domenica 4 gennaio 2015

Bees e Mandeville.

Per tutti gli argomenti trattati nel blog,digita:lemarancio blog argomenti e supporti(del 26/5/2015).

                      CONSIDERAZIONI SU "LA FAVOLA DELLE API" DI B. de MANDEVILLE.

Favola delle api,ovvero,vizi privati,pubbliche virtù, di B. de Mandeville(The Fable  of  the Bees or,Private Vice,Public Benefits,1714.)



Nell'apologo si narra di un grande e ricco alveare,dove regnano corruzione e vizi di ogni genere,di cui le api si lamentano pregando gli dei perché ristabiliscano la virtù.

 In seguito al miracoloso trionfo dell'onestà, tutte le arti,i mestieri e i commerci,che si reggevano sul desiderio smodato e sulla frode,abbandonano l'alveare  ormai appagato e virtuoso. 

Nel 1714 questa favola viene ripubblicata con l'aggiunta di una prefazione e di venti Note,nelle quali Mandeville illustra le  implicazioni filosofiche della favola ed espone una sua teoria sociale che contrasta con il moralismo di Shaftesbury.


Mandeville mostra che i bisogni e i vizi diffusi nelle società complesse-il modello è la città di Londra-rappresentano un male necessario per la prosperità e la potenza dei grandi stati. 

Le nozioni morali non sono che invenzioni introdotte dalle classi dominanti per mascherare le inclinazioni naturali degli uomini,il loro orgoglio e amore per il lusso.

 Sebbene l'educazione insegni a nascondere il proprio egoismo per mettersi al riparo dall'invidia,al filosofo non sfugge l'utilità sociale dell'orgoglio: nessuno imbroglierebbe e ingannerebbe,promuovendo così il commercio,se non fosse spinto dalla vanità.

 Le società hanno dunque origine dai bisogni,dalle imperfezioni e dalla diversità degli appetiti umani. ( Brano tratto da "l'Universale" Garzanti ed.).


Ma le bees che riguardano noi sono altre. Verranno svelate col tempo e avranno già dato i loro frutti.

Continua.

5 commenti:

  1. Anche il qoelet inneggia alla mala pianta della vanità. Però la vanita pubblica genera commercio, ricchezza e società complesse.

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  2. Ricordiamo anche la celebre frase di Al Pacino,nel film"L'avvocato del diavolo": "Vanità...il mio vizio preferito..."
    E Al impersonava il diavolo.

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  3. Le api che metaforicamente lavoreranno a Lemarancio,sono quelle dell'alveare pacificato.
    Quindi Lemarancio tenderà a sottolineare che la ricerca di verità è figlia SEMPRE di dialogo tra amici e mai di dialettica tra contendenti.

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  4. Altra giornata dal fronte coronavirus,primo giorno di primavera:mattina,dormito cinque ore di fila,ora la spesa,con tutto telefonicamente prenotato,per non fare code!
    Sono ancora un pò addormentato.

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