Timeo.Sì.


Socrate. E dando poi, secondo la sua natura, a ciascuna classe ciò che più le si adatta,  cioe'un solo compito, una competenza sola per ciascuna, dicemmo che coloro ai quali  spetta di fare la guerra per tutti ,debbono unicamente essere custodi dello Stato, contro chiunque ne tenti, esternamente o internamente che sia, il sovvertimento, e dicemmo che costoro, debbono con mitezza rendere giustizia ai propri governati, dimostrandosi amici sottomessi a loro, ma che terribili debbono mostrarsi nelle battaglie contro tutti gli eventuali nemici.


Timeo.Esattamente.


Socrate. E difatti credo dicemmo che l'anima dei guardiani avrebbe dovuto avere una tale natura da essere, ad un tempo, ardimentosa e filosofica, sì che verso gli uni e verso gli altri potessero divenire miti e terribili, sempre secondo giustizia.


Timeo.Sì.


Socrate. E per quel che riguarda l'educazione? Non abbiamo detto che dovevano essere educati nella ginnastica, nella musica ed in tutte quelle discipline che si adattano loro?


Timeo.Certamente. 


         
                                     Continua...





Timaei platonis exc. 1

Per tutti gli argomenti del blog,digita lemarancio blog argomenti e supporti (del 26/5/2015).



1)Premessa a Timaei Platonis excerpta.     

2) Seguirà ,in questo e nei successivi post,una serie di brani del Timeo( tradotti),il primo dei quali risulterà un perfetto riassunto d'autore sulla Repubblica. 


                                                                                                                  Premessa.



L'opera greca che più colpisce chi si è interessato e si interessa di fisica quantistica,è il Timeo di Platone( v. www Platone e la fisica quantistica.Orlando furioso.it).

Citiamo ,a mo' d'esempio,quel che scrive Heisenberg(in Novecento filosofico e scientifico,a cura di A.Negri, Marzorati,Milano,1991, vol IV,pagg. 808-809.):

"  Quando Platone riprese i problemi sollevati da Leucippo e Democrito,adotto' l'idea delle piccolissime particelle di materia, ma contraddisse violentemente  la tendenza di quella filosofia a prendere gli atomi come il fondamento di tutto l'esistente,come gli unici oggetti materiali realmente esistenti.
Gli atomi di Platone non erano materia in senso proprio,erano pensati come forme geometriche,come i solidi regolari della matematica.
Queste figure erano in un certo modo le idee che sono alla base della struttura della materia,e caratterizzano il comportamento fisico dell'elemento a cui appartengono.
Il cubo,per esempio, era la particella più piccola dell'elemento terra e con ciò simbolizzava al tempo stesso la stabilità della terra.
Il tetraedro con le sue punte aguzze rappresentava la particella più piccola dell'elemento fuoco.
L'icosaedro, che tra i solidi regolari è quello che si avvicina di più alla sfera,rappresentava la mobilità dell'acqua.
In questo modo i solidi regolari potevano valere come simboli di certe tendenze nel comportamento fisico della materia.
Ma non erano atomi in senso proprio,non erano unità fondamentali indivisibili,come quelli della filosofia materialistica.
Platone considerava , quei solidi,composti da triangoli che formavano la loro superficie; e perciò queste piccolissime particelle(i solidi alla base della materia) potevano trasformarsi l'una nell'altra attraverso lo scambio dei triangoli.
Per esempio,due atomi di aria e un atomo di fuoco potevano formare un atomo di acqua.
In questo modo Platone fu in grado di sfuggire al problema dell'infinita divisibilità della materia.
A causa della loro superficie bidimensionale,i triangoli non erano corpi e tanto meno materia; per cui la materia non poteva essere divisibile all'infinito. Il concetto di materia viene quindi risolto, nell'ambito  di dimensioni spaziali minime,nel concetto di forma matematica.

[°°°°]

Nei prossimi anni gli acceleratori ad alta energia porteranno alla luce molti altri particolari interessanti sul comportamento delle particelle elementari.
Ma sono propenso a credere che la risposta,ai vecchi problemi filosofici risulterà essere quella definitiva.  Se sarà così, questa risposta  confermerà le opinioni di Democrito o quelle di Platone?
A questo punto penso che la fisica moderna abbia optato definitivamente per Platone. Infatti,le piccolissime unità di materia non sono oggetti nel senso comune della parola; sono forme,strutture,o -in senso platonico- idee, di cui possiamo parlare senza ambiguità soltanto nel linguaggio matematico.
Sia Democrito che Platone,con il concetto di piccolissime unità di materia avevano sperato di avvicinarsi all'UNO,
al principio unitario,che governa il corso del mondo. Platone era convinto che questo principio poteva essere espresso e compreso soltanto in forma matematica.".  





Tutti i siti www da me visitati e tutti i video yt visti,descrivono bene le problematiche del Timeo.
Però mi è sembrato che sia mancante in gran parte la lettura diretta del testo e la spiegazione dei suoi punti più ardui da capire per un lettore comune.Con lemarancio offriamo una scelta di brani del Timeo e la spiegazione dei punti piu'controversi,servendoci come fonte del testo edito dalla UTET.

Un po' come è stato fatto in LEMARANCIO per il cosiddetto Mito di Er(digita: lemarancio Platone la repubblica i giusti e gli ingiusti);spiegando il quale tutti gli studiosi parlano di argomenti dati per noti, senza citare pero' il testo.
Per esempio a proposito della descrizione che Platone fa dell'universo,glissano un po' sulla numerologia e sulla spiegazione del fusaiolo. Lemarancio ha proposto testo e spiegazione di numerologia e fusaiolo,nel mito di Er.

.Solo  leggendo PRIMA il testo delle opere,i vari commenti disquisitori,troveranno per il lettore la "Lux fulgens in tenebris",come detto nel frontespizio della prima edizione italiana del Timeo fatta a Venezia nel 1558.

                                                                 Fine premessa.



                                                     Inizio trascrizione di brani del Timeo.



Prime righe del TIMEO, (brano tratto da "Dialoghi platonici"vol.I,a cura di F.Adorno, UTET.,trovato
nella biblioteca "Nelson Mandela"di Villanova d'Albenga.).


  Socrate. Uno,due,tre;ma dov'è, caro Timeo,il quarto di voi che ieri siete stati ospiti miei e che oggi mi invitate a banchetto?              Continua...





martedì 26 maggio 2015

...LEMARANCIO BLOG ARGOMENTI E SUPPORTI.

                 LEMARANCIO BLOG ARGOMENTI E SUPPORTI.


.           ELENCO DI TUTTI GLI ARGOMENTI E DEI VARI POST DEDICATI.
AVVERTENZA IMPORTANTE:UNA VOLTA DIGITATO IL TITOLO E APERTO IL POST CHE INTERESSA,
COMPARIRÀ SULLA DESTRA L'ELENCO DEI POST ,IN SUCCESSIONE,DEDICATI ALL'ARGOMENTO: È QUINDI POSSIBILE PRENDERNE VISIONE IN SUCCESSIONE CRONOLOGICA O SALTARE DA UNO ALL'ALTRO A SECONDA DEI PROPRI INTERESSI.





     INDICE DEGLI ARGOMENTI,CUI SEGUE INDICAZIONE WWW PER RINVENIRE I POST DI LEMARANCIO.

              DIGITARE SUL PROPRIO DEVICE LE PAROLE,OGNI VOLTA, SCRITTE DOPO WWW.(MUNIRSI DI PENNA E CARTA E COPIARE DICITURA ESATTA).


                 ELENCO ARGOMENTI TRATTATI NEL BLOG LEMARANCIO,E POST LORO DEDICATI:


                                             1)   INTRODUZIONE:


WWW LEMARANCIO PORTA PAZIENZA.





                                                          2) ANDREA SCHIVO:


WWW LEMARANCIO CONFERENZA UNO.ANDREA SCHIVO.

( in dieci post, scritti dal 28 dicembre del 2014;i numeri ,seguenti  a uno ,vanno digitati in lettere non in cifre).

WWW LEMARANCIO MISCELLANEA.











                                                      3)    ANFIBOLIA:


WWW LEMARANCIO ANFIBOLIA.







                                                  4) MANDEVILLE.


WWW LEMARANCIO BEES E MANDEVILLE.






                                              5) THEUT E THAMUS.


WWW LEMARANCIO SERVE LA SCRITTURA?




                                           6)LETTERE DAL FRONTE DELLA I GUERRA MONDIALE.


WWW LEMARANCIO CENTENARI DELLA GRANDE GUERRA PARTE PRIMA E SECONDA.

(scriverlo tutto per trovare i post di Lemarancio,se no si trovano altri post di altri autori).




                                          6 bis) LA VERITÀ.


WWW LEMARANCIO ANTEPRIMA.





                                       7) POESIE DI FORTUNATO EKSISTEMI ALEVO.(40).  

      (CON DEDICA A GIACOMO,AMBRA E ROX,IN COMMENTO A PER TE E PER VOI 1.)


WWW LEMARANCIO PER TE E PER VOI 1.(41 poesie; i numeri seguenti 1 vanno digitati in cifre).






                                        8) POESIE DI STEFANO FORTUNATO(119).

         (CON DEDICA A ROSSANA IN COMMENTO A PER TE 1)


WWW LEMARANCIO PER TE 1.(e numeri seguenti digitati in cifre).






                                          9) RAGIONAMENTO E CONOSCENZA.


WWW LEMARANCIO ARISTOTELE GENESI DEL RAGIONAMENTO,PLATONE GENESI DELLA CONOSCENZA.








                                            10) PLATONE.



AVVERTENZA,PRIMA DI LEGGERE I POST DI LEMARANCIO SU PLATONE DIGITARE :


1)WWW LA FISICA QUANTISTICA E PLATONE,ORLANDO FURIOSO.

(OSSERVAZIONI DI HEISENBERG E ALTRI STUDIOSI).


2)WWW WHITEHEAD-PLATONE .

(E LEGGERE : WHITEHEAD,WIKIQUOTE, PLATONE N PENSIERI IT.,WHITEHEAD WIKIPEDIA.)





                       A) IL MITO DI ER.

                                           DIGITARE:


WWW LEMARANCIO PLATONE LA REPUBBLICA I GIUSTI E GLI INGIUSTI.

WWW LEMARANCIO ER PARTE 2 ( DA 2 A 17,TESTO DEL MITO DI ER,CON OSSERVAZIONI SULLA COSMOLOGIA PLATONICA; IL FUSAIOLO DELLA COSMOLOGIA ASSOMIGLIA AGLI ORBITALI DI UN ATOMO).

WWW LEMARANCIO WHITEHEAD.




                        B) IL MITO DELLA CAVERNA; DIGITARE:


WWW  LEMARANCIO LA CONOSCENZA IN PLATONE 1(INTRODUZIONE AL MITO DELLA CAVERNA).

WWW LEMARANCIO PLATONE IL MITO DELLA CAVERNA 1( TESTO IN 5 POST).

WWW LEMARANCIO OSSERVAZIONI CONCLUSIVE SUL MITO DI ER E SUL MITO DELLA CAVERNA.(IN TRE POST).



    

                        C) LA REPUBBLICA; DIGITARE:


WWW MICHELANGELO BONOTTO.

 ( SONO CITATI I TRADUTTORI UTILIZZATI PER TUTTI I POST SULLA REPUBBLICA).


WWW LEMARANCIO WHITEHEAD .

( È CITATO UN FAMOSO GIUDIZIO SU PLATONE).      

 

WWW LEMARANCIO PLATONIS RESPUBLICA 1 ...

 (INIZIO DI 124 POST DEDICATI A RIPORTARE BRANI TRATTI DA TUTTA LA " REPUBBLICA" DI PLATONE  ). (DAL POST 97,APPUNTI DI FISICA QUANTISTICA).


WWW PLATONE LA REPUBBLICA SKUOLA NET ( PER UN PERFETTO RIASSUNTO DELL'OPERA).




                         D) TIMEO;DIGITARE:


WWW LEMARANCIO  TIMAEI PLATONIS EXCERPTA 1...

(DA UNO A VENTITRE POST).       

WWW HEISENBERG FISICA E FILOSOFIA.

(PER CAPIRE L'INFLUENZA FONDAMENTALE DI PLATONE SULLA FISICA MODERNA) .





                       E) CRIZIA; DIGITARE:    

             

WWW LEMARANCIO CRITIAE PLATONIS EXCERPTA 1...

(DA UNO A QUATTORDICI TER)   .

(LE PARTI DA 1 A 5 SONO BRANI TRATTI DAL CRIZIA PLATONICO.LE PARTI DA 6 A 10 SONO UN COMMENTO SUL TIMEO E SUL CRIZIA; DA 11 A 14 TER SONO UN COMMENTO IN GENERALE SU PLATONE).        



                       F) COMMENTO FINALE SU PLATONE; DIGITARE:


WWW LEMARANCIO EXEGETICE PLATONIS 1...

( DA 1 A 7:PARTI ESPLICATIVE E RIASSUNTIVE DI ALCUNE PROBLEMATICHE DELLA PRODUZIONE PLATONICA).           






                                                                           

  


                                                                                                                                                                             

        

                                                       11)ARISTOTELE.



                      A) ANALITICI PRIMI E SECONDI


WWW LEMARANCIO ARISTOTELE COME RAGIONIAMO I.....

( DA I A VI,PER ESAMINARE LA STRUTTURA DI ANALITICI I E II).



                     B)ANALITICI PRIMI TESTO LIBRO PRIMO CAP.IV.


WWW LEMARANCIO ARISTOTELE TESTO ANALITICI PRIMI LIBRO PRIMO CAP.IV. PARTE PRIMA.

(PARTE PRIMA,SECONDA E TERZA,CON TESTO GRECO E TRADUZIONE).



                  C) ANALITICI PRIMI CAP.IV,I COMMENTATORI.


WWW LEMARANCIO ANALITICI I,L.I,C.IV,LA PAROLA AI COMMENTATORI I...

( IN TRE PARTI IN CUI SI COMMENTA IL TESTO DEL QUARTO CAPITOLO).



                 D) IL SILLOGISMO.


WWW LEMARANCIO SILLOGISMO IN GENERALE,IL COMMENTATORE DI ARISTOTELE 1...

(CINQUE PARTI IN CUI SI COMMENTA IL SILLOGISMO).


                   E) ANALITICI SECONDI.


WWW LEMARANCIO IPSE SCRIPSIT 1...

(21 POST SU ANALITICI SECONDI,LIBRO PRIMO,CAPP.1 E 2,RIGUARDANTI IL SILLOGISMO SCIENTIFICO IN ARISTOTELE,CON TRADUZIONE E TESTO GRECO,CON SOMMARIO DEI DUE CAPITOLI,CON UN COMMENTO GENERALE DI ANALITICI SECONDI).










                                         12) ALESSANDRO MANZONI.DIGITARE:



WWW LEMARANCIO PANNI IN ARNO 2...

( DA 1 FINO AL NUMERO 3:PER UNA INTRODUZIONE A "I PROMESSI SPOSI").


WWW LEMARANCIO PANNI IN ARNO 4...


(FINO AL NUMERO 140 ,PER SPUNTI DI LETTURA RIGUARDANTI TUTTI I 38 CAPITOLI DE "I PROMESSI SPOSI".IL NUMERO 18 E 110 SONO RACCOLTI IN LEMARANCIO PANNI IN ARNO 111).

(ALLA FINE DEI BRANI RIGUARDANTI OGNI CAPITOLO TROVATE UNO SCHEMA CHE AIUTA A ORIENTARSI SUL PUNTO  DELLA TRAMA,IN CUI SONO I VARI BRANI STESSI.).








                                             13) ROMANO IL MELODO.DIGITARE:


WWW LEMARANCIO NATALIS ET 1.....


(POST DA 1 A 13;TESTO GRECO E TRADUZIONE DI UN CONTACIO RIGUARDANTE IL NATALE.INFORMAZIONI SUGLI INNI CATTOLICI GRECI DEL IV SEC d.C. e elenco delle principali feste liturgiche con CONTACIO ad esse dedicato.Nella parte finale,accenno all'INNO ACATISTO).










                                                     14)TUCIDIDE.DIGITARE:



WWW LEMARANCIO TO ANTHROPINON 1.....

(POST DA 1 A 38;per la parte riguardante il Dialogo dei Melii,guardare ,se possibile,il supporto you tube Baricco:da Tucidide al nostro modo di stare al mondo).









                                             15) NICCOLÒ MACHIAVELLI.DIGITARE:



WWW LEMARANCIO MACULA AVELLI 1.....


(63 post contenenti le lezioni tenute al Liceo Classico Calasanzio di Carcare,nell'a.s. 77/78 e approfondimenti vari,soprattutto su quanto scritto da De Sanctis).








                                                   16) MARCO AURELIO.DIGITARE:



WWW LEMARANCIO OUEROU UOS 1.


(DA 1 A 41,POST CON TESTO GRECO E TRADUZIONE DI BRANI TRATTI DAI PENSIERI;CONSIDERAZIONI FINALI;APPENDICE GIURIDICA DI UNA SENTENZA IN LATINO EMANATA DA MARCO AURELIO,CON RELATIVA TRADUZIONE).








                                            17) GIUSEPPE PARINI. DIGITARE:



WWW LEMARANCIO RIPANO EUPILINO 1.

(35 POST CONTENENTI LE LEZIONI TENUTE AL LICEO CLASSICO CALASANZIO DI CARCARE,NELL'ANNO SCOLASTICO 77/78; SEGUITI DA POST DI APPROFONDIMENTO).

(PRIMA LEZIONE: POST 1-3;SECONDA LEZIONE: POST 4-19;TERZA LEZIONE: POST 20-23;WUARTA E ULTIMA LEZIONE: POST 24-25;APPROFONDIMENTI: POST 26-35).







                                                                                                                                                                                        A SUPPORTO DEGLI ARGOMENTI TRATTATI IN LEMARANCIO,QUI DI SEGUITO UN ELENCO DI VIDEO YOU TUBE E DI SITI WWW.                                                                           

                                                                                                                         

        

PER CAPIRE TUTTO IL LAVORO DI LEMARANCIO E SOPRATTUTTO QUELLO RIGUARDANTE IL TIMEO PLATONICO: 

                                                                  DIGITARE:


                                YOU GUIDO TONELLI,LA NUOVA FISICA CHE CAMBIERÀ IL MONDO......



                                                             SOLO        D O P O :           

                           (  PER EVENTUALI APPROFONDIMENTI SETTORIALI):


                                                    VIDEO YOU TUBE:

                                   Premessa :Carlo Rubbia fisica delle particelle,1 e 2.

                                  Premessa : Principio di Heisenberg  e non spazialità.

1)introduzione ad Aristotele per le scuole il sillogismo t.franci . Fondamentale.

2)Aristotele il sillogismo

3)lezioni di filosofia Aristotele la logica introduzione g.marini
4)lezioni di filosofia Aristotele logica dei termini g.marini
5)lezioni di filosofia Aristotele logica delle proposizioni g.marini
5 bis)Accademia IISF Antonio Gargano,Aristotele.(in due parti;magistrale la II).
5 ter )Storia della filosofia 09 Aristotele teoretico.
6)fronterotta  la repubblica di Platone.
Per intro a Timeo
7)fronterotta il Timeo di Platone.
7 bis) Intervista ad Heisenberg.di Gianni Bussolari.
7 tris)Annaliside come leggere Platone.
7 quater)Il bosone di Higgs Luigi Rolandi.
7quinquies) Guido Tonelli,la scoperta.

8)Platone la teoria delle idee marini I (in quattro parti) per Rox
9)storia della scienza e della tecnica lez.1 cosmogonia e astronomia in Grecia
10)niente più segreti-fisica quantistica-anima mundi
11)pensare la vita III edizione primo incontro anima e corpo in platone
12)n 4 lezioni di scienze.il bosone di higgs
13)il mito della caverna Platone(sub.ITA)
14)il mito di Er relazione di g. Reale più chimica la tavola periodica degli elementi,
per affinità tra la cosmologia platonica e gli orbitali e il nucleo dell'atomo.
15)Platone democrazia ed educazione politica
16)ipotesi su Atlantide
17) 3 cogito ergo tube perché pensiamo cos'è il pensiero (vivamente consigliato)
18)Introduzione alla fisica dei quanti.
19)Viaggio nel mondo dei quanti.
19 bis)Roberto Battiston la fisica quantistica spiegata a chi non ne sa assolutamente nulla.
20)Introduzione alla fisica moderna 1  e seguenti (molto lungo ma molto didattico)
21)Il bosone di higgs un anno dopo la sua scoperta ( F O N D A M E N T A L E)
22)Gli ingredienti dell'universo.
23)Il modello standard delle particelle.
23 bis) Le simmetrie nel mondo della fisica(2013).
24)Carlo Sini  Platone (  se si vuol capire il suo messaggio piu' autentico).
25)Morgan Freeman science show la meccanica dell'universo.
26)Spoken Words "Il discorso di Pericle agli ateniesi" di TUCIDIDE.
27) Filosofia.Machiavelli e la filosofia politica.M.Cacciari.
28)Accademia IISF,Antonio Gargano, Niccolò Machiavelli.
29)Philosophia,il cammino del pensiero,Machiavelli ( Sasso).
30) Baricco: da Tucidide al nostro modo di stare al mondo.

31) La chimica tra meccanica classica e quantistica.ACC. Lincei 18/1/17.




                                                 RICERCHE SU INTERNET:

                                                               Www digitare.


1)Socrate e il Timeo di Platone .
1 bis) W K Heisemberg Platone e la fisica.°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
2)Timeo testo-intratext ct 3
3)come capire i sillogismi 5 passaggi illustrato (vivamente consigliato)
4)Whitehead Platone-Npensieri(per giudizio di Whitehead su Platone e la filosofia occidentale)
5)Orlando furioso la fisica quantistica e Platone
6)fisica quantistica Kricio  (per Rox)
7)fisica/mente la fisica di Platone (spiegazione molto esauriente e sistematica)vivamente consigliata.
8)fisica di Platone.
8 bis) EISENBERG FISICA E FILOSOFIA,per capire l'importanza del Timeo sulla fisica quantistica.
9)il crizia di Platone filosofico NET.
10) menesseno di Platone filosofico NET.
11)Platone e Freud
12)Particella(fisica)wikipedia.
13)La logica.Sapere.it (Aristotele).
14)Il quadrato logico di Aristotele.
15)Il sillogismo scientifico(analitici primi e secondi)Zanichelli.
16)Organon Wikipedia(sez. Influenza,per vedere giudizio di Kant e von Prantl)
17)ce.unipr.it/research/logprimo(logica dei predicati del primo ordine,per vedere attualmente in che punto è superata la logica aristotelica).
18)I sillogismi.filosofico.NET.(in cui è spiegato benissimo anche il sillogismo modale).
Ciao ambragiarox.
19)Platone Thimaei Platonis excerpta.
20)Platone Platonis Respublica excerpta.
21)Platone i giusti e gli ingiusti
22)Platone la conoscenza in Platone
23)Platone Critiae Platonis excerpta.
24)Platone exegetice Platonis
25)Aristotele ipse scripsit.
26)Aristotele come ragioniamo.
27)Aristotele sillogismo la parola ad Aristotele.
28)Aristotele la parola ai commentatori
29)Aristotele sillogismo in generale il commentatore.
30)Manzoni panni in Arno cap....
31)Manzoni panni in Arno sch....
32) Manzoni panni in Arno 1....2....3.
33)Romano il melodo natalis et.
34 )Tucidide to anthropinon.
35)Il principe di Machiavelli Wikipedia.
36) niccolomachiavelli.altervista.org. il principe di n.Machiavelli riassunto.
37) Niccolò Machiavelli wikipedia,per tutto,ma anche per l'interpretazione della sua opera,nei secoli( sez. Controversie).
38) PER IL TESTO DEL PRINCIPE www digilander libero.it.> altavoracita> principe.
39) Marco Aurelio Wiki,formazione oratoria e filosofica.
40) letteratura la curva del latte di nico orengo.



domenica 24 maggio 2015

124 Il giusto.Platonis Resp.,lX,c.XII,613a-e

"Ecco ciò che occorre pensare sul conto dell'uomo giusto, anche se cade nella povertà, nelle malattie o in qualche altra sventura apparente: tutto ciò si risolverà in bene per lui, sia da vivo sia morto. Infatti gli dei non abbandonano mai chi si sforza di diventare giusto e simile alla divinità mediante l'esercizio della virtù, per quanto è dato a un uomo."


"Sì,"rispose"è logico che un uomo così non venga abbandonato dal principio a lui affine."


"E dunque non occorre pensare proprio il contrario sul conto dell'uomo ingiusto?"


"Senza dubbio."


"Queste sono dunque le ricompense che gli dèi possono concedere all'uomo giusto."


"Io, almeno, la penso così"disse.


"E non sono questi i premi che ricevono anche da parte degli uomini?"chiesi."Non stanno forse così le cose? Gli scellerati e gli ingiusti non fanno come gli atleti che corrono bene all'andata ma non al ritorno? All'inizio infatti partono veloci, ma alla fine si coprono di ridicolo, abbassano le orecchie e si ritirano dalla corsa senza avere vinto nulla. Ma i veri corridori giungono fino al termine, vincono e ottengono la corona. E in genere non accade questo anche agli uomini giusti? Alla conclusione delle loro azioni, delle loro relazioni con gli altri e alla fine della loro vita, essi ottengono buona fama e sono premiati dagli uomini."


"E' vero."


"Mi permetterai dunque di dire sul loro conto ciò che tu stesso dicevi sul conto degli ingiusti? Intendo infatti affermare che gli uomini giusti, una volta arrivati alla vecchiaia, assumono il governo della loro città come vogliono, si sposano nelle famiglie che vogliono, e tutto ciò che tu dicevi a proposito degli ingiusti io lo affermo a proposito dei giusti.  Quanto agli ingiusti, io dico che in genere, anche se la fanno franca da giovani, vengono scoperti alla fine della corsa e si coprono di ridicolo, e da vecchi vengono umiliati clamorosamente dagli stranieri e dai concittadini, frustati e sottoposti a quelle pene che tu, ben a ragione, consideravi terribili. Credi pure che anche secondo me, essi dovranno patire tutti quei tormenti. Ma vedi se le mie parole ti sembrano accettabili."


"Senz'altro,"rispose"perché hai ragione."


"Ecco dunque i premi, le ricompense e i doni che provengono all'uomo giusto, mentre è vivo,  dagli dèi e dagli uomini, oltre a quelli offerti dalla giustizia stessa."


"E sono"disse" davvero belli e stabili."


"Tuttavia sono un nulla, in numero e grandezza, rispetto ai premi e alle pene che attendono dopo la morte il giusto e l'ingiusto. Occorre descriverli, per dare con il nostro dibattito all'uno e all'altro tutto ciò che spetta a loro."





Fuori testo platonico. 


A questo punto la Repubblica continua e termina con l'esposizione del cosiddetto Mito di Er.


Chi volesse leggerlo lo trova in molti testi e post;chi volesse leggerlo con il testo e la spiegazione di una sua parte, poco capita,come quella riguardante il FUSAIOLO , la cosmologia e numerologia a quello correlati,digiti:

                          Lemarancio Platone la repubblica i giusti e gli ingiusti.(Svariati post.,da 1 a 17.).





sabato 23 maggio 2015

123 Immortalità II,Platonis Resp,l.X,c.X,610a-612a.

"Per lo stesso motivo,"ripresi"  se la malattia del corpo non provoca nell'anima la malattia dell'anima, non dobbiamo assolutamente pensare che l'anima perisca per un male estraneo, se non ne ha uno proprio, e non dobbiamo pensare che l'una perisca per il male dell'altro."


"Mi sembra giusto"disse.


"Dunque, o si dimostra che abbiamo torto oppure,  finchè ciò risulti impossibile, dobbiamo affermare che né la febbre o qualche altra malattia e neppure la morte, nemmeno se il corpo venisse tagliato in pezzi minutissimi, insomma nulla di tutto ciò può provocare l'annientamento dell'anima: perché prima occorrerebbe dimostrare che queste sofferenze fisiche rendono l'anima stessa più ingiusta e più empia. Ma se in un essere si introduce un male estraneo anziché il suo proprio, non ammettiamo l'affermazione che ne' l'anima né alcun' altra cosa perisca?".


"Ma questo"disse" nessuno sarà in grado di provarlo, ossia che le anime dei morenti diventano più colpevoli a causa della morte."


"Comunque,"ripresi" se qualcuno oserà andare contro questo ragionamento e sostenere, appunto( per non essere costretto a riconoscere l'immortalità dell'anima), che il moribondo diventa più malvagio e più ingiusto, noi pretenderemo, (se ha ragione il nostro contraddittore), di considerare l'ingiustizia come una malattia mortale per chi la possiede, e che per essa, naturalmente omicida,muoiano quelli che l'hanno contratta: i più ingiusti più in fretta, i meno ingiusti più lentamente, al contrario di quanto si dice ora, ossia che gli ingiusti vengono condannati a morte da chi li punisce."


"Per Zeus!"esclamò."Dunque l'ingiustizia non apparirà un male davvero terribile, se porterà alla morte chi ne è affetto: sarebbe infatti un mezzo di liberarsi dei propri mali. Credo invece che, al contrario, apparirà assassina degli altri, mentre conservera' molto vitale, (e inoltre anche molto vivace) chi l'ha contratta: tanto è lontana, a quanto sembra, dal risultare causa di morte!"


"Hai ragione"ripresi."Quando infatti la propria malvagità e il proprio male non valgono a uccidere e a perdere l'anima, è difficile che il male, destinato alla distruzione di un altro essere, distrugga l'anima o qualche altra cosa diversa da quell'essere."


"Sì, è difficile, a quanto pare"rispose.


"Dunque l'essere che non muore per nessun male né proprio ne' altrui, deve esistere sempre. Ma ciò che esiste sempre è immortale."


"Necessariamente"concluse.


"Ecco risolto questo problema"ripresi."Ma se le cose stanno così, tu capisci che l'eternità riguarda sempre le medesime anime. Poiché infatti nessuna perisce, il loro numero non può né diminuire né aumentare: infatti se un gruppo qualsiasi di esseri immortali aumentasse, è chiaro che si associerebbe degli esseri mortali, e così alla fine tutti gli esseri sarebbero immortali."


"E' vero!"


"Ma la ragione ci impedisce di credere a ciò, e così pure di pensare che l'anima sia in verità originariamente tale da risultare un essere pieno di incredibile molteplicità e dissomiglianze e discordanze."


"Che cosa vuoi dire?"chiese.


"Non è facile"spiegai " che sia eterno ciò che risulta dalla composizione di elementi diversi, a meno che essa sia perfetta come ora abbiamo appurato nel caso dell'anima."


"No,non è probabile,per lo meno."


"Il ragionamento appena concluso e altri del genere possono dunque indurre ad affermare l'immortalità dell'anima. Ma al contrario di quanto facciamo noi non si deve osservare la sua vera natura ora che è guastata dall'unione con il corpo e con gli altri vizi: occorre osservarla allo stato puro, con gli occhi dell'intelletto . Allora si troverà che essa è molto più bella,e distingueremo con maggiore chiarezza la giustizia,l'ingiustizia e tutto ciò che abbiamo già detto. Le nostre parole sono vere in rapporto al suo stato presente; e in effetti l'abbiamo vista nella condizione di Glauco marino. Difficilmente si potrebbe vedere ancora la sua natura originaria, perché delle vecchie parti del suo corpo alcune sono state spaccate, altre schiacciate e completamente sfigurate dalle onde. Ma si sono aggiunti nuovi elementi: conchiglie, alghe, sassi, sicché Glauco assomiglia più a un altro essere qualsiasi che a quello che era originariamente. Allo stesso modo, anche noi vediamo l'anima ora che è oppressa da infiniti mali. Ma bisogna guardare, Glaucone, in un'altra direzione."


"Ossia?"domandò.


"Verso il suo amore per la sapienza. E occorre comprendere ciò che essa comprende e quali compagnie desidera, dato che è affine a ciò che è divino immortale ed eterno, e quale potrebbe essere se seguisse tale principio, condotta da tale slancio fuori dal mare in cui ora si trova, e si scuotesse d'intorno i sassi e le conchiglie che ora la ricoprono, portati dal fango di cui si nutre, da quei materiali terrosi e rocciosi,molteplici e selvaggi, che provengono dai cosiddetti  piaceri del ventre. Allora si potrebbe scorgere come sia la sua vera natura, complessa oppure semplice, e di quali elementi si componga. Ora tuttavia abbiamo spiegato abbastanza bene,io credo, le caratteristiche e le forme assunte dall'anima nella vita umana."


"E' vero"disse.


venerdì 22 maggio 2015

122 Immortalità I. Platonis Resp.,l.X,c.IX,608c-610a

"Eppure"ripresi" non abbiamo ancora parlato delle massime ricompense e dei massimi premi riservati alla virtù."


"Sarebbero"disse" cose incredibilmente alte, quelle di cui vuoi parlare, se sono maggiori dei premi che abbiamo già elencato!"


"Ma che cosa ci può essere di grande in un tempo breve?Perché tutto il tempo che separa la fanciullezza dalla vecchiaia e' molto scarso a paragone dell'Eternità."


"Un nulla,direi!"


"E dunque tu pensi che un essere immortale debba preoccuparsi di un tempo così breve più che dell'eternità?"


"Io no;"rispose " ma non capisco il senso della tua domanda."


"Non hai compreso che la nostra anima è immortale e non perisce mai?"


Ma egli guardandomi meravigliato,obiettò:"Io no,per Zeus!E tu, sei in grado di provare questa affermazione?"


"Credo di sì, se non mi inganno. Ma ne saresti capace anche tu: non è difficile."


"Io credo che lo sia invece!"obiettò."Comunque sono curioso di ascoltare da te questa dimostrazione tanto facile!"


"Dunque fa' attenzione"replicai.


"E tu parla!"esclamò.


"Esistono,secondo te, il bene e il male?"


"Certo."


"E sul loro conto sei d'accordo con me?"


"Ossia?"


"E' male tutto ciò che porta rovina e distruzione, è bene tutto ciò che conserva e giova."


"Sì, sono d'accordo"rispose.


"E non credi che sia un bene o un male per ogni cosa? Gli occhi ad esempio sono soggetti all'oftalmia, e il corpo nel suo insieme è soggetto alle malattie, il grano alla rubigine, il legno alla putredine, il bronzo e il ferro alla ruggine. Insomma quasi ogni essere ha il proprio vizio e la propria malattia."


"Si',lo credo anch'io"disse.


"E ogni essere non viene guastato e condotto alla morte appunto dalla propria malattia?"


"Senza dubbio."


"Dunque ogni essere e' portato alla rovina dalla sua malattia e dalla sua malvagità; e se non fosse per questo,  nessun'altra causa potrebbe rovinarlo. Infatti non c'è da temere che il bene possa rovinare qualcosa e neppure potrebbe farlo ciò che non è nè male nè bene."


"Già',come potrebbe?"chiese.


"Se dunque troveremo un essere che venga reso malvagio dalla malattia senza venire condotto alla dissoluzione e alla morte, potremmo essere certi allora che un tale  essere non sia soggetto a perire?".


"Forse sì, in tal caso"rispose.


"E non esiste qualcosa che renda malvagia l'anima?"


"Altro che!"rispose."Tutto ciò che abbiamo passato in rassegna: l'ingiustizia, l' intemperanza, la viltà e l'ignoranza."


"Ma l'anima si dissolve e perisce a causa di uno di questi vizi? Bada di non cadere nell'errore di credere che l'uomo ingiusto e stolto perisca, quando viene scoperto, per la sua ingiustizia, che è il male della sua anima. Considera invece la questione nel modo seguente; come  la malvagità del corpo ,cioè la malattia, lo consuma e lo distrugge fino ad annientarlo, così tutte le cose di cui parlavamo or ora sono annientate dal male che si attacca e aderisce ad esse, e giungono all'annientamento. Non è così?"


"Sì."


"Ebbene, considera anche l'anima nello stesso modo. La presenza costante dell'ingiustizia e  degli altri vizi la corrompe e la fa appassire fino a separarla dal corpo spingendola verso la morte?"


"Assolutamente no!"rispose.


"Però è strano che la malvagità altrui distrugga ciò che non può essere distrutto dalla propria."


"Sì, è strano."


"Infatti,Glaucone, devi considerare"ripresi io" che secondo noi neppure i cibi guasti, vecchi o marci, possono distruggere il corpo. Se poi la loro cattiva qualità provoca nel corpo la malvagità sua propria, cioè la malattia, diremo che esso è perito a causa del suo proprio male; ma non crederemo mai che il corpo possa essere distrutto da cibi guasti, che sono diversi dal corpo così come il corpo è diverso da quelli, a meno che il male estraneo non produca nel corpo il suo male specifico."


"Hai perfettamente ragione"disse.