domenica 4 ottobre 2015

A.MANZONI.Panni in arno 56.c.XVI.

ALESSANDRO MANZONI,I PROMESSI SPOSI,CAPITOLO SEDICESIMO. LETTO E CAPITO?



UTILE,PER VERIFICARLO,RISPONDERE,PER OGNI BRANO DI SEGUITO PROPOSTO,A DUE DOMANDE:

1)SAPIC(SIAMO AL PUNTO IN CUI...),
2)LPVD(LE PAROLE VOGLIONO DIRE...).



CORAGGIO,BASTA POCO...E... SEMPRE TESTO DEL ROMANZO SOTTOMANO,PRONTO PER ESSER CONSULTATO.








Per ogni brano del capitolo XVI de I Promessi Sposi,provare a rispondere come esemplificato in lemarancio panni in Arno 3.



Cap.XVI,r.10.

                     -Perché, se posso esser uccell di bosco,-aveva anche pensato,- non voglio diventare uccel di gabbia.-Aveva dunque disegnato per suo rifugio quel paese nel territorio di Bergamo,dov'era accasato quel suo cugino Bortolo...



Cap.XVI,r.33.

                  Renzo dovette fare forse dieci giudizi fisionomici,prima di trovar la figura che gli paresse a proposito.



Cap.XVI,r.61.

               Renzo arriva sulla piazza del Duomo;l'attraversa,passa accanto a un mucchio di cenere e di carboni spenti,e riconosce gli avanzi del falò di cui era stato spettatore il giorno avanti;...



Cap.XVI,r.72.

                    Si trovava così a mano un luogo d'asilo,e dove,con quella lettera,sarebbe ben raccomandato; fu tentato fortemente d'entrarvi.



Cap.XVI,r.81.

                   C'era, proprio sul passo,un mucchio di gabellini,e,per rinforzo,anche de' micheletti spagnoli;ma stavano tutti attenti verso il di fuori...



Cap.XVI,r.99.

                 I suoi sospetti cadevan naturalmente sullo spadaio,al quale si rammentava bene d'averlo spiattellato.



Cap.XVI,r.117.

                Risolvette dunque di rivolgersi,come aveva fatto in Milano, al primo viandante la cui fisionomia gli andasse a genio;e così fece."Siete fuor di strada,"gli rispose questo; e,pensatoci un poco,parte con parole, parte co' cenni,gl'indicò il giro che doveva fare ,per rimettersi sulla strada maestra.



Cap.XVI,r.138.

               Mentre cerca la maniera di pescar tutte quelle notizie,senza dar sospetto,vede pendere una frasca da una casuccia solitaria,fuori d'un paesello.



Cap.XVI,r.156.

                 "Gorgonzola,volete dire,"rispose la vecchia.
"Gorgonzola!"ripeté Renzo,quasi per mettersi meglio in mente la parola."E' molto lontano di qui?" riprese poi.



Cap.XVI,r.185.

                   Fatti alcuni passi in Gorgonzola,vide un'insegna,entrò; e all'oste,che gli venne incontro,chiese un boccone,e una mezzetta di vino:le miglia di più, e il tempo gli avevano fatto passare quell'odio così estremo e fanatico.



Cap.XVI,r.235.

                     "Fate conto che,tanto a un luogo,come all'altro,poco più, poco meno, ci sarà sei miglia."
"Sei miglia!non credevo tanto," disse Renzo."E gia',"riprese poi, con un'aria d'indifferenza,portata fino all'affettazione:"e già, chi avesse bisogno di prendere una scorciatoia,ci saranno altri luoghi da poter passare?"



Cap.XVI,r.248.

                         -Maledetti gli osti!- esclamò Renzo tra sé: -più ne conosco,peggio li trovo.-



Cap.XVI,r.265.

                       "La bocca l'abbiamo anche noi,sia per mangiare,sia per dir la nostra ragione,"disse un altro,con voce tanto più modesta,quanto più la proposizione era avanzata....



Cap.XVI,r.269.

"Del grano nascosto,non ce n'è solamente in Milano,"cominciava un altro con un'aria cupa e maliziosa;quando sentono avvicinarsi un cavallo.



CONTINUA CON ALTRI BRANI DEL CAPITOLO XVI.






8 commenti:

  1. R.10, nel Seicento,andare a Bergamo,per un cittadino del ducato di Milano,com'era Renzo,voleva dire espatriare in un altro Stato.

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  2. R.61,il giorno avanti ,per la precisione,era l'11/11/1628.r.72,la mattina del 12,Renzo è tentato di rifugiarsi nel convento ove l'aveva inviato Padre Cristoforo.

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  3. R.81,il giorno dopo la rivolta,alle varie porte di Milano,doganieri e soldati ,badavano solo a chi entrava. Per questo Renzo ha facile gioco ad uscire.Da r. 89 a r. 289 viene descritto il viaggio- fuga di Renzo,da Milano a Gorgonzola,paese del Milanese,vicinissimo a Bergamo,paese della Repubblica di Venezia.

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  4. R.99,Manzoni come fa spesso nella narrazione del romanzo,"copre" le distanze percorse dai personaggi,con lo studio psicologico,più che con la descrizione dei luoghi attraversati.Infatti Renzo pensa di aver detto il proprio nome allo spadaio-spia,la sera innanzi.

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  5. R.138,quel che Manzoni chiama casuccia,la retorica scolastica chiama " osteria della frasca." Come Osteria della luna piena" quella in Milano,come osteria della Malanotte quella ai piedi del castello dell'innominato,come osteria di Gorgonzola quella cui Renzo era diretto in quel momento e a cui giungerà la sera del 12 novembre del 1628.

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  6. R.236, in un'osteria,Renzo affetta...qual è il significato che qui assume l'azione di "affettare"?

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  7. Appunti di fisica estremamente esplicativi delle basi ultime della materia.Vai Vaio!

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  8. Fronte coronavirus di oggi 3 marzo 2021,mercoledì,routine.

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