venerdì 30 gennaio 2015

Osservazioni conclusive sul mito di Er e sul mito della Caverna.

Fin dal Carmide ,dal Protagora,dal Gorgia e soprattutto ne La Repubblica, Platone ha sentito il bisogno di dare un contenuto alla definizione di Bene, o meglio di Sommo Bene,inteso come misura e ordine del Tutto.


Dunque Sommo Bene  è armonia e ragion d'essere del Tutto,da cui il tutto prende luce e significato:indefinibile,dunque,logicamente(di qui il mito del Sole),il sommo Bene va vissuto come impegno e dovere,anzi assume realtà solo in quanto sia interiormente vissuto come aspirazione,dialettico ordine di valori posto all'infinito,ma che,a un tempo,è, logicamente,posto come "prima".


Opposto all'essere statico di Parmenide,è per mezzo del Sommo Bene che ciascun essere è là dove è bene che sia,per cui il bene non è definibile,perché se lo definissimo sarebbe idea accanto alle altre idee e non la dialettica unità delle idee stesse,semplice essere e non fonte stessa dell'essere. 

Ogni idea ha un suo essere per cui è intelleggibile e ciò sta nel suo esser collocata là dove deve essere.

 Ma il bene non è idea fra le altre idee:è in tutte le idee come principio che agisce entro tutte dando a ciascuna il suo essere e la sua intelleggibilita',e quindi al tempo stesso tutte le trascende(ne consegue l'analogia col sole che pur non essendo le cose dà vita -essere- alle cose e le rende visibili-intelleggibili).


In questo senso il bene non è, VALE;il Bene è ciò che dà valore alle altre idee,ma non e' esso stesso essere nel senso in cui sono essere le idee. 

Continua.

4 commenti:

  1. Nel percorso che porta alla conoscenza,secondo Platone,la misura per effettuare delle scelte,sia nel metodo dialettico,sia nel metodo ipotetico,è costituita dal problema di partenza,cioè dall'oggetto da definire.
    Anche nel metodo dialettico,o delle divisioni, la connessione tra proposizioni è del tipo " se...allora": nell'esempio del pescatore con la lenza,se la pesca con la lenza è una tecnica,se la tecnica si suddivide in due sottoclassi B e C, se C a sua volta si suddivide in due sottoclassi D ed E e così via,allora la pesca con la lenza è definita come una tecnica che possiede le caratteristiche riscontrate in C, E, etc.

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    1. È chiara l'affinita'formale fra i metodi di ricerca.
      La loro differenziazione dipende dal variare del contesto problematico in cui si collocano: il metodo domande-risposte mette alla prova affermazioni iniziali,saggiandone la fondatezza e giungendo generalmente a mostrarne la contraddittorietà; il metodo ipoteetico cerca di definire la soluzione di un problema,determinandone le condizioni di risolubilita'e non ha quindi il compito specifico di rintracciare definizioni e neppure di verificarle; il metodo dialettico o di divisione,invece,cerca di rintracciare definizioni e conessioni tra oggetti e,a tale scopo,utilizza l'inclusione in classi. Rimane in comune fra tutti e tre i metodi che la conoscenza è sempre ricerca incessante e mai acquisizione definitiva.

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    2. Nel post si ribadisce che la ricerca della conoscenza delle cose è incessante,ma essa parte semmpre da un "PRIMA" comune: il Sommo Bene.
      Insomma la conoscenza deve originare dall'etica o dalla morale.

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  2. Fronte coronavirus di oggi,30 maggio 2020,sabato:Aldo ha telefonato per tempo,per ritirare il modulo di pagamento dell'IMu;spesa fatta per il pranzo di domani;sto pomeriggio,a Bastia.
    Notizia di oggi:ricomincia il calcio,il 12 giufno con le semifinali di Coppa Italia.Stavamo tanto bene senza!

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