martedì 20 ottobre 2015

A.MANZONI.Panni in arno 80.cap.XXIV.

ALESSANDRO MANZONI,I PROMESSI SPOSI,CAPITOLO VENTIQUATTRESIMO. LETTO E CAPITO?




UTILE ,PER VERIFICARNE LA COMPRENSIONE, RISPONDERE,PER OGNI BRANO DI SEGUITO PROPOSTO,A DUE DOMANDE:
1)SAPIC(SIAMO AL PUNTO IN CUI...),
2)LPVD(LE PAROLE VOGLIONO DIRE...).




CORAGGIO,BASTA POCO...E...SEMPRE TESTO DEL ROMANZO A PORTATA DI CONSULTAZIONE...!








Per ogni brano del capitolo XXIV de i Promessi Sposi,provare a rispondere come esemplificato in lemarancio panni in Arno 3.



Cap.XXIV,r.1

                      Lucia s'era risentita da poco tempo;e di quel tempo una parte aveva penato a svegliarsi affatto,a separar le torbide visioni del sonno dalle memorie e dall'immagini di quella realtà troppo somigliante a una funesta visione d'inferno.



Cap.XXIV,r.18.

                       "Apri,"risponde sommessamente la nota voce.



Cap.XXIV,r.88.

                     E  vedendo come,oltre la fatica di tanto travaglio sofferto,la confusione e l'oscurità degli avvenimenti impedivano alla poverina di sentir pienamente la contentezza della sua liberazione,le disse quanto poteva trovar di più atto a distrigare ,a riavviare,per dir così, i suoi poveri pensieri.Le nominò il paese dove andavano.



Cap.XXIV,r.116.

                           "Dunque,che stiate di buon animo,e perdonare a chi v'ha fatto del male,e esser contenta che Dio gli abbia usata misericordia,anzi pregare per lui;ché ,oltre all'acquistarne merito,vi sentirete anche allargare il cuore."
[ Chi volesse tracciare la sintassi del periodo,per questo brano,sappia che la PROPOSIZIONE PRINCIPALE si trova alla riga 112(E m'ha detto il signor curato)].



Cap.XXIV,r.159.

                        ....cominciarono a spuntargli in cuore cent'altri dispiaceri;come,quand'è stato sbarbato un grand'albero,il terreno rimane sgombro per qualche tempo,ma poi si copre tutto d'erbacce.Era diventato più sensibile a tutto il resto,e tanto nel presente,quanto ne' pensieri dell'avvenire,non gli mancava pur troppo materia di tormentarsi.



Cap.XXIV,r.181.

                           -Ma,-rifletteva però,- se la notizia di questa gran conversione si sparge qua dentro,intanto che ci siamo ancora,chi sa come l'intenderanno costoro!Chi sa cosa nasce!Che s'andassero a immaginare che sia venuto io a fare il missionario.[Chissà che tipo di proposizione è, per la sintassi del periodo, "CHE S'ANDASSERO";io penso sia una dubitativa...mah...]



Cap.XXIV,r.195.

                               -....Ora è quando fa il diavolo davvero.Sta a vedere che se la piglia anche con me,perché mi son trovato dentro in questa cerimonia.



Cap.XXIV,r.202.

                           -.....I colpi cascano sempre all'ingiu'; i cenci vanno all'aria.Lucia,di ragione,sua signoria illustrissima penserà a metterla in salvo:quell'altro poveraccio mal capitato è fuor di tiro,e ha già avuto la sua:ecco che il cencio son diventato io.La sarebbe barbara...-



Cap.XXIV,r.211.

                      -...Quelli che fanno il bene,lo fanno all'ingrosso: quand'hanno provata quella soddisfazione,n'hanno abbastanza,e non si voglion seccare a star dietro a tutte le conseguenze;...-



Cap.XXIV,r.215.

                           Devo andar io a dire che son venuto qui per comando espresso di sua signoria illustrissima,e non di mia volontà?



Cap.XXIV,r.240.

                    Andò a cercare quel che chiamava il suo cavallo,cioè il bastone che aveva lasciato in un cantuccio del salotto,e s'incamminò. L'innominato stette a aspettare che il cardinale tornasse di chiesa.



Cap.XXIV,r.244.

                  .....ricusando ,con una certa rustichezza cordiale,i ringraziamenti e le scuse che questa rinnovava ogni tanto.Presto,presto,rimettendo stipa sotto un calderotto,dove notava un buon cappone...



Cap.XXIV,r.264.

                        ...la memoria del voto,oppressa fino allora e soffocata da tante sensazioni presenti,vi si suscitò d'improvviso,e vi comparve chiara e distinta.



Cap.XXIV,r.271.

                        ...-oh povera me,cos'ho fatto!-



Cap.XXIV,r.297.

                       Due bambinette e un fanciullo entran saltando: si fermano un momento a dare un'occhiata curiosa a Lucia,poi corrono alla mamma,e le s'aggruppano intorno....



Cap.XXIV,r.304.

                       ....un uomo che sapeva leggere,che aveva letto in fatti più d'una volta il Leggendario de' Santi,il Guerin meschino e i Reali di Francia,e passava,in quelle parti,per un uomo di talento e di scienza...



Cap.XXIV,r.309.

                  Essendosi trovato presente quando sua moglie era stata pregata dal curato d'intraprendere quel viaggio caritatevole, non solo ci aveva data la sua approvazione,ma le avrebbe fatto coraggio,se ce ne fosse stato bisogno.



Cap.XXIV,r.324.

                 Né si creda che fosse lui il solo a qualificar così quell'avvenimento,perché aveva letto il Leggendario: per tutto il paese e per tutt'i contorni non se ne parlò con altri termini,fin che ce ne rimase la memoria.E,a dir la verità, con le frange che vi s'attaccarono,non gli poteva convenire altro nome. Ciao Ambra.



CONTINUA CON ALTRI BRANI DEL CAPITOLO XXIV.





12 commenti:

  1. R.1, tra sogno e realtà... Bella descrizione analitica,puntuale e con le parole scelte con estrema sapienza evocativa...Quanti risvegli di quante persone sono stati così... Uno solo di essi fermato sulla carta.

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  2. R.18. In una parola il nuovo innominato:parla "sommessamente".r.88,la donna mandata dal cardinale a prelevare Lucia,fa appieno il suo dovere:conforta e rassicura ...

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  3. R.116, continuano le parole della donna che accompagnava Lucia nel viaggio di ritorno dal castello dell'innominato. La donna riferisce a Lucia le parole del curato del suo paese a proposito della disposizione spirituale da tenere nei confronti dell'innominato.

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  4. R.159,vuoi scommettere che Manzoni per coprire il tempo che intercorre nel viaggio tra il castello e il paese del sarto,usa lo studio psicologico di un personaggio.Pronti,via:ecco i pensieri nascere come erbacce nella testa di don Abbondio.

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  5. R.116,r.159,r.181,r195,r.211,r.216, pensieri di don Abbondio che ce l'ha con tutti e teme tutti: i bravi dell'innominato,l'ira di don Rodrigo,l'esser lui il cencio che salta in aria dopo che il cardinale ha salvato Lucia,l'esser lui agli occhi di don Rodrigo il liberatore di Lucia,l'esser il cardinale uno che fa il bene all'ingrosso,preoccupandosi di cose importanti e non di lui,personaggio insignificante in questa liberazione. Insomma i pensieri di don Abbondio sono i pensieri di in uomo vero non di un uomo ideale.

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  6. R.240,fine della liberazione di Lucia:don Abbondio torna al suo paese,l'innominato attende buono buono il cardinale.

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  7. R.244,la moglie del sarto. R.264,la gioia di Lucia si offusca perché pensa che il suo voto di castità andava onorato di fronte a Dio.

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    1. E infatti in r. 271,Lucia molto umanamente dimostra quanto tenesse a sposare Renzo,anche se la sua rigorosa morale religiosa è lì ad esigere il tributo di coerenza.

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  8. R.297,304,309,la famiglia del sarto e soprattutto lui con le sue pretese di uomo istruito. Che letture!!!!

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  9. Appunti di fisica,si sottolinea come l'Universo non solo sia ancora in espansione,ma addirittura come questa espansione acceleri...
    Vai,Vaio!

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  10. Fronte coronavirus di oggi 27 marzo 2021,sabato,routine.

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