sabato 31 gennaio 2015

Osservazioni conclusive sul mito di Er e il mito della caverna II

I due mondi tratteggiati da Platone in Repubblica,(quello della disarmonia e quello dell'armonia ) sono due modi diversi di atteggiarsi dell'uomo verso la realta',che in quanto tale e' quella che e',intelleggibile in se'. 

Platone anzi,dopo aver posto il problema sul piano ontologico ed indicato qual e' l'ordine supremo che va conosciuto,(sia pur da pochi-"la massa non sara' mai filosofa"afferma in Rep.494a-) se davvero si vuole che sia giusto lo Stato(attraverso il governo dei filosofi veri),si preoccupa di mostrare come si attui questa conoscenza:lo spiega alla fine del libro VI (509-511) e con il Mito della caverna  all'inizio del settimo libro di Repubblica:l'educazione dei filosofi,attraverso l'aritmetica,la geometria,la stereometria,l'astronomia,la teoria dell'armonia,si completa con la funzione che deve assumere l'arte più importante e delicata per il filosofo:la dialettica. 

Dialettica che è ontologia(cioè articolarsi armonico di tutta la realtà nell'unità) e logica,con il trascorrere del pensiero da  qualcosa a qualcos'altro che in questo dividere ed unire coglie quell'unità medesima che è l'unità suprema. 

Tutto sta,dunque, in un sapere e in un non sapere:in un cogliere quell'unità che non si può cogliere con l'occhio fisico,o in un pigro accontentarsi di quello che ci dà l'occhio fisico,che è sempre una molteplicità, che nell'immediatezza crediamo,opiniamo reale in sé,e appunto è OPINIONE.


Conoscenza e opinione quindi,intelligibilita' e sensibilità, che sul piano morale si traducono in armonia e disarmonia,che possono governare in un modo o nell'altro,uno Stato.


 Continua con  una terza parte di considerazioni su Er  e il mito della Caverna.

4 commenti:

  1. Nel mondo greco del IV secolo avanti Cristo,la svolta assiomatica nel campo della geometria fu una delle cause storiche dell'abbandono del metodo ipotetico.
    A sostituire il metodo ipotetico fu il metodo di divisione o metodo dialettico. Esso dipese da un'altra precisa causa storica.
    Nel Fedro,Platone sostiene che per conoscere un oggetto occorre procedere in questo modo:
    1) esaminare se l'oggetto è semplice o se possiede molte parti o specie;
    2)se è semplice ,esaminarne la possibilità di agire e su quali altri oggetti si esercita,o esaminarne la possibilità di patire e da quali oggetti è esercitata;
    3)se ha più parti o specie,enumerarle,e per ognuna di esse compiere l'operazione esposta al punto 2.
    Questo è ciò che fa la dialettica: il metodo di divisione ne è chiaramente uno degli aspetti.
    Ciò che è essenziale in queste indicazioni è che un oggetto,anche un oggetto semplice,è conoscibile solo se è posto(agire-patire) in relazione con altri oggetti.
    La pesca con la lenza può esser definita soltanto facendo riferimento alle sue relazioni con altre tecniche,con determinati oggetti,strumenti e condizioni.

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  2. Platone può piacere o no, le sue argomentazioni possono parere difficili o no, ma una cosa fondamentale è facile da capire è che lui vuole insegnarci che la conoscenza e chi c'è l'ha, dipende sempre dall'etica...
    Il bene supremo precede ed è fonte di ogni vera conoscenza. Se la conoscenza è dannosa non è vera conoscenza ma semplice opinione interessata.

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    1. Errata corrigo: la conoscenza e chi ce l'ha....dannato correttore!

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  3. Fronte coronavirus di oggi domenica 31 maggio 2020:si sta preparando il pranzo del mio settentaduesimo compleanno,con Rox,Ambra,Christian e Giacomino.

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