sabato 21 febbraio 2015

Per te 109 110 111 112

Sapiente intreccio.

Canto dell'acqua
che inumidisce le mie labbra
riarse,
panico dal viso
che legge e stabilisce
la storia del mio cammino,
opaca dolce ombra
che incombe sui miei errori,
saliva che mi plasma;
ritorno a pensare
al lume della candela
che accostasti ai miei occhi
gia' avvolti dal buio.



Mare nel tempo d'estate.

Suscitando clamori
e vaghe idee
dissolte col frangersi delle onde,
rubando al cielo
il colore di una distesa
trapunta di rigurgiti
immensi
di possesso,
svapori,
e non solo all'orizzonte,
i nessi logici delle parole:
ansie dissolte
sulla sabbia
del mare nel tempo d'estate.



Visto per te.

Era la notte.
Sorse attorno
all'oscuro maniero
fecondata dal soffio
del Tempo
l'edera dell'antico.

Lampi di luce
abbagliavano ed informavano
le mura e le torri
ormai rovine...

Vibrava la speranza
di non odiare il sinistro maniero,
finché, nel giorno nuovo,
non scorsi più mura
e più torri,
più rovine del maniero,
più nulla...

Tutti'intorno nebbia
che diradando svelava
prati verdi e intatti,
prati immensi e intatti,
prati calmi e intatti,
anime amanti e intatte:
lusinghe che ci sono date
certezze che ci costruiamo,
volere e non...



Adagio per udire.

Sterpaglia che emette
stridori
sotto i tuoi piedi,
rumori assordanti
del ritmo concitato
del Progresso,
linea spezzata
di una giornata
tutta nel nome della fretta,
riflessi di mille specchi
che ti circondano
irradiati di luci
fragorose.
Frenesia...Frenesia...
Adagio per udire frusciare
il fluire della Vita:
udiamo io e te.



6 commenti:

  1. In "Sapiente. .." si riscontra ancora la figura salvifica di te, che fai luce sul buio che mi stava avvolgendo...

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  2. In "Mare..." forse si dice che sempre i pensieri si attorcigliano su se stessi e fiaccano con la loro inutile pesantezza. ..
    Finché arrivi tu, li azzeri e appare la natura da godere nella sua eterna semplicità. ...

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  3. In "Visto..." un giovane già vecchio, ritrova la sua giovinezza nello stare protetto dentro la nebbia che tu spandi, come Minerva attorno a Ulisse...

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    1. Sì,in Odissea,XIII,232 e segg.,Pallade per proteggere Ulisse,sbarcato dai Feaci a Forco,il porto di Itaca,lo avvolge nella nebbia e lo istruisce su come prendere la sua vendetta sui Proci.
      Ma nel XIII libro mi impressiona di PIÙ il fatto che gli dei(Poseidone in particolare)impongano ai Feaci,che salvavano ogni naufrago,di non farlo PIÙ.
      Prima Poseidone trasforma in sasso la nave che aveva salvato Ulisse,poi avrebbe reso l'isola dei Feaci un monte inaccessibile ,se il re non lo avesse placato con sacrifici...
      Da allora,per I Feaci e per Alcinoo loro re,solo PIÙ respingimenti...
      Nel Mediterraneo le storie son sempre le stesse e Omero ha già detto tutto...Ciao.

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  4. In "Adagio..." dimostri di conoscermi bene,sai che il frastuono mi distrugge e quindi via fretta e casino,per udire in silenzio il flusso della nostra vita a due....

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  5. Fronte coronavirus di oggi Primo maggio 2020:burocrazia nuova per improbabili spostamenti da comune a comune e altre italiche complicazioni....vado a farmi la barba,va'....

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