mercoledì 4 novembre 2015

A.MANZONI.Panni in arno 103.cap.XXX.


ALESSANDRO MANZONI,I PROMESSI SPOSI,CAPITOLO TRENTESIMO,LETTO E CAPITO?



UTILE,PER VERIFICARNE LA COMPRENSIONE,RISPONDERE,PER OGNI BRANO DI SEGUITO PROPOSTO,A DUE DOMANDE:
1)SAPIC(SIAMO AL PUNTO IN CUI....),
2)LPVD(LE PAROLE VOGLIONO DIRE...).



CORAGGIO, BASTA POCO...E...SEMPRE TESTO DEL ROMANZO A PORTATA DI CONSULTAZIONE.







Per ogni brano del capitolo XXX de I Promessi Sposi,provare a rispondere come esemplificato in lemarancio panni in Arno 3.



Cap.XXX,r.1

                  Quantunque il concorso maggiore non fosse dalla parte per cui i nostri tre fuggitivi s'avvicinavano alla valle,ma all'imboccatura opposta,con tutto ciò, cominciaron a trovar compagni di viaggio e di sventura,che da traverse e viottole erano sboccati o sboccavano nella strada. In circostanze simili,tutti quelli che s'incontrano,è come se si conoscessero.Ogni volta che il baroccio aveva raggiunto qualche pedone,si barattavan domande e risposte.Chi era scappato,come i nostri,senza aspettare l'arrivo de' soldati; chi aveva sentiti i tamburi o le trombe; chi gli aveva visti coloro,e li dipingeva come gli spaventati soglion dipingere.



Cap.XXX,r.39.

                        -Oh povero me!-pensava:- ecco se le fanno le pazzie.Già non poteva essere altrimenti: me lo sarei dovuto aspettare da un uomo di quella qualità. Ma cosa vuol fare?vuol far la guerra? vuol fare il re,lui? Oh povero me! In circostanze che si vorrebbe potersi nasconder sotto terra,e costui cerca ogni maniera di farsi scorgere,di dar nell'occhio; par che li voglia invitare!-



Cap.XXX,r.51.

                    "... Non sapete che i soldati è il loro mestiere[ANACOLUTO] di prender le fortezze?..."



Cap.XXX,r.82.

                   " La creanza è di non dire le cose che posson  dispiacere,specialmente a chi non è avvezzo a sentirne..."



Cap.XXX,r.90.

                  Ma:"zitta!" gridò sottovoce[ OSSIMORO] don Abbondio,e insieme si levò il cappello in fretta,e fece un profondo inchino: ché, guardando in su,aveva visto l'innominato scender verso di loro.Anche questo aveva visto e riconosciuto don Abbondio ; e  affrettava il passo per andargli incontro.



Cap.XXX,r.97.

                "Confidato[ che costrutto è ?] nella gran bontà di vossignoria illustrissima," rispose don Abbondio," mi son preso l'ardire di venire,in queste tristi circostanze,a incomodarla: e,come vede vossignoria illustrissima,mi son preso anche la libertà di menar compagnia.Questa è la mia governante..."



Cap.XXX,r.130.

                    Entrati nel castello,il signore fece condurre Agnese e Perpetua in una stanza del quartiere assegnato alle donne,che occupava tre lati del secondo cortile,nella parte posteriore dell'edifizio situata sur un masso sporgente e isolato, a cavaliere a un precipizio.Gli uomini alloggiavano ne' lati dell'altro cortile ,a destra e a sinistra,e in quello che rispondeva sulla spianata.Il corpo di mezzo,che separava i due cortili,e dava passaggio dall'uno all'altro,per un vasto andito di rimpetto alla porta principale,era in parte occupato dalle provvisioni,e in parte doveva servir di deposito per la roba che i rifugiati volessero mettere in salvo lassù. Nel quartiere degli uomini,c'erano alcune camere destinate agli ecclesiastici che potessero capitare.L'innominato v'accompagnò in persona don Abbondio,che fu il primo a prenderne il possesso.(Tenendo conto della spianata,da collocarsi verso il basso,è possibile disegnare una piantina del castello,che preveda  a nord il quartiere delle donne?).



Cap.XXX,r.142.

                     Ventitré o ventiquattro giorni stettero i nostri fuggitivi nel castello,in mezzo a un movimento continuo,in una gran compagnia, e che ne' primi tempi andò sempre crescendo; ma senza che accadesse nulla di straordinario.



Cap.XXX,r.159.

                 Arrivarono inaspettati.I ribaldi che avevan creduto di non andar che alla preda,vedendosi venire addosso gente schierata e pronta a combattere,lasciarono il saccheggio a mezzo,e se n'andarono in fretta,senz'aspettarsi l'uno con l'altro,dalla parte dond'eran venuti.L'innominato gl'inseguì per un pezzo di strada; poi ,fatto far alto,stette qualche tempo aspettando... Ciao Ambra.




CONTINUA CON ALTRI BRANI DEL CAPITOLO XXX.







9 commenti:

  1. R.39,tra i profughi c'è don Abbondio e i suoi pensieri alla vista delle difese preparate dall'innominato,sono un capolavoro di studio psicologico del personaggio.

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  2. R. 51,r.82,r.90, tre comportamenti stupendamente caratteristici di don Abbondio...leggere,leggere,leggere, un piacere.

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  3. R.97,scopriamo Abbondio fine dicitore di parole piene di saggezza e di educazione...un esempio per tutti i fini dicitori e basta.

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  4. R. 130, bella descrizione...la piantina ce la disegnamo sul libro che portiamo sempre con noi,per leggere i post di lemarancio panni in Arno.

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  5. R.142,sì,i post senza il testo completo de "I Promessi Sposi" non possono esser letti,pena la non risposta a sapic e lpvd...ma disegnare quel che si legge... Però in questo brano specifico ci sta che si tenti una cartina topografica.

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  6. R.159, l'innominato al contrattacco dei Lanzi sciacalli predatori... Piccolo branco...ma fatto sbrancare.Ciao a domani,secondo giorno dell'a.s. 2016\17, non vedevamo l'ora...

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  7. Appunti di fisica spiegano in modo magistrale la similitudine onda-corpuscolo dell'elettrone e del fotone.
    Vai,Vaio!

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  8. Fronte coronavirus di oggi 19 aprile 2021,lunedì,antibiotico per denti....due anni che non capitava,speremmu.

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