ALESSANDRO MANZONI,I PROMESSI SPOSI,CAPITOLO VENTOTTESIMO. LETTO E CAPITO?
UTILE,PER VERIFICARNE LA COMPRENSIONE,RISPONDERE,PER OGNI BRANO DI SEGUITO PROPOSTO,A DUE DOMANDE:
1) SAPIC( SIAMO AL PUNTO IN CUI...),
2)LPVD(LE PAROLE VOGLIONO DIRE...).
CORAGGIO,COSTA POCO....E ...SEMPRE TESTO DEL ROMANZO A PORTATA DI CONSULTAZIONE!
Per ogni brano del capitolo XXVIII de I Promessi Sposi,provare a rispondere come esemplificato in lemarancio panni in arno3.
Cap.XXVIII,r.4.
Coloro che,in que' due giorni,s'erano addati a urlare o a far anche qualcosa di più, avevano ora(meno alcuni pochi stati presi)di che lodarsi: e non crediate che se ne stessero,appena cessato quel primo spavento delle catture.
Cap.XXVIII,r.11.
Assediavano i fornai e i farinaioli,come già avevano fatto in quell'altra fattizia e passeggiera abbondanza prodotta dalla prima tariffa d'Antonio Ferrer;...
Cap.XXVIII,r.16.
...non dico impossibile la lunga durata,che già lo era per sé, ma sempre più difficile anche la continuazione momentanea.
Cap.XXVIII,r.18.
Pubblicò una grida,con la quale,a chiunque avesse granaglie o farine in casa,veniva proibito di comprarne né punto né poco,e ad ognuno di comprar pane,per più che il bisogno di due giorni,'sotto pene pecuniarie e corporali,all'arbitrio di Sua Eccellenza. .. '...
Cap.XXVIII,r.28.
...e certo,se tutte quelle che si pubblicavano in quel tempo erano eseguite[ PERIODO IPOTETICO del TERZO TIPO],il ducato di Milano doveva avere almeno tanta gente in mare,quanta ne possa avere ora la Gran Bretagna.
Cap.XXVIII,r.34.
....s'era,dico,immaginato di far entrare il riso nel composto del pane detto di 'mistura'.
Il 23 di novembre,grida che sequestra,agli ordini del vicario e de' dodici di provvisione,la metà del riso 'vestito'(risone lo dicevan qui,e lo dicon tuttora)....
Cap.XXVIII,r.51.
Al riso brillato era già stato fissato il prezzo prima della sommossa; come probabilmente la tariffa o,per usare quella denominazione celeberrima negli annali moderni, il maximum del grano e dell'altre granaglie più ordinarie sarà stato fissato con altre gride,che non c'è avvenuto di vedere. Mantenuto così il pane e la farina a buon mercato in Milano,ne veniva di conseguenza che dalla campagna accorresse gente a processione a comprare.
Cap.XXVIII,r.64.
La moltitudine aveva voluto far nascere l'abbondanza col saccheggio e con l'incendio; il governo voleva mantenerla con la galera e con la corda.
Cap.XXVIII,r.69.
....ognuno era una conseguenza inevitabile dell'antecedente,e tutti del primo, che fissava al pane un prezzo così lontano dal prezzo reale,da quello cioè che sarebbe risultato naturalmente dalla proporzione tra il bisogno e la quantità.
Cap.XXVIII,r.80.
In un paese e in un'epoca vicina,nell'epoca la più clamorosa e la più notabile della storia moderna,si ricorse,in circostanze simili, a simili espedienti...
Cap.XXVIII,r.84.
...ad onta de' tempi tanto cambiati,e delle cognizioni cresciute in Europa,e in quel paese forse più che altrove;e ciò principalmente perché la gran massa popolare,alla quale quelle cognizioni non erano arrivate,poté far prevalere a lungo il suo giudizio,e forzare,come colà si dice,la mano a quelli che facevano la legge.
CONTINUA CON ALTRI BRANI DEL CAPITOLO XXVIII.
Alla fine del capitolo precedente Manzoni aveva avvertito il lettore che i personaggi del romanzo avevano trascorso un tempo cronologico che li aveva portati all'autunno del 1629,quando Agnese avrebbe dovuto rivedere Lucia. Lucia era stata portata a Milano da donna Prassede,che ogni autunno soleva villeggiare con don Ferrante,nei pressi del paesino del sarto. Ma Lucia e Agnese non si rivedranno perché nell'autunno del 1629 un esercito di Lanzi doveva attraversare il ducato di Milano,per andare a Mantova. E il percorso dell'esercito si faceva nel Lecchese. Ora però Manzoni,all'inizio del capitolo XXVIII,vuole informare il lettore sulla carestia che aveva imperversato nel milanese. E prende le mosse dall'11 novembre del 1628.
RispondiElimina"Che se ne stessero" di r.4 vuol dire che " se ne stessero calmi" dopo i due giorni di rivolta per il pane.
R.11,qualche mese prima Ferrercontro ogn legge di mercato,aveva abbassato il prezzo del pane,cosi tutti a comprare,finché il prezzo non dovette esser rialzato e a novembre,rivolta.
RispondiEliminaR.16 non poteva durare l'arraffamento di pane e farina,infatti il 15 novembre 1628(4 giorni dopo la rivolta) arriva la prima restrizione attraverso una grida: si poteva comprare pane solo per due giorni.
RispondiEliminaR.18,e chi aveva scorte di farina non avrebbe dovuto comprarne altra o comprare pane...ma che legge è?Una legge che non rispetterà nessuno,come ogni grida.
EliminaR.34,r.51,23 novembre altra grida: si sarebbe dovuto panificare mescolando il riso alla farina,e chi aveva riso doveva cederlo a un prezzo stracciato. Altra grida da disattendere.
RispondiEliminaR.64,la bella trovata del pane e del riso,razionati sì,ma a basso prezzo,aveva prodotto la venuta di gente in Milano anche dal contado. Il prezzo basso infatti era stabilito solo per Milano.Evidente che Manzoni calca la mano su questi provvedimenti per dimostrare la sciagura che sempre è una dominazione straniera.
RispondiEliminaR. 69,r. 80, Manzoni dice che in economia non si può andare contro la legge della domanda e dell'offerta,che regola i prezzi del mercato delle materie prime. Se il governo di Milano vuole tenere basso il prezzo del pane per legge,la cosa è impossibile. Come impossibile lo fu anche,avverte Manzoni,durante la rivoluzione francese.
RispondiEliminaR.84, infatti neanche la tanto celebrata rivoluzione riuscì a tacitare o a cambiare la legge del mercato,pur avendo più mezzi e conoscenze economiche dei milanesi nel Seicento.Ciao a domani. Riusciremo a farci un account in biblioteca?
RispondiEliminaAppunti di fisica?
RispondiEliminaVai Vaio!
Fronte coronavirus di oggi 10 aprile 2021,routine....
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