martedì 16 giugno 2015

Critiae platonis exc.8

Considerazioni finali su Timeo e Crizia,parte 3.



             La ragion d'essere più profonda dell' universo fisico, dunque, appare soltanto in quanto si costituisca quella interiore misura morale che ci trascende come valore super individuale. 

Da tale valore super individuale parte il Timeo, che assume particolare significato teoretico.

 Nel Timeo Platone prospetta l'unica via che rende possibile pensare la realtà, l'esistente. 

La realtà c'è, le cose esistono e divengono: bisogna, dunque, supporre il"compiuto", Il"non nato",il"bene",l'intelligenza,il"ciò che è prima"di ciascuna cosa,e l'indefinito,la necessità, l'indefinita chora,e così, anche,il ciò che fa sì che il compiuto,il "non nato" si realizzino nell 'indefinito, per cui bisogna supporre, accanto al finito e all' indefinito, una causa efficiente, l'anima mundi e, miticamente, il Demiurgo , ossia il termine che media.


 Il tutto si scandisce in una trama di leggi, capaci di essere comprese se traducibili nei termini dei meccanismi del pensiero, ossia in termini matematici e geometrici.

 La misura del tutto( l'ordine che è) coincide con la misura morale, con il costituirsi del mondo umano, la politeia.

 Macrocosmo e microcosmo. 

Sotto questo profilo il Timeo e la Repubblica sono vicini: ma questo sarebbe argomento che basterebbe per un'intera opera distinta. 

Diciamo solo che non va scordato che Platone nelle prime pagine del Timeo pone la nuova opera come  il seguito di una certa discussione avvenuta in un giorno prima intorno alla costituzione statale perfetta, intorno al problema della vita morale; non solo, ma che buono egli chiama il Dio su cui il tutto si verrà scandendo( Dio che, dunque, coincide esattamente con quello che nella Repubblica è il sommo bene), a più riprese avvertendo che questo è, d'altra parte, un mondo possibile, in quanto appunto in esso si trovano quelle che sono le stesse leggi del pensiero: "ricordandoci che io che  parlo e voi che giudicate abbiamo natura umana: cosi' che a noi basta intorno a queste cose accettare un mito verosimile e non dobbiamo cercare più lontano".



Continua nella parte 4.





4 commenti:

  1. Ricorda Platone che la Scienza è un mito verisimile che val la pena di esser creduto,fino a prova contraria: il mondo fisico è tutto generato dal mondo psichico e dalle leggi della ragione che accomuna tutti gli uomini,capaci ,chi più
    chi meno, di farne uso.

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  2. Si paragona lo scontro tra Atene e Atlantide a quello tra greci e persiani,come è rappresentato da Eschilo.Questo è importante dal punto di vista politico per capire anche il Crizia,che si pone come impegno per l'Atene contemporanea,la quale,rinnovata al lume dell'appello platonico,può diventare la salvatrice dell'Atene futura,contro l'hybris di ogni barbaro( e in tal senso va letto il Menesseno).
    A domani,two alone.

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  3. Appunti di fisica al limite della incomprensibilita'...Fotocopie del Fedone che parlano di numeri,idee ed anima...Foto di noi due..che oasi...

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  4. Fronte coronavirus di oggi 16 novembre 2020,lunedì:niente da segnalare,e questo è un miracolo....

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