giovedì 29 gennaio 2015

Platone e il mito della caverna,2

  

PLATO,RESPUBLICA,515a-517a.

Prosegue la lettura,in traduzione,del testo platonico.



"E se egli fosse costretto a guardare proprio verso la luce,gli occhi non gli farebbero male,non cercherebbe di sottrarsi e di fuggire verso ciò' che può vedere, e non crederebbe che questo sia in realta' più vero di ciò che gli si vuole mostrare?"
"E' così"rispose.
"E se qualcuno lo strappasse a forza di lì e lo spingesse su per l'aspra e ripida salita,senza lasciarlo prima di averlo condotto alla luce del sole,il prigioniero non proverebbe dolore e rabbia di venire così trascinato?E una volta giunto alla luce,non è forse vero che con i suoi occhi accecati dai raggi del sole non riuscirebbe a contemplare neppure uno degli oggetti che noi ora consideriamo reali?"
"Sì,"rispose"per lo meno non subito."
"Per contemplare quelle realtà superiori dovrebbe abituarsi,io credo.E innanzitutto  vedrebbe con la massima facilità le ombre,poi le figure umane e tutte le altre riflesse nell'acqua,e da ultimo le potrebbe vedere come sono in realtà. Poi sarebbe capace di guardare le costellazioni e il cielo stesso di notte,alla luce delle stelle e della luna,anziché di giorno quando sfolgora il sole."
"Come no!"
"Infine io credo contemplerebbe il sole,non la sua immagine riflessa nell'acqua o in qualche altra superficie,ma nella sua realtà e così com'è, nella sua propria sede."
"Per forza!"esclamò.
"E poi si metterebbe a riflettere che è il sole a portare le stagioni e gli anni,a governare tutti i fenomeni del mondo visibile,e che insomma in qualche misura esso è la vera causa di ciò che i prigionieri vedevano."
"Ma e' evidente"disse"che a questa riflessione giungerebbe in un secondo tempo."
"E poi che farà? Memore della sua antica dimora e della sapienza di laggiù e dei suoi vecchi compagni di prigionia,non credi che si riterrebbe fortunato per il mutamento della sua sorte,e proverebbe pietà per loro?"
"Sì indubbiamente."
"Se quelli si attribuissero a vicenda onori,elogi e premi per chi vedesse meglio il passaggio delle ombre e si ricordasse con maggior esattezza quali passano per prime e quali per ultime e quali insieme,e in base a ciò indovinasse con suprema abilità quelle destinate a passare ogni momento:credi che egli proverebbe desiderio e invidia dei loro onori e dei loro poteri,oppure si troverebbe nella condizione dell'eroe omerico e vorrebbe ardentemente lavorare come salariato al servizio di un povero contadino e patire qualsiasi sofferenza,piuttosto che condividere le opinioni di costoro e vivere a modo loro?"
"Si',"rispose"credo che accetterebbe qualsiasi destino pur di non vivere a quel modo."
"E pensa ancora una cosa:"dissi"se quell'uomo  scendesse di nuovo a sedersi al suo posto,non sentirebbe male agli occhi per l'oscurità'venendo all'improvviso dal sole?"
"Certo"rispose.
"E se dovesse di nuovo valutare quelle ombre e gareggiare con quegli eterni prigionieri prima che i suoi occhi,ancora confusi,si fossero ripresi,e a riconquistare questa abitudine gli occorresse un certo tempo,non credi che sembrerebbe ridicolo,e si direbbe di lui che l'ascesa gli ha rovinato la vista e che non vale neppure la pena di affrontare la scalata?E non verrebbe ucciso chi tentasse di liberare e far salire gli altri,se solo potessero averlo tra le mani e ucciderlo?"
"Non c'è dubbio "rispose.



Continua in Lemarancio il mito della caverna 3


PS

Lemarancio presuppone,per brani scritti originariamente in latino o in greco,tassativamente di avere sott'occhio il testo in lingua originale.

Questa è la finalità del blog,proporre prevalentemente testi di autori,e,in minima misura,i commenti dei vari studiosi.


6 commenti:

  1. La svolta assiomatica della geometria,contemporanea a Platone,lo portava non solo ad abbandonare il termine " ipotesi", ma anche a rifiutare il parallelismo,da lui istituito tra ricerca matematica e ricerca filosofica. La filosofia come dialettica diventa allora, anche critica del sapere scientifico: le discipline scientifiche sono propedeutiche alla dialettica,ma la dialettica imparata,sottopone poi anch'esse al suo esame.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Come dice Platone in Rep.VI,511 d-e,"la dialettica rende le ipotesi,non PRINCIPII,ma realmente ipotesi,cioè gradini e punti di appoggio,per dirigersi fino a ciò che non è ipotetico,cioè al principio del Tutto,il Sommo Bene,e,dopo averlo raggiunto,attenendosi alle cose illuminate che ne dipendono,così discendere alla conclusione,senza far uso di nulla di sensibile,ma delle sole idee,passando di idea in idea e finendo nelle idee."Ciao a domani two,per il commento del post successivo.

      Elimina
  2. Primo passo dell'uscita dalla caverna,di uno che in essa è internato:liberarlo dalle catene,e,ancora nella caverna,fargli volgere il capo verso la luce dell'ingresso...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Secondo passo:portarlo a forza su per il sentiero che conduce alla bocca della caverna, e all'ingresso, mostrargli la luce dell'esterno..
      Poi uscire....

      Elimina
  3. Se il liberato vuol tornare ad ammaestrate i suoi vecchi compagni di prigionia, potrebbe rischiare il linciaggio.
    Platone ci sta dicendo che la verità se è imposta, diventa roba pericolosa per chi la vuole imporre, anche con le buone.. .
    Sfumatura non trascurabile...

    RispondiElimina
  4. Fronte coronavirus di oggi 25 maggio 2020:falciato il prato,pulito i tombini dell'acqua piovana,con l'aiuto di Rox.
    Consegnato a Giacomo il plico per la disdetta dell'affitto dei Tenaighi,alle Serrette.
    Insomma ,mattinata piena...senza parlare di virus.
    Ciancianin....

    RispondiElimina