sabato 24 ottobre 2015

A.MANZONI.Panni in arno 87.cap.XXVI.

ALESSANDRO MANZONI,I PROMESSI SPOSI,CAPITOLO VENTISEESIMO,LETTO E CAPITO?



UTILE,PER VERIFICARNE LA COMPRENSIONE,RISPONDERE,PER OGNI BRANO DI SEGUITO PROPOSTO,A DUE DOMANDE:

1)SAPIC(SIAMO AL PUNTO IN CUI...),
2)LPVD(LE PAROLE VOGLIONO DIRE...).



CORAGGIO,COSTA POCO....E...SEMPRE TESTO DEL ROMANZO A PORTATA DI CONSULTAZIONE...








Per ogni brano del capitolo XXVI de I Promessi Sposi,provare a rispondere come esemplificato in lemarancio panni in Arno 3.




Cap.XXVI,r.371.

                         ....ma,una mattina,era scomparso all'improvviso,e quel suo parente stesso non sapeva cosa ne fosse stato,e non poteva che ripetere certe voci in aria e contraddittorie che correvano,essersi il giovane arrolato per il Levante,esser passato in Germania,perito nel guadare un fiume:...



Cap.XXVI,r.377.

                         Più tardi,quelle ed altre voci si sparsero anche nel territorio di Lecco,e vennero per conseguenza agli orecchi d'Agnese.



Cap.XXVI,r.386.

                   Il governatore di Milano e capitano generale in Italia,don Gonzalo Fernandez di Cordova,aveva fatto un gran fracasso col signor residente di Venezia in Milano,perché un malandrino,un ladrone pubblico,un promotore di saccheggio e d'omicidio,il famoso Lorenzo Tramaglino,che,nelle mani stesse della giustizia, aveva eccitato sommossa per farsi liberare,fosse accolto e ricettato nel territorio bergamasco.



Cap.XXVI,r.394.

                         A Venezia,avevan per massima di secondare e di coltivare l'inclinazione degli operai di seta milanesi a trasportarsi nel territorio bergamasco,e quindi di far che ci trovassero molti vantaggi e,soprattutto quello senza di cui ogni altro è nulla,la sicurezza.



Cap.XXVI,r.402.

                      ....lo condusse a un altro filatoio,discosto da quello forse quindici miglia,e lo presentò sotto il nome d'Antonio Rivolta,al padrone ch'era nativo anche lui dello stato di Milano,....



Cap.XXVI,r.411.

                       Poco dopo,venne un ordine da Venezia,in istile pacato,al capitano di Bergamo,che prendesse e desse informazione,se nella sua giurisdizione,e segnatamente nel tal paese,si trovasse il tal soggetto.Il capitano,fatte le sue diligenze,come aveva capito che si volevano,trasmise la risposta negativa,la quale fu trasmessa al residente in Milano,che la trasmettesse al gran cancelliere che potrebbe trasmetterla a don Gonzalo Fernandez di Cordova.[POLIPTOTO?]



Cap.XXVI,r.418.

                          Alla prima domanda Bortolo rispondeva:"ma!è scomparso".



Cap.XXVI,r.424.

                        Ma quando la domanda gli venne fatta per commissione del cardinale,senza nominarlo,e con un certo apparato di circostanza e di mistero,lasciando capire ch'era in nome d'un gran personaggio,tanto più Bortolo s'insospettì, e credé necessario di risponder secondo il solito: anzi,trattandosi d'un gran personaggio,diede in una volta tutte le notizie che aveva stampate a una a una,in quelle diverse occorrenze.
Non si creda però che don Gonzalo,un signore di quella sorte,l'avesse proprio davvero col povero filatore di montagna; che informato forse del poco rispetto usato,e dalle cattive parole dette da colui al suo re moro incatenato per la gola,volesse fargliela pagare,o che lo credesse un soggetto tanto pericoloso,da perseguitarlo anche fuggitivo,da non lasciarlo vivere anche lontano,come il senato romano con Annibale.  Don Gonzalo aveva troppe e troppo gran cose in testa,per darsi tanto pensiero de' fatti di Renzo; e se parve che se ne desse,nacque da un concorso singolare di circostanze,per cui il poveraccio,senza volerlo, e senza saperlo né allora né mai,si trovo',con un sottilissimo e invisibile filo,attaccato a quelle troppe e troppo gran cose.[Rappresentazione del CASO,nelle vicende della vita.] Ciao Ambra.


FINE BRANI CAPITOLO XXVI,CONTINUA CON LO SCHEMA DELLO STESSO CAPITOLO!




7 commenti:

  1. R.371, Borromeo aveva tentato di aver notizie di Renzo,cercandole nel bergamasco,al paese di Bortolo,ma Bortolo e Renzo,aiutati un po' anche dai funzionari della Repubblica di Venezia,nemica del ducato di Milano,avevano fatto in modo che il giovane cambiasse nome e paese per sfuggire alle ricerche del ducato di Milano,dove Renzo era considerato un pericoloso caporivolta. Per cui alle ricerche di Borromeo e di altri si risponde come in r. 371.

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  2. R.377,della scomparsa misteriosa di Renzo,viene a conoscenza anche Agnese che giustamente si preoccupa e rimane impossibilitata a fare quel che le aveva chiesto Lucia.

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  3. R.386,r.394, rapporti diplomatici tra due stati nemici...il terzo fra i due litiganti gode.

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  4. R.402,r411,infatti Renzo con la complicità delle autorita'di Venezia viene messo al sicuro e con un nome nuovo.Venezia alle note di protesta del governatore di Milano risponde con molto sussiego e con nessun aiuto concreto.Ps "Residente" vuol dire ambasciatore di Venezia a Milano.

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  5. R.418,Bortolo dice così ai curiosi del suo paese.

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  6. R.424,due personaggi alle prese con la scomparsa di Renzo: Bortolo e don Gonzalo. Il narratore onnisciente ce ne racconta le reazioni,magari scomodando anche la storia,con Annibale fuggitivo da Roma. Ciao ambragiarox,a domani.

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  7. Appunti di fisica chiarissimi ,nonostante le tecnicalità.
    Vai,Vaio!

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