sabato 3 ottobre 2015

A.MANZONI.Panni in arno 54.cap.XV.

ALESSANDRO MANZONI,I PROMESSI SPOSI,CAPITOLO QUINDICESIMO. LETTO E CAPITO?



UTILE,PER VERIFICARNE LA COMPRENSIONE,RISPONDERE,PER OGNI BRANO DI SEGUITO PROPOSTO,A DUE DOMANDE:

1)SAPIC(SIAMO AL PUNTO IN CUI....),
2)LPVD(LE PAROLE VOGLIONO DIRE...).



CORAGGIO ,COSTA POCO...MAL CHE VADA SI DEVE RILEGGERE IL TESTO,CHE VA TENUTO SEMPRE A PORTATA DI CONSULTAZIONE.







Per ogni brano del capitolo XV de I Promessi Sposi,provare a rispondere come esemplificato in lemarancio panni in Arno 3.



Cap.XV,r.231.

                       Allo spuntar del giorno,Renzo russava da circa sett'ore,ed era ancora,poveretto,sul più bello,quando due forti scosse alle braccia,e una voce che dappie' del letto gridava:"Lorenzo Tramaglino!"lo fecero riscotere.



Cap.XV,r.292.

                      ...poiché  Renzo s'accorgeva anche lui d'un ronzio crescente nella strada.Guardando poi in viso il notaio,vi scorgeva in pelle in pelle la titubazione che costui si sforzava invano di tener nascosta.



Cap.XV,r.336.

                     Renzo era levato;i due satelliti gli stavano a' fianchi.Il notaio accenno' a costoro che non lo sforzasser troppo,e disse a lui:"da bravo,figliuolo;a noi, spicciatevi".



Cap.XV,r.361.

                        Consistevano questi(ci dispiace di dover discendere a particolari indegni della gravità storica;ma la chiarezza lo richiede),consistevano in una cordicella lunga un po' più che il giro d'un polso ordinario,la quale aveva nelle cime due pezzetti di legno,come due piccole stanghette.La cordicella circondava il polso del paziente; i legnetti,passati tra il medio e l'anulare del prenditore,gli rimanevano chiusi in pugno,di modo che,girandoli,restringeva la legatura,a volontà';e con cio' aveva mezzo,non solo d'assicurare la presa,ma anche di martirizzare un ricalcitrante:e a questo fine,la cordicella era sparsa di nodi.



Cap.XV,r.376.

                       Mentre parlava ,i due a cui toccava a fare,diedero una girata a' legnetti.Renzo s'acquietò, come un cavallo bizzarro che si sente il labbro stretto tra le morse,e esclamò:"pazienza!"



Cap.XV,r.407.

                       Nessuno concluda da cio' che il notaio fosse un furbo inesperto e novizio; perché s'ingannerebbe.Era un furbo matricolato,dice il nostro storico,il quale pare che fosse nel numero de' suoi amici;ma in quel momento si trovava con l'animo agitato.



Cap.XV,r.428.

                  Perciò non si può mai abbastanza raccomandare a' furbi di professione di conservare sempre il loro sangue freddo,o d'esser sempre i più forti,che è la più sicura.



Cap.XV,r.437.

                "Giudizio,giudizio!"gli susurrava il notaio dietro le spalle:"il vostro onore;l'onore,figliuolo."



Cap.XV,r.449

                  "Ahi!Ahi!Ahi!"grida il tormentato: al grido,la gente s'affolla intorno;n'accorre da ogni parte della strada:la comitiva si trova incagliata."E' un malvivente,"bisbigliava il notaio a quelli che gli erano a ridosso;"è un ladro colto sul fatto.Si ritirino,lascin passare la giustizia."Ma Renzo,visto il bel momento,visti i birri diventar bianchi,o almeno pallidi,  - se non mi aiuto ora ,pensò, mio danno.-  E subito alzò la voce:"figliuoli!mi menano in prigione,perché ieri ho gridato:pane e giustizia.Non ho fatto nulla;son galantuomo:aiutatemi,non m'abbandonate,figliuoli!"



Cap.XV,r.461.

                      Il notaio desiderava ardentemente di far lo stesso;ma c'era de' guai, per amor della cappa nera.



Cap.XV,r.470.

                        "Uh corvaccio !"rispose colui."Corvaccio!corvaccio!" risono' all'intorno.



FINE BRANI CAPITOLO XV.CONTINUA CON SCHEMA DELLO STESSO CAPITOLO.







7 commenti:

  1. R.231,siamo al 12 novembre 1628. Notare" dappie' del letto".

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  2. R.292,notaio,nel Seicento,era un funzionario di polizia. Notare "scorgere in pelle in pelle la titubazione". Ieri,martedì 19 luglio,apoteosi.

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    1. Sì, apoteosi...r.336,"satelliti": i due birri ai fianchi di Renzo.R. 361, spiegazione dettagliata delle manette del Seicento,i manichini.

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  3. R.407,notazione vera sui furbi veri,ma in circostanze di tensione nervosa: anche loro si comportano da idiotii.Basta vedere certi rigoristi fenomeni,fare i fessi in partite decisive,soprattutto dopo i supplementari.

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  4. R.428, infatti,i furbi non hanno sempre il sangue freddo.r.449, il vero furbo è Renzo.r. 470 il corvaccio è il notaio vestito di nero e minacciato seriamente dalla folla. Renzo ne approfitta,si fa liberare dei manichini e fugge.Ciao ambragiarox,a domani,felices nunc et semper.

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  5. Fronte coronavirus di oggi 2 marzo 2021,martedì,ho fatto duecento metri in paese senza mascherina,bancomat compreso.

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