venerdì 25 settembre 2015

A.MANZONI.Panni in arno 45.Cap.XII


ALESSANDRO MANZONI,I PROMESSI SPOSI,CAPITOLO DODICESIMO. LETTO E CAPITO?



UTILE,PER VERIFICARNE LA COMPRENSIONE,RISPONDERE,PER OGNUNO DEI BRANI DI SEGUITO PROPOSTI, A DUE DOMANDE:


1)SAPIC(SIAMO AL PUNTO IN CUI...)


2)LPVD(LE PAROLE VOGLIONO DIRE...).


CORAGGIO,COSTA NIENTE...E ...SEMPRE TESTO DEL ROMANZO A PORTATA DI CONSULTAZIONE.




Per ogni brano del capitolo XII de I Promessi Sposi,provare a rispondere come esemplificato in lemarancio panni in Arno 3.



Cap.XII,r.190.

                           "Figliuoli,"grida:molti si voltano in su;"figliuoli,andate a casa.Perdono generale a chi torna subito a casa."



Cap.XII,r.201.

                        Questa rapida mutazione di stile fu cagionata da una pietra che,uscita dalle mani d'uno di que'buoni figliuoli,venne a batter nella fronte del capitano, sulla protuberanza sinistra della profondità metafisica.



Cap.XII,r.220.

                         Il furore accrebbe le forze della moltitudine:la porta fu sfondata,l'inferriate svelte;e il torrente penetrò per tutti i varchi.



Cap.XII,r.249.

                        Così il trambusto andava sempre crescendo a quel primo disgraziato forno;perché tutti coloro che gli pizzicavan le mani di far qualche bell'impresa,correvan la',dove gli amici erano i più forti,e l'impunità sicura.A questo punto eran le cose ,quando Renzo,avendo ormai sgranocchiato il suo pane,veniva avanti per il borgo di porta orientale,e s'avviava,senza saperlo,proprio al luogo centrale del tumulto.



Cap.XII,r.286.

                     Il vicario di provvisione,eletto ogn' anno dal governatore tra sei nobili proposti dal Consiglio de'decurioni,era il presidente di questo,e del tribunale di provvisione;il quale,composto di dodici,anche questi nobili,aveva,con altre attribuzioni,quella principalmente dell'annona.



Cap.XII,r.311.

                   -Cos'è quest'altra  storia?- pensò di nuovo Renzo;e andò dietro a uno che,fatto un fascio d'assi spezzate e di schegge,se lo mise in ispalla,avviandosi,come gli altri,per la strada che costeggia il fianco settentrionale del duomo,e ha preso nome dagli scalini che c'erano,e da poco in qua non ci sono più.



Cap.XII,r.342

                    Gia' era di nuovo finita la fiamma;non si vedeva più venir nessuno con altra materia,e la gente cominciava ad annoiarsi;quando si sparse la voce,che, al Cordusio(una piazzetta o un crocicchio non molto distante di lì), s'era messo l'assedio a un forno.



Cap.XII,r.359.

                  E lì eran ben pochi quelli che, nel passar davanti alla nicchia che taglia il mezzo della loggia dell'edifizio chiamato allora il collegio de'dottori,non dessero un'occhiatina alla grande statua che vi campeggiava,a quel viso serio,burbero,accipigliato,e non dico abbastanza,di don Filippo II,che anche dal marmo imponeva un non so che di rispetto...



Cap.XII,r.365.

                     Quella statua non c'è più, per un caso singolare.Circa cento settant'anni dopo quello che stiamo raccontando,un giorno le fu cambiata la testa,le fu levato di mano lo scettro,e sostituito a questo un pugnale; e alla statua fu messo nome Marco Bruto.Così accomodata stette forse un par d'anni;ma ,una mattina,certuni che non avevano simpatia con Marco Bruto,anzi dovevano avere con lui una ruggine segreta,gettarono una fune intorno alla statua,la tiraron giù, le fecero cento angherie....



Cap.XII,r.375.

              Dalla piazza de'Mercanti,la marmaglia insaccò, per quell'altr'arco,nella via de' fustagnai,e di lì si sparpagliò nel Cordusio.



Cap.XII,r.377.

Ma invece della moltitudine d'amici che s'aspettavano di trovar lì già al lavoro,videro soltanto alcuni starsene,come esitando, a qualche distanza della bottega,la quale era chiusa,e alle finestre gente armata,in atto di star pronti a difendersi.



Cap.XII,r.385.

                In questa,scoppio' di mezzo alla folla una maledetta voce:"c'è qui vicino la casa del vicario di provvisione:andiamo a far giustizia,e a dare il sacco".



FINE BRANI DEL CAPITOLO DODICESIMO.CONTINUA CON LO SCHEMA DEL CAPITOLO.





9 commenti:

  1. R.190,chi grida è il Capitano di Giustizia,chi si volge all'in su' sono gli assedianti il forno delle grucce,che guardano il Capitano salito al secondo piano e apparso a una finestra.

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  2. R.201,secondo il medico tedesco F.G.Gall,nella bozza frontale sinistra del cervello risiederebbe la facolta' di fare osservaioni profonde e anche nebulose. Manzoni ironicamente dice,che il sasso che colpì il capitano al capo,all'altezza di quella bozza,gli fece immediatamente mutare tono di espressione: passando dalle blandizie alle imprecazioni verso la folla.

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  3. R.220," le inferriate svelte":il participio passato da che verbo?r.249," tutti coloro che gli pizzicavan le mani":che figura retorica?

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  4. R.286,che spiegazione accurata delle istituzioni dello stato milanese del '600...

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  5. R.311,Renzo segue la folla in rivolta e arriva al Duomo. Che via è quella che prende nome dagli scalini che allora c'erano e che ora non ci sono più?

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  6. Da r.349 a r. 375, un bel giro turistico nella Milano del '600, con vista anche di statue che col passare del tempo hanno mutato il loro aspetto originario. Fine del tour al Cordusio: forno sorvegliato,niente saccheggio... Allora alla casa del Vicario di Provvisione,colpevole dell'affamamento della gente di Milano.

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  7. Devo dire che gli aoounti di fisica sono sempre molto chiari ed esplicativi.Ciao,a domani.

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  8. Fronte coronavirus di oggi 21 febbraio 2021,domenica...routine...bene.

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