lunedì 19 gennaio 2015

Er parte 15.(Plato,Resp.619b-620a).

Il messaggero delle cose di laggiù raccontò che in quel momento l'araldo aggiunse:"Anche l'ultimo arrivato,se compirà la sua scelta giudiziosamente e vivrà con serietà, ha davanti a sé un'esistenza accettabile,per nulla indecorosa.Il primo a scegliere non sia distratto e l'ultimo non si perda d'animo".


Dopo questa parole,Er  narro' che il primo al sorteggio andò' a scegliere la più assoluta tirannide senza tener conto di tutto, per la sua stoltezza e golosità; non si accorse dunque che così era  destinato a divorare i suoi propri figli e ad affrontare molte altre disgrazie. Ma quando considerò a mente fredda la sua sorte,si batté il petto e deploro' la scelta che aveva compiuto senza curarsi degli avvertimenti dell'araldo. Infatti non accusava se stesso dei propri mali,bensì il fato e i demoni e tutto quanto,fuorché se stesso. Egli era uno di quelli provenienti dal cielo,e nella vita precedente aveva vissuto in una condizione prevalentemente equilibrata,ma la sua pratica della virtù era stata guidata dall'abitudine,senza l'aiuto della filosofia.


Insomma,fra coloro che si lasciavano sorprendere per ignoranza delle sofferenze,quelli che scendevano dal cielo non erano i meno numerosi. Al contrario,la maggior parte di quelli che salivano dalla terra,avendo sofferto essi stessi e avendo visto altri soffrire,sceglievano senza precipitazione.

Perciò' fra la maggior parte delle anime avveniva uno scambio  di mali e di beni,anche a causa della fortuna del sorteggio:se infatti chiunque venisse a questo mondo si applicasse sanamente alla filosofia e se il suo turno nel sorteggio non lo chiamasse fra gli ultimi,forse,a quanto si narra delle cose di laggiù, potrebbe essere felice non solo in questa vita,ma anche il suo viaggio da qui a laggiù e il suo ritorno qui non avverrebbero sotto terra e nella sofferenza,ma nel cielo e senza difficoltà.


Er  diceva che lo spettacolo di ciascun'anima intenta a scegliere la propria esistenza era veramente incredibile:uno spettacolo compassionevole,ridicolo e assurdo. Perché, in genere, le anime sceglievano in base alle abitudini acquisite nella vita anteriore. Disse di aver visto,per esempio,l'anima che era stata di Orfeo sceglier la vita di un cigno per odio verso le donne,dato che egli era morto per mano loro e percio' non voleva nascere da una donna.


  Continua in 16.

3 commenti:

  1. Mentre Er narra le cose dell'altro mondo,proponendo un paradigma do conoscenza, noi continuiamo nell'esame dei gradi di conoscenza secondo Platone. Siamo al secondo grado,quello delle ipotesi,dopo il primo quello delle domande- risposte e rispettive confutazioni.
    Dunque:il Menone ha come scopo,tra gli altri,quello di mostrare la possibilità della ricerca della conoscenza come processo di reminiscenza.
    La condizione di ciò è ravvisata da Platone nell'omogeneità della natura:" poiché tutta la natura è congenere e l'anima ha appreso tutto,durante la sua permanenza nell'al di là, nulla impedisce che chi si ricordi nella vita di qua di una sola cosa- che è quello che si chiama apprendimento- ,trovi da sé tutto il resto,se è coraggioso e instancabile nella ricerca,perché il ricercare e l'apprendere,nella loro interezza, non sono che reminiscenza".

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    1. La ricerca è possibile perché tra le parti della natura esistono connessioni tali che da una parte si può risalire o passare alle altre.
      Mentre il metodo delle domande - risposte non ha una regola intrinseca,che permetta a chiunque di rintracciare le connessioni tra le proposizioni,perché ciò dipende solo dall'abilità di Socrate;il metodo delle ipotesi costituisce la regola delle connessioni consapevoli. A domani two.

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  2. Fronte coronavirus di oggi 20 maggio 2020,mercoledì:fatti gli auguri a Christian,ci apprestiamo ad andare ,dopo la quarantena,per la prima volta in un negozio di abbigliamento.
    Ieri siamo penetrati con successo nel sito myinps.

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