lunedì 26 ottobre 2015

A.MANZONI.Panni in arno 90.cap.XXVII


ALESSANDRO MANZONI,I PROMESSI SPOSI,CAPITOLO VENTISETTESIMO,LETTO E CAPITO?



UTILE, PER VERIFICARNE LA COMPRENSIONE, RISPONDERE,PER OGNI BRANO DI SEGUITO PROPOSTO,A DUE DOMANDE:

1) SAPIC(SIAMO AL PUNTO IN CUI...),
2)LPVD(LE PAROLE VOGLIONO DIRE...).



CORAGGIO,COSTA POCO...E....SEMPRE TESTO DEL ROMANZO A PORTATA DI CONSULTAZIONE.







Per ogni brano del capitolo XXVII de I Promessi Sposi,provare a rispondere come esemplificato in lemarancio panni in Arno 3.



Cap.XXVII,r.69.

                       Era informato, da tutt'altra parte,che a Venezia avevano alzata la cresta,per la sommossa di Milano;che da principio avevan creduto che sarebbe costretto a levar l'assedio da Casale,e pensavan tuttavia che ne fosse ancora sbalordito,e in gran pensiero:tanto più che,subito dopo quell'avvenimento,era arrivata la notizia,sospirata da que' signori e temuta da lui,della resa della Roccella.



Cap.XXVII,r.78.

                      ...e perciò essendo venuto il residente di Venezia a fargli un complimento,e ad esplorare insieme,nella sua faccia e nel suo contegno,come stesse dentro di sé ( notate tutto; ché questa è politica di quella vecchia, fine),don Gonzalo,dopo aver parlato del tumulto,leggermente e da uomo che ha già messo riparo a tutto,fece quel fracasso che sapete a proposito di Renzo;come sapete anche quel che ne venne in conseguenza.



Cap.XXVII,r.141.

                          Quando la lettera così composta arriva alle mani del corrispondente,che anche lui non abbia pratica dell'abbici',la porta a un altro dotto di quel calibro,il quale gliela legge e gliela spiega.



Cap.XXVII,r.149.

                          Che se,per di più, il soggetto della corrispondenza è un po' geloso; se c'entrano affari segreti,che non si vorrebbero lasciar capire a un terzo,caso mai che la lettera andasse persa;...



Cap.XXVII,r.159.

                       Da principio,oltre un racconto della fuga,molto più conciso,ma anche più arruffato di quello che avete letto,un ragguaglio delle sue circostanze attuali;dal quale,tanto Agnese quanto il suo turcimanno furono ben lontani di ricavare un costrutto chiaro e intero: avviso segreto,cambiamento di nome,esser sicuro,ma dovere star nascosto;cose per sé non troppo famigliari a' loro intelletti,e nella lettera dette anche un po' in cifra.



Cap.XXVII,r.178.

                          ...la tremenda storia di quella persona(così diceva);e qui rendeva ragione de' cinquanta scudi;poi veniva a parlar del voto,ma per via di perifrasi,aggiungendo,con parole più dirette e aperte,il consiglio di mettere il cuore in pace,e di non pensarci più.



Cap.XXVII,r.191.

                       " ...che li ripongo,e li tengo in deposito,per la dote della giovine;che gia' la giovine dev'esser mia;che io non so di promessa...."



Cap.XXVII,r.221.

                 "Ebbene?"le diceva:" non ci pensiam più a colui?" "Io non penso a nessuno,"rispondeva Lucia.



Cap.XXVII,r.228.

                E allora principiava il panegirico del povero assente,del birbante venuto a Milano,per rubare e scannare; e voleva far confessare a Lucia le bricconate che colui doveva aver fatte sicuramente,anche al suo paese.



Cap.XXVII,r.254.

                  Se donna Prassede fosse stata spinta a trattarla in quella maniera da qualche odio inveterato contro di lei,forse quelle lacrime l'avrebbero tocca,e fatta smettere; ma parlando a fin di bene,tirava avanti,senza lasciarsi smovere: come i gemiti,i gridi supplichevoli,potranno ben trattenere l'arme d'un nemico,ma non il ferro d'un chirurgo.



Cap.XXVII,r.274.

               Tre eran monache,due maritate;e donna Prassede si trovava naturalmente aver tre monasteri e due case a cui soprintendere.



Cap.XXVII,r.279.

             Era una guerra,anzi cinque guerre,coperte,gentili,fino a un certo segno,ma vive e senza tregua:era in tutti que' luoghi un'attenzione continua a scansare la sua premura,a chiuder l'adito a' suoi pareri,a eludere le sue richieste,a far che fosse al buio,più che si poteva,d'ogni affare.


  Ciao,mon amour.



CONTINUA CON ALTRI BRANI DEL CAPITOLO XXVII.










8 commenti:

  1. R.69,quando Gonzalo,a seguito della rivolta dell'11 novembre, è costretto a rientrare a Milano,sa che Venezia pensa che lui sia molto a disagio,anche perché i Francesi avevano chiuso alla Roccella il fronte con l'Inghilterra. E allora saputo che Renzo si era rifugiato nel bergamasco,per dare impressione di esser nel pieno della sua autorità, fa fuoco e fiamme col residente di Venezia,perché gli consegnino Renzo. E in r. 78 si aggiunge che dopo aver inscenato tutte quelle lamentele,una volta dettogli che Renzo era sparito,non si occupa più neanche minimamente della sparizione.

    RispondiElimina
  2. Da r.141 a r.191,Manzoni narra che finalmentte dopo tante traversie,,Renzo e Agnese,pur analfabeti e lontani,erano riusciti a instaurare un rapporto epistolare da cui ovviamente Agnese non aveva capito granché del cambiento di identità di Renzo e Renzo non aveva capito niente del voto di Lucia.Unico effetto della corrispondenza è che Renzo riesce a ricevere cinquanta scudi. Naturalmente Renzo fa sapere che li avrebbe conservati,non avendo capito il motivo della loro provenienza.E morta lì,per i rapporti tra Renzo e Agnese.Ora tocca a Lucia con donna Prassede.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. R.254,infatti Manzoni spiega che Prassede "tagliava con le sue armi",ma pensando di essere un chirurgo non si fermava neanche davanti a gemiti e lacrime sincere di Lucia,innocente offesa.

      Elimina
  3. R.221,r.228, due esempi del modo di pensare di Prassede,dovuto al suo carattere di impicciona testarda: le allusioni con Lucia al fatto che lei doveva togliersi Renzo di mente,e le allusioni all'indole criminale di Renzo che doveva aver commesso atti illegali anche in presenza di Lucia. Una bella ignorante che pensa di fare del bene e non sa il male che fa.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Risposta a questo è la prima del post seguente. Un qui pro quo.

      Elimina
  4. R.274,r.279, donna Prassede non tormentava solo Lucia,ma anche le sue cinque figlie tre monache e due maritate...E Manzoni per descrivere il comportamento di questa ignorante incorreggibile usa molta ironia triste. Ciao a domani.

    RispondiElimina
  5. Appunti di fisica estremamente pieni di formule,ma chiarissimi nel loro significato,
    Vai,Vaio!

    RispondiElimina
  6. Fronte coronavirus di oggi 6 aprile 2021,martedì,routine e prato falciato.

    RispondiElimina