lunedì 29 giugno 2015

Exegetice platonis 6

Considerazioni su Platone.

Parte 6.

Il dualismo a livello ontologico.



Problema formidabile,leggendo Platone: come spiegare il rapporto fra il mondo delle idee, in cui domina l'immobilità dei concetti, e quello della materia, in cui domina il divenire degli oggetti.


In verità, un buon aiuto nella soluzione di questo problema veniva a Platone dall'antico filosofo Pitagora, il quale mostrava che i numeri avevano un grande potere sulla realtà di cui erano i sovrani regolatori, ma per questo non rinunciavano a una stretta parentela con le verità ideali. Grazie a tale rapporto, come affermava il maestro Pitagora, nei numeri non c'è menzogna o, per dirla in termini moderni, la matematica è una scienza esatta. Insomma, pur ammettendo il grande divario fra i due mondi, Platone poteva far notare l'esistenza di un ponte fra di essi. Questo si rivela chiaramente nel caso del DIVENIRE :senza i NUMERI esso sarebbe un movimento caotico e invece, in virtù di essi, si trova inserito in una serie di prima e di poi che lo dirigono saldamente in un'unica direzione.


Pertanto, " .....dell'ETERNITÀ che permane nell'unità propria delle idee, si fa un' immagine(anch'essa eterna) che procede secondo il numero: quella che abbiamo chiamato TEMPO".


Potremmo dire che, se pure le cose sono molte e disparate, almeno il loro ordine temporale è uno.


In verità il numero non è la sola realtà intermedia fra il mondo delle idee e quello sensibile : anche l'anima che tiene insieme e in vita i corpi è dello stesso genere, e anche tutte le figure geometriche, che peraltro hanno uno stretto rapporto col numero.


Tuttavia, anche le realtà matematiche hanno lo stesso limite che hanno le idee: non sono cause efficienti di nulla , se qualcuno non da' loro la forza di agire sulla materia, non possono da sole uscire dalla loro  immobilità .


E questo è il Demiurgo. Sulla natura del DEMIURGO Platone non è chiaro, ma sulla sua funzione sì. Demiurgo in greco vuol dire artefice e ancora meglio artista; e per quanto nel nostro caso si tratti di un artefice del tutto speciale(divino), non per questo va oltre alla sua funzione abituale. Anche lui ha bisogno di tre elementi per esplicare la sua attività: un materiale su cui agire, un'idea da attuare, uno strumento da usare. La materia su cui agisce già la conosciamo " è quella che si genera e perisce e non è mai pienamente essere."
Essa è di per sé disordinata e brutta. L'idea a cui ispirarsi, o se si preferisce, il progetto da sviluppare, è il Mondo delle idee nel suo complesso, a cui il divino artista si ispira. Infine lo strumento che usa è il numero, o meglio le forme geometriche che dal numero derivano. Su questo aspetto è bene insistere. La forma di cui all'inizio si serve il Demiurgo  e'il triangolo, ed è ovvio che sia così, perché il triangolo è la figura più semplice della geometria. Con questo strumento originario, il dio fa le parti originarie del mondo, cioè gli elementi. Secondo il Timeo i quattro elementi sono associati a quattro figure solide e precisamente il fuoco alla piramide( il tetraedro, che effettivamente ricorda la fiamma),la terra al cubo(forse in ragione della sua stabilità) e inoltre l'ottaedro(con otto triangoli)è connesso all'aria e l'icosaedro(venti triangoli equilateri) è il principio dell'acqua. Così, gli elementi della geometria vanno a costituire gli elementi della fisica, e quindi realizzano il nesso fra il mondo ideale e quello materiale.
Ma vi è una seconda mediazione attuata dal Demiurgo, ed è quella che porta alla formazione dell'anima del mondo, che assimila, in una maniera un po' complessa ma nella sostanza chiara, a una struttura numerica coincidente con quella musicale, così che, come sottolinea Giovanni Reale, i movimenti che l'anima imprime riconducono nell'ordine armonico i movimenti caotici del principio materiale.


Anche i cieli con gli astri sono dotati di intelligenze e così pure le anime umane. In questo modo la razionalità che si concentrava nelle idee e nel loro sistema, può diffondersi per tutto il cosmo. La forma concreta che questa razionalità assume è quella dell'armonia. L'anima del mondo, ha scritto lo storico della filosofia Evanghelos Moutsopoulos, è". .. veicolo di un 'armonia in quanto prodotto di due opposti, cioè derivante dall'unione dell'essere fisico e dell'essere ideale e intermedio che partecipa di entrambi... Questa mescolanza degli opposti porta alla costruzione degli intervalli di una scala musicale assoluta....."
Come dire che tutto l'universo finisce in musica, essendo la musica la forma sensibile più immediata dell'ordine matematico. L'azione del Demiurgo nella sua completezza va dunque intesa come il massimo sforzo di unificazione dei due mondi, sensibile e sopra sensibile, in quanto riesce a fondere in un unico nesso potentemente rafforzandola, la forza unificatrice dei numeri con quella dell'anima, ambedue  realtà intermedie. Ma ciò significa che, come il Demiurgo ha preso a modello ogni singola idea per fare il mondo, così ha preso spunto dal principio dell'uno nella sua azione creatrice.




Continua...

5 commenti:

  1. Tutto il post è una magnifica spiegazione della difficile architettura messa su da Platone nel Timeo.

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  2. Numeri e geometrie hanno ossessionato la mente di Platone e dei Greci,PIÙ di quanto non insegni la nostra tradizione umanistica.
    A domani,two alone...ma dopo lo scrutinio...

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  3. Nel 17 lo scrutinio...nel 18,ospedale di Albenga,nel 19 S.Corona...Ricordi di persone inutili....

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  4. Confermo che la parte di Lemarancio che porta il titolo Exegetice,e' un aiuto formidabile per capire Platone.....

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  5. Fronte coronavirus di oggi 29 novembre 2020:nel 20,Paradiso,dopo scrutinio del 17,ospedale del 18 e ospedale del maggio 19...

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