giovedì 12 novembre 2015

A.MANZONI.Panni in arno 125.c.XXXIV.


ALESSANDRO MANZONI,I PROMESSI SPOSI,CAPITOLO TRENTAQUATTRESIMO,LETTO E CAPITO?



UTILE,PER VERIFICARNE LA COMPRENSIONE,RISPONDERE,PER OGNUNO DEI BRANI DI SEGUITO PROPOSTI,A DUE DOMANDE:
1)SAPIC(SIAMO AL PUNTO IN CUI...),
2)LPVD(LE PAROLE VOGLIONO DIRE...).



CORAGGIO,BASTA POCO...E....SEMPRE TESTO DEL ROMANZO A PORTATA DI CONSULTAZIONE...








Per ogni brano del capitolo XXXIV de I Promessi Sposi,provare a rispondere come esemplificato in lemarancio panni in Arno 3.



Cap.XXXIV,r.162.

                         Eran que' cadaveri,la più parte ignudi,alcuni mal involtati in qualche cencio,ammonticchiati,intrecciati insieme,come un gruppo di serpi che lentamente si svolgano al tepore della primavera; ché, a ogni intoppo,a ogni scossa, si vedevan que' mucchi funesti tremolare e scompaginarsi bruttamente,e ciondolar le teste,e chiome verginali arrovesciarsi,e braccia svincolarsi e batter sulle rote,mostrando all'occhio già inorridito come un tale spettacolo poteva divenire più doloroso e più sconcio.




Cap.XXIV,r.176.

                         Fatti que'quattro passi tra il fianco della chiesa e il canale,vide a destra il ponte Marcellino; prese di lì, e riuscì a Borgo Nuovo.




Cap.XXIV,r.191.

                         Renzo espose la sua domanda,alla quale il prete soddisfece non solo con dirgli il nome della strada dove la casa era situata,ma dandogli anche,come vide che il poverino n'aveva bisogno,un po' d'itinerario: indicandogli cioè, a forza di diritte e di mancine,di chiese e di croci,quell'altre sei o otto strade che aveva da passare per arrivarci.




Cap.XXXIV,r.217.

                           Quale città! e cos'era mai,al paragone,quello ch'era stata l'anno avanti,per cagion della fame!




Cap.XXXIV,r.221.

                           ( C'era allora una croce nel mezzo,e,dirimpetto ad essa,accanto a dove ora è san Francesco di Paola,una vecchia chiesa col titolo di sant'Anastasia).




Cap.XXXIV,r.231.

                            Serrati,per sospetto e per terrore,tutti gli usci di strada,salvo quelli che fossero spalancati per esser le case disabitate,o invase; altri inchiodati e sigillati,per esser nelle case morta o ammalata gente di peste;...




Cap.XXXIV,r.243.

                         Cessato per tutto ogni rumore di botteghe,ogni strepito di carrozze,ogni grido di venditori ,ogni chiacchierio di passeggieri,...



Cap.XXXIV,r.247.

                        All'alba,a mezzogiorno,a sera,una campana del duomo dava il segno di recitar certe preci assegnate dall'arcivescovo: a quel tocco rispondevan le campane dell'altre chiese; e allora avreste veduto persone[ PROPOSIZIONE POTENZIALE] affacciarsi alle finestre,a pregare in comune;....



Cap.XXXIV,r.253.

                       Morti a quell'ora forse i due terzi de' cittadini ,andati via o ammalati una buona parte del resto,...



Cap.XXXIV,r.264.

                    Lunghe pure e arruffate le capigliature,non solo per quella trascuranza che nasce da un invecchiato abbattimento,ma per esser divenuti sospetti i barbieri,da che era stato preso e condannato come untor  famoso,uno di loro, Giangiacomo Mora;...




Cap.XXXIV,r.269.

                     I più tenevano da una mano un bastone, alcuni anche una pistola,per avvertimento minaccioso a chi avesse voluto avvicinarsi troppo; dall'altra pasticche odorose,o palle di metallo o di legno traforate,con dentro spugne inzuppate d'aceti medicati; e le andavano,ogni tanto,mettendo al naso,o ce le tenevano di continuo.




Cap.XXXIV,r.278.

                         Gli amici,quando pur due s'incontrassero per strada,si salutavano da lontano,con cenni taciti e frettolosi.



Cap.XXXIV,r.311.

                     Ovvero eran pigionali che brontolavano,e dicevano di far presto: ai quali i monatti rispondevano con bestemmie. 



Ciao Ambra,Giacomo e Rox ammalata.










CONTINUA CON ALTRI BRANI DEL CAPITOLO XXXIV.



9 commenti:

  1. Imperversando la peste,si potevano vedere in Milano( e Renzo li vede andando alla ricerca della casa di don Ferrante) spettacoli del genere: carri pieni di morti,verso le fosse comuni.

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  2. R.176,r.191,Manzoni continua a farci vedere l'itinerario di Renzo e un incontro con un passante che dà ulteriori informszioni.

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  3. R.217-r.253, la città di Milano,durante la peste e dopo che l'anno prima era stata funestata da una tremenda carestia.

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  4. R.264,tutti in Milano non frequentavano più i barbieri,per esser uno di loro stato condannato come untore.

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  5. R.269, i passanti per le vie di Milano,che Renzo scorge; molti usavano precauzioni " mediche" per spostarsi da un punto all'altro della città, portando pure armi bene in vista.

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  6. R.278,pure la fiducia tra amici,diventava diffidenza.

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  7. R.311, molti,in città, chiamavano a voce i monatti per far sgombrare dalle loro case,malati e morti; anche gli affittacamere che scambiavano cortesie verbali a suon di bestemmie con i monatti stessi.Ciao Two alone.

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  8. appunti di fisica,esperimento della doppia fenditura.
    Vai,Vaio!

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  9. Fronte coronavirus di oggi 10 maggio 2021,lunedì:tre a zero sulla Juve a Torino,fine otite....

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