lunedì 19 gennaio 2015

Er,parte 14(Plato Resp.617b-619d).

"Appena giunti,Er  ei suoi compagni dovettero presentarsi subito a Lachesi .Per prima cosa un araldo li mise in fila,poi prese dalle ginocchia di Lachesi  le sorti e i modelli di vita,sali' su un alto palco e cosi' parlo':

"Proclama della vergine Lachesi ,figlia di Ananke ! Anime effimere,ecco l'inizio di un nuovo ciclo di nascite apportatrici di morte. Non un demone sceglierà voi,ma voi sceglierete il vostro demone! Chi sia stato sorteggiato per primo,per primo scelga la vita che sara' necessariamente legata a lui. La virtù' non ha padroni:ognuno la possiederà' di più o di meno a seconda che l'abbia onorata o trascurata. La responsabilità è di chi fa la scelta;la divinità è innocente".


Concluse queste parole ,getto' a tutti le sorti,e ognuno scelse quella che gli era caduta vicino,tranne Er ,a cui ciò' non fu permesso;poi la scelta fu chiarita ad ognuno.E di nuovo furono posti per terra davanti a loro i modelli di vita,molto più numerosi delle anime lì presenti. Ce ne erano di ogni genere:quelli di tutti gli animali e degli uomini;c'erano fra essi le tirannidi,alcune perfette,altre tronche a mezzo,e concluse nella povertà nell'esilio e nella miseria.C'erano anche le vite di uomini illustri,sia per la bellezza della figura e del volto e per il vigore e la resistenza fisica,sia per la nobiltà e la virtù degli antenati;ma c'erano anche le vite di uomini oscuri,perche'privi di tutti quei pregi,e delle donne allo stesso modo.Fra le anime non c'era gerarchia,perché inevitabilmente mutavano posto in relazione alla scelta. 

Gli altri elementi erano mescolati tra di loro e con la ricchezza e la povertà, con la malattia e la salute:c'era anche la possibilità di scelte intermedie fra questi estremi. Lì, a quanto pare è il massimo cimento di un uomo ;e soprattutto per questo ognuno di noi deve lasciar perdere le altre cognizioni e sforzarsi di cercare e di acquisire questa sola,nella speranza di riuscire a riconoscere e a trovare chi la renda capace ed esperto di distinguere la vita buona da quella cattiva,di scegliere sempre e dovunque la migliore possibile,tenendo conto dell'effetto complessivo e particolare di tutto quanto abbiamo esposto or ora.

 Occorre insomma sapere quale bellezza sia unita alla povertà o alla ricchezza,quale disposizione d'animo abbia un effetto cattivo oppure buono;che cosa siano la nobiltà e l'oscurità di natali,la condizione privata e quella pubblica,la forza e la bellezza,la cultura e l'ignoranza,e quali effetti producano insieme tutte queste caratteristiche spirituali,naturali e acquisite. Allora si potrà scegliere naturalmente,in base a tutti quegli elementi e tenendo conto della natura dell'anima,la vita peggiore e quella migliore,considerando peggiore quella che condurrà l'anima a diventare più ingiusta,e migliore quella che la condurrà a diventare più giusta,e lasciando perdere tutte le altre possibilità':infatti abbiamo constatato che la scelta migliore per i vivi e per i morti,è proprio questa.

E con questa convinzione incrollabile occorre scendere nell'Ade per non lasciarsi catturare anche laggiù dalla ricchezza e da simili disgrazie,per non cadere nella tirannia,e in altri comportamenti analoghi,che inducono a compiere molte insopportabili scelleratezze,e poi soffrire individualmente ancora di più; per saper scegliere la vita intermedia ed evitare l'eccesso in entrambe le direzioni,sia in questa vita,per quanto possibile,sia in tutte le esistenze successive. Questo è infatti il modo con cui l'uomo  può acquisire la massima felicità. 

Continua in 15...

4 commenti:

  1. La conoscenza in Platone e i suoi gradi. Il grado del metodo ipotetico.
    Nel metodo ipotetico la connessione tra problema da risolvere e ipotesi di partenza per risolverlo è esplicitamente ricercata e teorizzata: per assodare la risolubilità di un problema conoscitivo occorre istituire una connessione con un altro problema più facilmente risolubile,in modo che se quest'ultimo è risolubile in un certo modo,anche quello di partenza sarà risolubile nel modo corrispondente.

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    1. Questo metodo Platone lo trovava impiegato dai geometri del secolo V,soprattutto nelle ricerche di Ippocrate di Chio,il quale lo aveva usato,tra l'altro,per ridurre il problema della duplicazione del cubo,alla ricerca di due medie proporzionali tra due rette date.
      Ed è significativo che nel Menone,nell'episodio dello schiavo,il problema della duplicazione del quadrato sia ridotto al problema della ricerca di una media proporzionale tra due rette date,cioè della diagonale. A domani two.

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  2. Non scegliere una vita di eccessi,ma una intermedia tra un estremo e l'altro.Ecco la lezione che dobbiamo imparare in questa vita,per viver meglio nella prossima.
    Poi Er non servirebbe....

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  3. Fronte coronavirus di oggi 19 maggio 2020,martedì:Rossana mi taglierà i capelli,poi niente uscite di casa....

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