sabato 24 ottobre 2015

A.MANZONI.Panni in arno 86.cap.XXVI.


ALESSANDRO MANZONI,I PROMESSI SPOSI,CAPITOLO VENTISEESIMO,LETTO E CAPITO?



UTILE, PER VERIFICARNE LA COMPRENSIONE,RISPONDERE,PER OGNI BRANO DI SEGUITO PROPOSTO,A DUE DOMANDE:

1) SAPIC(SIAMO AL PUNTO IN CUI....),
2)LPVD(LE PAROLE VOGLIONO DIRE...).



CORAGGIO,COSTA POCO...E...SEMPRE TESTO DEL ROMANZO A PORTATA DI CONSULTAZIONE.







Per ogni brano del capitolo XXVI de I Promessi Sposi,provare a rispondere come esemplificato in lemarancio panni in Arno 3.



Cap.XXVI,r.1.

                      A una siffatta domanda,don Abbondio,che pur s'era ingegnato di risponder qualcosa a delle meno precise,restò lì senza articolar parola.



Cap.XXVI,r.23.

                   -Anche questa gli hanno rapportata le chiacchierone,-pensava don Abbondio;...



Cap.XXVI,r.33.

                     -Ecco come vanno le cose,-diceva ancora tra sé don Abbondio:-a quel satanasso,-e pensava all'innominato,-le braccia al collo;e con me,per una mezza bugia detta a solo fine di salvar la pelle,tanto chiasso...-



Cap.XXVI,r.39.

                    "E ancor domandate?E non ve l'ho detto?E dovevo dirvelo?Amare,figliuolo;amare e pregare...."



Cap.XXVI,r.80.

                   -Proprio le ragioni di Perpetua,-pensò anche qui don Abbondio....



Cap.XXVI,r.111.

                  -Oh che sant'uomo!ma che tormento-pensava don Abbondio:....



Cap.XXVI,r.135.

                    "...Che il ricorso dell'oppresso,la querela dell'afflitto siano odiosi al mondo,il mondo è tale; ma noi! E che pro sarebbe stato per voi,se avessero taciuto?...." [ ANACOLUTO].



Cap.XXVI,r.151.

                     E se non sentiva tutto il rimorso che la predica voleva produrre( ché quella stessa paura era sempre lì a far l'ufizio di difensore),ne sentiva però;...



Cap.XXVI,r.167.

                        "....Ma chi sa se Dio misericordioso non ve ne prepara?Ah non le lasciate sfuggire!cercatele,state alle velette,pregatelo che le faccia nascere."



Cap.XXVI,r.174.

                     "....Tutt'e due abbiamo già vissuto molto: lo sa il cielo se m'è stato duro di dover contristar con rimproveri codesta vostra canizie..."



Cap.XXVI,r.181.

                   "...la mezzanotte è vicina; lo sposo non può tardare; teniamo accese le nostre lampade.Presentiamo a Dio i nostri cuori miseri,voti,perché Gli piaccia riempirli  di quella carità, che ripara al passato,che assicura l'avvenire,che teme e confida,piange e si rallegra,con sapienza; che diventa in ogni caso la virtù di cui abbiamo bisogno."



Cap.XXVI,r.197.

                       Dice poi,che, la mattina seguente,venne donna Prassede,secondo il fissato,a prender Lucia,e a complimentare il cardinale,il quale gliela lodò, e raccomandò caldamente.



Cap.XXVI,r.209.

                     Introdotto,gli presentò un gruppo e una lettera di quel signore,la quale lo pregava di far accettare alla madre di Lucia cento scudi d'oro ch'eran nel gruppo,per servir da dote alla giovine....



Cap.XXVI,r.234.

                    Questa,dal canto suo,quantunque non le fosse diminuita quella ripugnanza a parlar del voto,pure era risoluta di farsi forza,e d'aprirsene con la madre in quell'abboccamento,che per lungo tempo doveva chiamarsi l'ultimo.



Cap.XXVI,r.312.

                        Dopo qualche momento Lucia,trattenendo i singhiozzi,riprese:....



Cap.XXVI,r.317.

                         "Quando saprete dov'è, fategli scrivere,trovate un uomo...appunto vostro cugino Alessio,che è un uomo prudente e caritatevole,e ci ha sempre voluto bene,e non ciarlera': fategli scriver da lui la cosa com'è andata,dove mi son trovata,come ho patito,e che Dio ha voluto così, e che metta il cuore in pace..."




CONTINUA CON ALTRI BRANI DEL CAPITOLO XXVI.









11 commenti:

  1. R.1, la domanda del cardinale,alla fine del precedente capitolo,era stata:"Cosa avete fatto per loro?"...e lì don Abbondio aveva capito il suo egoismo...

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  2. R. 23, il cardinale chiede a don Abbondio se avesse accampato dei motivi pretestuosi,davanti a Renzo e quindi anche verso Lucia,per non sposarli,non rivelando loro il vero motivo per cui lui,prete,non li voleva sposare. Abbondio non risponde,ma nella sua testa pensa con astio alla lingua lunga di Agnese,che avrebbe riferito al cardinale anche questo particolare.

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  3. R.33,r.39,ancora questo contrappunto tra Abbondio e il cardinale,l'uno a predicare,l'altro a sostenere senza esternarle le ragioni del suo egoismo,che era stato istinto di sopravvivenza.

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  4. R. 80, Abbondio si riferisce a un passo del capitolo primo,quando Perpetua,messa al corrente della minaccia fatta al suo padrone,gli aveva consigliato di chiedere aiuto al cardinale. Ora il cardinale dice a don Abbondio che avrebbe dovuto chiedere aiuto e ciò avrebbe senz'altro fatto da deterrente al sopruso di don Rodrigo. E qui Borromeo fa anche una sottile analisi dell'iniquità: essa non si fonda solo sulla sua forza,ma anche sulla credulità e lo spavento che può procurare. Denunciata perde molto della sua influenza....ma denunciarla...Quante violenze si sopportano per paura o vergogna di dire di averle subite.

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  5. R.111,Borromeo aveva proposto a don Abbondio di muovergli rimproveri,che lui,cardinale,avrebbe accettati.Poi le sue parole di rimprovero al prete avrebbero assunto quasi l'autorità che proverrebbe dal loro Signore,di cui erano umili servitori.E qui Abbondio ha la testa che gli fuma...

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  6. R.151,ecco quel che prova Abbondio,dopo sta lunga lezione di etica cristiana: un po' di rimorso e l'immancabile onnipresente paura,istinto di conservazione e giustificazione di ogni comportamento egoistico.

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  7. R.167,r.174,r181,parte conclusiva della predica,con due accenni frutto di ostentata erudizione,velette e lampade accese. L'una citazione deriva dal linguaggio marinaresco,legato al posto piu alto della nave dove stava chi doveva scrutare l'orizzonte; l'altra riguarda la parabola evangelica che esorta il fedele a stare sempre pronto per l'arrivo della morte,e più quando si avvicina la fine della notte,quando le lampade devono esser ancora accese per non farsi trovare impreparati dall'arrivo del padrone.

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  8. R.209, facciamo chiarezza. Borromeo stava per lasciare la parrocchia di don Abbondio. Prima della partenza riceve la visita del curato della parrocchia in cui stava il castello dell'innominato. Il curato parla a Borromeo e riferisce che l'innominato avrebbe fatto qualunque cosa per Lucia,intanto mandava un "gruppo" con tante monete d'oro per la dote di Lucia. Gruppo che viene consegnato ad Agnese. Speremu...

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  9. R.234,r.312,r.317,Lucia,al paese del sarto,prima di separarsi dalla madre per andare a Milano con donna Prassede,confida alla madre del voto e la prega di far sapere a Renzo che il matrimonio era impossibile.Ciao ambroambtagia.

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  10. Fronte coronavirus di oggi 1 aprile 2021,venerdì,inizia zona rossa per Imperia e Savona,fino all' 11 aprile.

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