Approfondimenti sull'argomento trattato nei post titolati "natalis et": ROMANO il MELODO.
Della fortuna e della risonanza ,nel mondo cristiano, dei versi di Romano il Melodo abbiamo testimonianza dai
" Miracula S. Artemii", una composizione agiografica del VII secolo d.C.,dove è raccontato che un uomo cantava,ancora ai tempi dell'imperatore Eraclio(610-641) e ancora si cantavano ai tempi della composizione dei "Miracula"(660-668 circa),i versi di Romano.
Alcuni secoli dopo,intorno all'anno 1035, il miracoloso intervento della Madre di Dio che donò l'ispirazione poetica a Romano,è rievocato dal dotto poligrafo Michele Psello in un epigramma dedicato alla Vergine Kyriotissa in occasione del proprio esordio nella carriera di studioso:
A Romano,o Signora, anch'egli tuo devoto,
Una volta desti da mangiare il tomo coperto di scrittura:
A me riempi il cratere,o Vergine,
Con la dolce miscela della tua sapienza,
Perché io bramo di abbeverarmi da esso a sazietà,
Così che il mio arido spirito ne sia irrorato.
Oltre ancora,nel tempo, si sa che la fama di Romano era rimasta viva: la sua tomba era ancora conosciuta e meta di pellegrinaggio nel XIII secolo,quando fu visitata dal pellegrino Antonio di Novgorod, come riportato in un libro di B De Kithrovo,nel XIX secolo.
Romano dunque fu una vera celebrità nel mondo cristiano cattolico orientale,se dal tempo di Giustiniano la sua fama di innografo pervenne fino quasi ai giorni nostri. Ma nelle scuole o nella tradizione liturgica occidentale chi lo ricorda?
RispondiEliminaFronte coronavirus di oggi 1 giugno 2021martedi,settantatreesimo compleanno di Ambrogio,rinuncia all'eredità fatta con documenti che dovranno esser mandati da Valentino a Marino...speriamo fiduciosi,come per il pagamento pensioni di giugno posticipato al tre.
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