ALESSANDRO MANZONI,I PROMESSI SPOSI,CAPITOLO TRENTOTTESIMO,LETTO E CAPITO?
UTILE,PER VERIFICARNE LA COMPRENSIONE,RISPONDERE,PER OGNUNO DEI BRANI DI SEGUITO PROPOSTI,A DUE DOMANDE:
1)SAPIC(SIAMO AL PUNTO IN CUI),
2)LPVD(LE PAROLE VOGLIONO DIRE...).
CORAGGIO,BASTA POCO...E....SEMPRE TESTO DEL ROMANZO A PORTATA DI CONSULTAZIONE...
Per ogni brano del capitolo XXXVIII de I Promessi Sposi,provare a rispondere come esemplificato in lemarancio panni in Arno 3.
Cap.XXXVIII,r.215.
"Sta zitto,buffone,sta zitto: non rimestar queste cose; ché se dovessimo ora fare i conti,non so chi avanzerebbe...."
Cap.XXXVIII,r.218.
"... ma dico quest'acqua cheta,questa santerella,questa madonnina infilzata,che si sarebbe creduto far peccato a guardarsene... "[SAREBBE CREDUTO, che modo e tempo?]
Cap.XXXVIII,r.229.
Il giorno seguente,gli capitò una visita,quanto meno aspettata tanto più gradita: il signor marchese del quale s'era parlato:...
Cap.XXXVIII,r.253.
"...Sappia dunque che questa buona gente son risoluti d'andare a metter su casa altrove,e di vender quel poco che hanno al sole qui..."
Cap.XXXVIII,r.269.
Il marchese lodò molto il suggerimento;...
Cap.XXXVIII,r.276.
"....Il giovine ha addosso una cattura,una specie di bando,per qualche scappatuccia che ha fatta in Milano,due anni sono,quel giorno del gran fracasso,...."
Cap.XXXVIII,r.291.
" No,no; non crederei.
Gli hanno fatto fuoco addosso nel primo momento; ma ora credo che non ci sia più altro che la semplice formalità."
Cap.XXXVIII,r.295.
"... E anche se io stessi zitto,già non servirebbe a nulla,perché parlano tutti; e 'vox populi,vox Dei '. "
Cap.XXXVIII,r.306.
Il compratore disse che,per la parte sua,era contentissimo,e,come se avesse franteso [ SÌ, SÌ] ,ripeté il doppio; non volle sentir rettificazioni,e troncò e concluse ogni discorso invitando la compagnia a desinare per il giorno dopo le nozze,al suo palazzo,dove si farebbe l'istrumento in regola.
Cap.XXXVIII,r.314.
Venne la dispensa,venne l'assolutoria,venne quel benedetto giorno: i due promessi andarono,con sicurezza trionfale,proprio a quella chiesa,dove,proprio per bocca di don Abbondio,furono sposi.
Cap.XXXVIII,r.321.
...per compiere la festa,ci mancava il povero padre Cristoforo." Ma per lui," dicevan poi, " sta meglio di noi sicuramente."
Cap.XXXVIII,r.326.
A nessuno verrà, spero,in testa di dire che sarebbe stata cosa più semplice fare addirittura una tavola sola.
Cap.XXXVIII,r.333.
Questo,voglio dire la sua spoglia,era ed è tuttavia a Canterelli.
Cap.XXXVIII,r.342.
E sapete che le tradizioni,chi non le aiuta, da sé dicon sempre troppo poco.
Ciao,amori.
CONTINUA CON ALTRI BRANI DEL CPITOLO XXXVIII.
R.215,r.218, ora che è passata la grande paura,Abbondio scherza e dice la sua verità su Renzo e Lucia.
RispondiEliminaR.229_291,il marchese che ha "sostituito" don Rodrigo,fa visita a don Abbondio,che gli suggerisce di comprare le case e i beni di Renzo e Agnese,che avevano intenzione,dopo le nozze,di vendere tutto e stabilirsi nel bergamasco; il curato ottiene anche che il marchese si interessi per far togliere il bando a Renzo.
RispondiEliminaR.295, durante il colloquio col marchese,don Abbondio trova il modo di definirlo un grand'uomo,il marchese non vorrebbe,ma Abbondio dice che la cosa è vera e che se anche lui tacesse,parlerebbe la voce pubblica... Fine del complimento un po' lecca lecca,ma non tanto.
RispondiEliminaR.306,il Marchese compra i beni di Renzo e Agnese al doppio del prezzo richiestogli,e invita a pranzo Renzo,Abbondio,Agnese,Lucia e la mercantessa,per il giorno dopo.A pranzo terminato ,si stenderebbe l'atto di compravendita.
RispondiEliminaR.314, messi a posto gli atti della chiesa e dello stato, Renzo sposa Lucia.
RispondiEliminaR.321,durante la gioia del matrimonio non si dimentica padre Cristoforo.
RispondiEliminaR.326, dopo le nozze,si celebra il pranzo al palazzo del marchese; gli sposi,la madre e la mercantessa vengono posti a mangiare in un tinello,e dopo le congratulazioni del marchese vengono lasciati soli,mentre il marchese stesso e Abbondio sarebbero andati a pranzare in un'altra stanza... Il seicento...
RispondiEliminaR.333,r342,,una fossa comune per i morti di peste presso Lecco si trovava in una località chiamata Canterelli; e lì c'eran anche i resti dell'azzeccagarbugli.Una croce indicava che lì c'eran i morti del contagio,semplicemente.Manzoni "aiuta" a intendere come l'iscrizione alluda al contagio del 1630,che fu l'ultimo grande contagio nel milanese.
RispondiEliminaFronte coronavirus di oggi 22 maggio 2021,sabato,portata rosa a mia mamma per Santa Rita.
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