lunedì 9 novembre 2015

A.MANZONI.Panni in arno 115.c.XXXII.

ALESSANDRO MANZONI,I PROMESSI SPOSI,CAPITOLO TRENTADUESIMO,LETTO E CAPITO?



UTILE ,PER VERIFICARNE LA COMPRENSIONE,RISPONDERE,PER OGNI BRANO DI SEGUITO PROPOSTO,A DUE DOMANDE:

1)SAPIC(SIAMO AL PUNTO IN CUI...),
2)LPVD(LE PAROLE VOGLIONO DIRE...).



CORAGGIO BASTA POCO...E....SEMPRE TESTO DEL ROMANZO A PORTATA DI CONSULTAZIONE.







Per ogni brano del capitolo XXXII de I Promessi Sposi,provare a rispondere come esemplificato in lemarancio panni in Arno 3.



Cap.XXXII,r.386.

                       Questa storia,creduta qui generalmente dal popolo,e,al dir del Ripamonti,non abbastanza derisa da qualche uomo di peso*, girò per tutta Italia e fuori.In Germania se ne fece una stampa: l'elettore arcivescovo di Magonza,scrisse al cardinal Federigo,per domandargli cosa si dovesse credere de' fatti maravigliosi che si raccontavan di Milano; n'ebbe in risposta ch'eran sogni.
*Apud prudentium plerosque,non sicut debuerat irrisa. De peste etc,pag 77.




Cap.XXXII,r.393.

                           Vedevano,la più parte di loro,l'annunzio e la ragione insieme de' guai in una cometa apparsa l'anno 1628, e in una congiunzione di Saturno con Giove,  " inclinando",   scrive il Tadino,  " la congionzione  sodetta sopra questo anno 1630, tanto chiara,che ciascun la poteua intendere: Mortales parat morbos,Miranda videntur".



Cap.XXXII,r.401.

                        Pescavan ne' libri, e pur troppo ne trovavan in quantità, esempi di peste come dicevano,manufatta: citavano Livio,Tacito,Dione,che dico? Omero e Ovidio,i molti altri antichi che hanno raccontati o accennati fatti somiglianti: di moderni ne avevano ancor più in abbondanza.




Cap.XXXII,r.405.

                         Citavano cent'altri autori che hanno trattato dottrinalmente,o parlato incidentemente di veleni, di malie, d'unti, di polveri: il Cesalpino,il Cardano, il Grevino,il Salio,il Pareo,lo Schenchio,lo Zachia e, per finirla, quel funesto Delrio,il quale,se la rinomanza degli autori fosse in ragione del bene e del male prodotto dalle loro opere, dovrebb'essere uno de' più famosi.




Cap.XXXII,416.

                         Da' trovati del volgo,la gente istruita prendeva ciò che si poteva accomodar con le sue idee; da' trovati della gente istruita,il volgo prendeva ciò che ne poteva intendere,e come lo poteva; e di tutto si formava una massa enorme e confusa di pubblica follia.




Cap.XXXII,r.420.

                           Ma ciò che reca maggior maraviglia,è il vedere i medici,dico i medici che fin da principio avevan creduta la peste,dico in ispecie il Tadino,il quale l'aveva pronosticata,vista entrare,tenuta d'occhio,per dir così, nel suo progresso,il quale aveva detto e predicato che l'era peste, e s'attaccava col contatto,che non mettendovi riparo,ne sarebbe infettato tutto il paese,vederlo poi,da questi effetti medesimi cavare argomento certo dell'unzioni venefiche e malefiche; lui che in quel Carlo Colonna,il secondo che morì di peste in Milano,aveva notato il delirio come un accidente della malattia,vederlo poi addurre in prova dell'unzioni e della congiura diabolica,un fatto di questa sorte: che due testimoni deponevano d'aver sentito raccontare da un loro amico infermo,come,una notte,gli eran venute persone in camera,a esibirgli la guarigione e danari,se avesse voluto unger le case del contorno; e come,al suo rifiuto,quelli se n'erano andati,e in loro vece,era rimasto un lupo sotto il letto,e tre gattoni sopra, che sino al far del giorno vi dimororno"*
Pag 123,124.


CONTINUA CON BRANI DEL CAPITOLO XXXII.










8 commenti:

  1. R.386, la storia del diavolo in carrozza fa il giro d'Europa,con tanti che ci credono,e pochi a dir che era una fola,tra questi l'immancabile buon Borromeo.

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  2. R.393,chi non tira in ballo il diavolo come seminatore della peste,se la prende dottamente con le congiunzioni astrali...

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  3. R.401,anche fonti letterarie antiche o moderne sono citate a sostegno della teoria del complotto che aveva portato alla peste provocata dagli uomini e non dalla natura. Peste manufatta la chiama Manzoni.

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  4. R.405,eccole le famose fonti moderne,citate dai dotti che pensavano alla peste manufatta...E il volgo ignorante coa pensava?

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  5. R.416, Pensieri sulla peste, del volgo e dei dotti;contaminatio tra di essi,pura follia.E universalizzata.r.420 la più lucida e sarcastica critica alla credenza degli untori: Manzoni deplora i medici e il Tadino in specie,che da scopritore della peste,dopo pochi mesi credeva ai deliri degli ammalati che vedevano magici guaritori in cambio di disponibilità alle unzioni e,dopo il rifiuto,gatti sopra e un lupo sotto il letto dell'infermo.Two alone sed felices...A domani.

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  6. Appunti di fisica:spiegazione dello spin dell'elettrone.

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  7. Fronte coronavirus di oggi 1 maggio 2021,sabato,piove e ho fatto lemarancio prima di fare le scale e i brani a memoria....

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