venerdì 18 settembre 2015

A.MANZONI.Panni in Arno 32.cap.IX.

ALESSANDRO MANZONI,I PROMESSI SPOSI,CAPITOLO NONO.LETTO E CAPITO?

PER VERIFICA DELLA COMPRENSIONE,POTREBBE ESSER UTILE RISPONDERE,PER OGNI BRANO DI SEGUITO PROPOSTO,A DUE DOMANDE:

1)SAPIC(SIAMO AL PUNTO IN CUI...)
2)LPVD(LE PAROLE VOGLIONO DIRE...).



CORAGGIO,E TENERE SEMPRE IL TESTO DEL ROMANZO A PORTATA DI CONSULTAZIONE.


PROVATE ANCHE A PROPORRE BRANI VOI. Magari anche altri test di verifica  di comprensione.




Per ogni brano del capitolo IX de I Promessi Sposi,provare a rispondere come esemplificato in lemarancio panni in Arno 3.



Cap.IX,r.436.

                      La lettera fu concertata tra quattro o cinque confidenti,scritta di nascosto,e fatta recapitare per via d'artifizi molto studiati.Gertrude stava  con grand'ansietà, aspettando una risposta che non venne mai.Se non che,alcuni giorni dopo,la badessa,la fece venir nella sua cella,e,con un contegno di mistero,di disgusto e di compassione,le diede un cenno oscuro d'una gran collera del principe,e d'un fallo ch'ella doveva aver commesso,lasciandole però intendere che,portandosi bene,poteva sperare che tutto sarebbe dimenticato.



Cap.IX,r.444.

                     Quantunque Gertrude sapesse che andava a un combattimento,pure l'uscir di monastero,il lasciar quelle mura nelle quali era stata ott'anni rinchiusa,o  scorrere in carrozza per l'aperta campagna,il riveder la città, la casa, furono sensazioni piene d'una gioia tumultuosa.



Cap.IX,r.458.

                       I parenti eran seri,tristi,burberi con lei, senza mai dirne il perché. Si vedeva solamente che la riguardavano come una rea,come un'indegna: un anatema misterioso pareva che pesasse sopra di lei,e la segregasse dalla famiglia,lasciandovela  soltanto unita quanto bisognava per farle sentire la sua suggezione.



Cap.IX,r.493.

                      Dovette però accorgersi che un paggio,ben diverso da coloro,le portava un rispetto,e sentiva per lei una compassione d'un genere particolare.



Cap.IX,r.501.

                     Le furono tenuti gli occhi addosso più che mai:che è che non è, una mattina,fu sorpresa da una di quelle cameriere,mentre stava piegando alla sfuggita una carta,sulla quale avrebbe fatto meglio a non iscriver nulla.



Cap.IX,r.515.

                  Il paggio fu subito sfrattato,com'era naturale;e fu minacciato anche a lui qualcosa di terribile,se, in qualunque tempo,avesse osato fiatar nulla dell'avvenuto.



Cap.IX,r.551.

                   Il solo castello nel quale Gertrude potesse immaginare un rifugio tranquillo e onorevole,e che non fosse in aria,era il monastero,quando si risolvesse d'entrarci per sempre.



Cap.IX,r.564.  

                 Quando poi voleva mostrarsi benigna,prendeva un tono di protezione,più odioso ancora dell'insulto.In tali diverse occasioni,il desiderio che Gertrude sentiva d'uscir dall'unghie di colei,e di comparirle in uno stato al di sopra della sua collera e della sua pietà, questo desiderio abituale diveniva tanto vivo e pungente,da far parere amabile ogni cosa che potesse condurre ad appagarlo.    [La sintassi del periodo è sottilmente complicata].



Cap.IX,r.580.

                  S'alzo di lì, andò a un tavolino,riprese quella penna fatale,e scrisse al padre una lettera piena d'entusiasmo e d'abbattimento,d'afflizione e di speranza,implorando il perdono,e mostrandosi indeterminatamente  pronta a tutto ciò che potesse piacere a chi doveva accordarlo.



P.s. Gertrude scrive in queste occasioni:per la supplica;per il padre ,una prima volta ,per dirgli che non voleva monacarsi;per il paggio; per il padre,una seconda volta,per dirgli che voleva monacarsi.




8 commenti:

  1. R. 486,per le lettere che scrive Gertrude e per la loro sequenza e per i destinatari,rimandiamo al PS a piè di post.32.

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  2. R.444, gioia di una quattordicenne dopo otto anni di chiusura in un monastero,per essere plagiata. Uscire da li'....sensazioni di libertà.

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  3. R.451,Manzoni dice che Gertrude era "segregata" , poi aggiunge " dalla famiglia ";che tragico ossimoro,se la famiglia deve amare e aiutare. Altrimenti che famiglia è. Una delle tante che vediamo nella nostra esperienza quotidiana?'Anche questo un bel casino.

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    1. La riga cui ti riferisci è la 458, e ,secondo me, il verbo " segregare " ha un significato inconsueto semanticamente, quello cioè, più che di rinchiudere,di separare da qualche cosa. Ma forse i due significati sono uno la conseguenza dell'altro. Meglio lasciarci portare dalla dolce corrente della scrittura manzoniana,senza tanto cavillare.

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  4. R. 580, " entusiasmo" e "abbattimento"; " afflizione" e " speranza"... Sentimenti in rapida successione in una quattordicenne inevitabilmente depressa e repressa.

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  5. Sono d'accordo su quel che hai scritto per r.450. Anche questo uno spaccato del rapporto che può esserci tra genitori e figli,a tutta condanna del genitore. Più in generale,si può dire che il mestiere di genitore e di figlio è uuna delle cose più difficili della vita. Bisogna sempre avere la coscienza pulita,pur sapendo che si commetteranno sbagli da entrambe le parti. Comunque il padre di Gertrude non ne aveva di coscienza. Speriamo di aver scritto qualcosa di utile. A domani. Ciao Ambro ambragia'.

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  6. Fronte coronavirus di oggi 8 febbraio 2021,lunedì:capatina alla foce del Centa.

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