domenica 8 novembre 2015

AMANZONI.Panni in arno 113.c.XXXII.


ALESSANDRO MANZONI,I PROMESSI SPOSI,CAPITOLO TRENTADUESIMO. LETTO E CAPITO?( E' TOSTO EH?).

UTILE,PER VERIFICARNE LA COMPRENSIONE,RISPONDERE,PER OGNI BRANO DI SEGUITO PROPOSTO,A DUE DOMANDE:
1)SAPIC(SIAMO AL PUNTO IN CUI...),
2)LPVD(LE PAROLE VOGLIONO DIRE...).

CORAGGIO, BASTA POCO...E...SEMPRE TESTO DEL ROMANZO A PORTATA DI CONSULTAZIONE...




Per ogni brano del capitolo XXXII de I Promessi Sposi,provare a rispondere come esemplificato in lemarancio panni in Arno 3.



Cap.XXXII,r.206.

                          Si pensi ora in che angustie dovessero trovarsi i decurioni,addosso ai quali era rimasto il peso di provvedere alle pubbliche necessità, di riparare a ciò che c'era di riparabile in un tal disastro.Bisognava ogni giorno sostituire,ogni giorno aumentare serventi pubblici di varie specie: monatti,apparitori, commissari.



Cap.XXXII,r.217.

                 Né sarebbe infatti assurdo il crederlo una troncatura del vocabolo monathlich( mensuale); giacché, nell'incertezza di quanto potesse durare il bisogno,è probabile che gli accordi non fossero che di mese in mese.



Cap.XXXII,r.225.

                       Si fecero a quest'effetto costruire in fretta capanne di legno e di paglia nello spazio interno del lazzeretto; se ne piantò un nuovo,tutto di capanne,cinto da un semplice assito,e capace di contener quattro mila persone.E non bastando,ne furon decretati due altri; ci si mise anche mano; ma, per mancanza di mezzi d'ogni genere,rimasero in tronco.I mezzi,le persone,il coraggio,diminuivano di mano in mano che il bisogno cresceva.



Cap.XXXII,r.252.

                           Il presidente della Sanità ricorse,per disperato, con le lacrime agli occhi,a que' due bravi frati che soprintendevano al lazzeretto; e padre Michele s'impegnò a dargli,in capo a quattro giorni,sgombra la città di cadaveri; in capo a otto,aperte fosse sufficienti,non solo al bisogno presente,ma a quello che si potesse preveder  di peggio nell'avvenire.Con un frate compagno,e con persone del tribunale,dategli dal presidente,andò fuor della città, in cerca di contadini; e,parte con l'autorità del tribunale,parte con quella dell'abito e delle sue parole,ne raccolse circa dugento,ai quali fece scavar tre grandissime fosse;spedì poi dal lazzeretto monatti a raccogliere i morti; tanto che,il giorno prefisso,la sua promessa si trovò adempita.




Cap.XXXII,r.265.

                        Fu spesso lì lì per mancare affatto di viveri,a segno di temere che ci s'avesse a morire anche di fame;...



Cap.XXXII,r.277.

                     Ai lazzeretti,nella città, non mancò mai la loro assistenza: dove si pativa,ce n'era; sempre si videro mescolati,confusi co' languenti,co' moribondi,languenti e moribondi qualche volta loro medesimi; ai soccorsi spirituali aggiungevano,per quanto potessero,i temporali; prestavano ogni servizio che richiedessero le circostanze.



Cap.XXXII,r.283.

                        Federigo dava a tutti,com'era da aspettarsi da lui, incitamento ed esempio.




Cap.XXXII,r.290.

                       Non trascurò quelle cautele che non gl'impedissero di fare il suo dovere( sulla qual cosa diede anche istruzioni e regole al clero); e insieme non curò il pericolo,né parve che se n'avvedesse,quando,per far del bene,bisognava passar per quello.



Continua con brani del capitolo XXXII.










7 commenti:

  1. R.206, siamo nel punto più acuto della peste in Milano,nel giugno del 1630: la gravità di essa sarà dimostrata dalla differenza della popolazione di Milano dall'inizio alla fine del contagio,250000 contro 60000. Il governo di Milano era sì sotto pressione,anche per sgombrare i cadaveri e per il ricovero coatto degli appestati nel lazzeretto.Occorreva chi portasse via i cadaveri e malati( monatti) ,chi avvertisse del passaggio di convogli di appestati(apparitori),chi coordinasse il tutto (commissari).

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  2. R.217,225,una probabile,tra le molte,etimologia di "monatto",e i lavori provvisori e improvvisati di ampliamento del lazzaretto...

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  3. R.252, bisognava scavare ampie fosse comuni per i cadaveri...Ci pensano i religiosi a provvedere alla loro realizzazione e al loro triste uso.

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  4. R.265,277,tragedia nella tragedia:la mancanza di viveri; opera dei religiosi nei lazzeretti di Milano e per le vie e nelle case della città.

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  5. R.283,290, campeggia in quest'opera di carità la figura di Federigo.Certo che Manzoni lo santifica prima della morte. Two alone,meglio,a domani.

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  6. Son tornati chiarissimi gli appunti di fisica.
    Domani,Vai,Vaio!

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  7. Fronte coronavirus di oggi 29 aprile 2021,giovedì,routine,piacevole.

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