domenica 8 novembre 2015

A.MANZONI.Panni in arno 112.c.XXXII.

Per ogni brano del capitolo XXXII de I Promessi Sposi,provare a rispondere come esemplificato in lemarancio panni in Arno 3.



Cap.XXXII,r.114.

                          Se poi,nel ceder che fece,avesse o non avesse parte un po' di debolezza della volontà, sono misteri del cuore umano.



Cap.XXXII,r.118.

                         Al replicar dell'istanze,cedette egli dunque,acconsentì che si facesse la processione,acconsentì di più al desiderio,alla premura generale,che la cassa dov'eran rinchiuse le reliquie di san Carlo,rimanesse dopo esposta,per otto giorni,sull'altar maggiore del duomo.



Cap.XXXII,r.126.

                          Prescrisse più strette regole,per l'entrata delle persone in città; e,per assicurarne l'esecuzione,fece star chiuse le porte: come pure,affine d'escludere,per quanto fosse possibile,dalla radunanza gli infetti e i sospetti,fece inchiodar gli usci delle case sequestrate: le quali,per quanto può valere,in fatto di questa sorte,la semplice affermazione d'uno scrittore,e d'uno scrittore di quel tempo,eran circa cinquecento*.
*Alleggiamento dello Stato di Milano etc.di C.G.Cavatio della Somaglia.Milano,1653,p.482.



Cap.XXXII,r.133.

                            Tre giorni furono spesi in preparativi: l'undici di giugno,ch'era il giorno stabilito,la processione uscì, sull'alba ,dal duomo.



Cap.XXXII,r.136.

                        Venivano poi l'arti,precedute da' loro gonfaloni,le confraternite,in abiti vari di forme e di colori;poi le fraterie,poi il clero secolare,ognuno con l'insegne del grado,e con una candela o un torcetto in mano.




Cap.XXXII,r.148.

                         Seguiva l'altra parte del clero; poi i magistrati,con gli abiti di maggior cerimonia; poi i nobili,quali vestiti sfarzosamente,come a dimostrazione solenne di culto,quali, in segno di penitenza,abbrunati,o scalzi e incappati,con la buffa sul viso; tutti con torcetti.Finalmente una coda d'altro popolo misto.



Cap.XXXII,r.153.

                      Tutta la strada era parata a festa; i ricchi avevan cavate fuori le suppellettili più preziose; le facciate delle case povere erano state ornate da de' vicini benestanti,o a pubbliche spese.



Cap.XXXII,r.159.

                       L'altre strade,mute,deserte;se non che alcuni,pur dalle finestre, tendevan l'orecchio al ronzio vagabondo; altri,e tra questi si videro fin delle monache,eran saliti sui tetti,se di lì potessero veder da lontano quella cassa,il corteggio,qualche cosa.



Cap.XXXII,r.164.

                            La processione passò per tutti i quartieri della città: a ognuno di que' crocicchi,o piazzette,dove le strade principali sboccan ne' borghi,e che allora serbavano l'antico nome di carobbi,ora rimasto a uno solo,si faceva una fermata,posando la cassa accanto alla croce che in ognuno era stata eretta da  san Carlo,nella peste antecedente,e delle quali alcune sono tuttavia in piedi: di maniera che si tornò in duomo un pezzo dopo mezzogiorno.



Cap.XXXII,r.184.

                        ....così si ricorse,per la spiegazion  del fatto,a quell'altro ritrovato,già vecchio,e ricevuto allora nella scienza comune d'Europa,delle polveri venefiche e malefiche; si disse che polveri tali,sparse lungo la strada,e specialmente ai luoghi delle fermate,si fossero attaccate agli strascichi de' vestiti,e tanto più ai piedi,che in gran numero erano quel giorno andati in giro scalzi."Vide pertanto", dice uno scrittor contemporaneo*," l'istesso giorno della processione,la pietà cozzar con l'empietà, la perfidia con la sincerità, la perdita con l'acquisto." Ed era in vece
il povero senno umano che cozzava co' fantasmi creati da sé.
*Agostino Lampugnano; La pestilenza seguita in Milano,l'anno 1630. Milano,1634, pag.44.









 Ciao Ambra, Giacomo,Rox.


CONTINUA CON ALTRI BRANI DEL CAPITOLO XXXII.







7 commenti:

  1. R.114,118,146, Borromeo alla fine cede e la processione propiziatoria in Milano viene concessa.Siamo a giugno del 1630 e il governo di Milano ordina restrizioni per la partecipazione ad essa.

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  2. R.133,136,148,che bella descrizione,sembra che scorrano le immagini di un film,con alternanza di primi piani e campi lunghi.

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  3. R.153,169, anche le case dove sarebbe passata la processione,son parate a festa...e durante una tragedia che produceva morti in continuazione...Ehhh ,il senso religioso...

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  4. R.164,prosegue il film della processione per le vie di Milano.Ritorno in duomo,alle dodici;durata totale:dalle cinque alle sei ore.

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  5. R.184, il contagio aumenta dopo la processione,e allora giù a dar la colpa ai veleni degli untori.E Manzoni a fornir il suo amaro giudizio su tutto ciò. Two alone,a domani.

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  6. Ieri ho saltato il diario del fronte coronavirus,riprendo oggi,28 aprile 2021,segnalando routine piena di impegni.
    Bell'ossimoro,eh?

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