domenica 15 febbraio 2015

Per te 73 74 75 76

L'albero di Natale.

Lieve e premeditato
si è adagiato
l'ultimo fiocco di neve
finta,
sul ginepro che mani sapienti,
le nostre mani,
hanno addobbato di luci
e strisce brillanti...
L'albero di Natale è pronto...
E tutto sa di usanza:
istintivamente la tua mano
guida il mio sguardo alla cima dell'albero:
un ragno disegna lassù la sua tela:
ornato omaggio alla santita' della festa.
"Quella tela naturale non la toglieremo"e
ci accorgemmo che quell'albero
non era piu' finto.



In questo quadretto naif sta tutta la mia semplice e complicata realtà. I simboli con cui la evidenzio sono l'albero dell'amore in generale e la tela del ragno.Il nostro amore sarebbe stato come tanti altri,se non ci avessimo intessuto la nostra tela:la nostra ragnatela di sincerità e verità che ci tiene uniti e nello stesso tempo ci lascia liberi di inverare la nostra personalita',i nostri istinti,le nostre passioni,la nostra intelligenza. Quell'albero è bello solo per noi due. Il nostro amore è amore perché lo conosciamo solo noi due.



Ad adoratori,ad idolatri,a veneratori della famiglia,quali noi siamo,si prospetta,adorata P, di passare un Natale lontani e separati dal calore di casa nostra;pregando Iddio affinché questo sia l'ultimo Natale separato da te,non dimentichero' mai quanto valgano il tepore e la comprensione che mi dai quando ti sto accanto.Buon Natale.



Sto apprendendo le regole rigide che la vita scelta da me mi impone:se non voglio assolutamente "appoggiarmi"
a nessuno(senza per intenderci farmi "raccomandare"),devo sempre registrare facili ed effimeri successi altrui.
Ho la sicurezza però di dover assistere,alla fine,ad un mio successo,che sarà vero e duraturo.
Voglio resistere in questa pervicace presa di posizione morale,per poter avere la libertà e l'autorità di educare i miei figli con l'esempio.Così fece mio padre,così fai tu amore mio.



In tutte le manifestazioni umane,intese in senso ampio,in tutte le azioni consapevoli e non dell'uomo ,l'aspirazione suprema e il limite,al tempo stesso,di ogni essere non esclusivamente animale,fu il lasciare durevole e perenne ricordo di sé, oltre che tra i suoi contemporanei,anche tra quelli che verranno.
Ebbene,poiché come dice l'Africano nel Somnium,l'uomo  non ha mai visto realizzato appieno questo desiderio,ogni essere vivente sentira' questa aspirazione irrealizzabile.
Io che da te ho avuto vita(nuova vita),non porterò più lungo la mia esistenza,l'angoscia stimolante di non aver perenne memoria di me:tu e la tua anima avrete vita eterna ed io sono,per l'eternità, nella tua anima;il ricordo di me  sarà ,così ,perenne in un altro essere che è all'in fuori di me.
La felicita' che mi hai partorito la possa io generare,se non l'ho ancora generata,per te.



P. S.
A proposito, traducendo il Somnium,mi sono accorto quanto Cicerone abbia influito sulla Commedia.(Almeno nella struttura esteriore.)





6 commenti:

  1. In"L'albero...." abbiamo il commento perfetto:il primo pezzo del post é chiarito magicamente dal secondo....
    Ciao.

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  2. Il terzo pezzo mi ricorda chiaramente il Natale del 73,quando eri a militare a Civitavecchia,e ,nelle vacanze davano tre tipi di licenza,per cui uno escludeva gli altri due:Natale,Capodanno,Epifania..
    E la licenza non la sceglievi tu...
    Ora sappiamo che quello fu l'ultimo Natale da separati...

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  3. Nel quarto pezzo,hai preconizzato,nel 73,quel che veramente avremmo realizzato.Ora nel 2018 lo sappiamo..

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  4. Ultimo pezzo,un poema di logica pura...
    A militare avevi il tempo di leggere in latino il "Sommnium.."
    Ricordo che te lo aveva dato Giorgio in edizione critica..Bei tempi..

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  5. Fronte coronavirus di oggi 22 aprile 2020:ancora prenotazioni in banca per entrare i giorni successivi...che menata!

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