Centenari della Grande guerra.PARTE SECONDA.

Per gli altri stati belligeranti,il centenario della Grande Guerra è caduto nel 2014;per l'Italia nel 2015.

Ricordiamo "l'inutile carneficina" con alcune lettere di soldati,dal fronte di guerra,tratte dal libro, già citato in "Lemarancio miscellanea Andrea Schivo"(Quinto Antonelli,Storia intima della Grande Guerra").

Lettere dal fronte.

"Sono pieno di pedochi come un maiale". Di Carlo Franzelli,nato a Roccafranca (Brescia)nel 1895,arruolato nel 30°reggimento di fanteria.Muore in ospedale da campo il 24 dicembre 1915.

Signor  Costanso
[....] Prima di cominciare la Guerra tutti gridava.Evviva la Guerra ma adesso che casca i soldati come le mosche grida la Pace,ma invece il soldato Franzelli mai non trema sempre coraggio e se non muoio voglio prendere la Medaglia. Quando vado a gridar Savoia sci capiscie  che anno paura perche ciò una barba che somigliò un gigante ciò un bereto di ferro in testa sono infangato fino agli ochi sono pieno di pedochi come un maiale ma cosa fare sempre Savoia avanti ciao[...]

Lettera di Cesare Menghi,bracciante,nato nel 1892 ,a Casale di Cesena arruolato nel 120° reggimento fanteria. Muore per malattia il 23 aprile del 1917 nell'ospedale militare di Pavia.

Carissima sorella
Io sto bene e mi dispiace che ti o' messo cosi in pensiero ciò la colpa e mia afarti sapere certe cose.Ciò' ne sono pentito Cosa voi pensare
Conosco che ne sei di spiacente ma poi e cosa non vedi che non la finiscono mai a mia paura e ce troppo seguito Capirai a noi qua si divora la rabbia nel sentire che in Italia fanno delle feste perla presa di gorizzia e suonare le campane si dovrebbero vergognare.
Io ti saluto di vero cuore e sta aiegra che vogliamo sperare in bene sono sempre tuo fratello Cesare.