sabato 5 settembre 2015

A.MANZONI.Panni in Arno 11 ,cap.III.

ALESSANDRO MANZONI,I PROMESSI SPOSI,CAPITOLO TERZO, (DOPO LA LETTURA LA VERIFICA DELLA COMPRENSIONE.).



LEGGETE IL CAPITOLO TERZO,TENETE A PORTATA DI MANO ANCORA IL TESTO E RISPONDETE A:

SAPIC( SIAMO AL PUNTO IN CUI...) E A
LPVD( LE PAROLE DEL BRANO PROPOSTO VOGLIONO DIRE...).




SE VOLETE UN ESEMPIO DI RISPOSTA,RILEGGETE LEMARANCIO PANNI IN ARNO 3.








Capitolo III de "I Promessi Sposi",brani a cui rispondere come esemplificato in lemarancio panni in Arno 3.




            Cap.III,r.2.

       Tutt'e due si volsero a chi ne sapeva più di loro,e da cui aspettavano uno schiarimento,il quale non poteva essere che doloroso....



             Cap.III,r.10.

       "Parla,parla!-Parlate,parlate!" gridarono a un tratto la madre e lo sposo.



            Cap.III,r.24.

        "A chi hai raccontato?"domandò Agnese,andando incontro,non senza un po' di sdegno,al nome del confidente preferito.



            Cap.III,r.37.

        ...l'altra,di non metter a rischio di viaggiare per molte bocche una storia che voleva essere gelosamente sepolta: tanto più che Lucia sperava che le sue nozze avrebbero troncata,sul principiare ,quell'abbominata persecuzione.



           Cap.III,r.45.

             "M'ha detto che cercassi d'affrettar le nozze il più che potessi,e intanto stessi rinchiusa: che pregassi bene il Signore;e che sperava che colui,non vedendomi ,non si curerebbe più di me..."



            Cap.III,r.105.

           Ora stendeva il braccio per collera,ora l'alzava per disperazione,ora lo dibatteva in aria,come per minaccia,e,in tutti i modi,dava loro di fiere scosse,e faceva balzare quelle quattro teste spenzolate; le quali intanto si ingegnavano a beccarsi l'una con l'altra,come accade troppo sovente tra compagni di sventura.



            Cap.III,r.120.

          Era questo uno stanzone,su tre pareti del quale erano distribuiti i ritratti de' dodici Cesari;la quarta' coperta da un grande scaffale di libri vecchi e polverosi: nel mezzo,una tavola gremita d'allegazioni,di suppliche,di libelli,di gride,con tre o quattro seggiole all'intorno,e da una parte un seggiolone a braccioli,con una spalliera alta e quadrata,terminata agli angoli da due ornamenti di legno,che s'alzavano a foggia di corna,coperta di vacchetta,con grosse borchie,alcune delle quali,cadute da gran tempo,lasciavan in liberta' gli angoli della copertura che s'accartocciava qua e la'.



            Cap.III,r.128.

         Il dottore era in veste da camera,cioè coperto d'una toga ormai consunta,che gli aveva servito,molt'anni addietro,per perorare,nei giorni d'apparato,quando andava a Milano...



           Cap.III,r.135.

         Renzo,ritto davanti alla tavola,con una mano nel cocuzzolo del cappello,che faceva girar con l'altra,ricomincio':"vorrei sapere da lei che ha studiato..."



          Cap.III,r.178.

        Si testifichi o non si testifichi;che uno si parta dal luogo dove abita eccetera; che quello  paghi un debito; quell'altro non lo molesti,quello vada al suo molino;tutto questo non ha a che far con noi.Ah ci siamo: quel prete non faccia quello che è obbligato per l'uficio suo,o faccia cose che non gli toccano. Eh?"



         Cap.III,r.195.

"...e più in giù: Platonus; e qui ancora:Vidit Ferrer: non ci manca niente."



        Cap.III,r.201.

        "Ah!ah!" gli disse poi:" vi siete però fatto tagliare il ciuffo...."



        Cap.III,r.211.

       Comanda sua eccellenza(il marchese de la Hynojosa) che chi porterà i capelli di tal lunghezza che coprano il fronte fino alli cigli....



         Cap.III,r.234.

      "In verità, da povero figliolo," rispose Renzo,"io  non ho mai portato ciuffo in vita mia..."



Continua nel post seguente.....



6 commenti:

  1. Bello il discorso indiretto riferito alle parole di fra Cristoforo riportate ,con discorso diretto,da Lucia a Renzo e Agnese.

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  2. In r.128,notare l'espressione " per perorare in giorni d'apparato", cioè perché l'avvocato potesse discutere le cause nei giorni in cui era in seduta il tribunale a Milano.

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  3. R.195 ci dice che nel '600 le gride erano controfirmate dallo stampatore camerale( Platonus) e dal vice governatore( Antonio Ferrer),oltre che essere naturalmente firmate dal governatore che nel 1628 ,quando è ambientato il romanzo,era Gonzalo Fernandez de Cordoba.

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  4. Appunti di fisica,abbastanza chiari,se si intende che il neutrino muonico, in coppia con un elettrone,si possono diffondere solo grazie a un mediatore neutro,che non può esser W,ma Z zero.

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  5. Fronte coronavirus di oggi 18 gennaio 2021,lunedì:bisogna andare a perder tempo nelle banche...speremmu...

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