domenica 17 gennaio 2016

MARCO AURELIO.Ouerou uos 6.

Brani tratti dai Pensieri di Marco Aurelio,libro II, pensieri 14 e 15. 

Traduzione e testo greco con note.


14. Anche se tu dovessi vivere tre volte mille anni e altrettante volte diecimila anni,tuttavia ricordati che nessuno perde altra vita se non quella che sta vivendo,né vive altra vita se  non quella che perde. 

Così l'esistenza più lunga e quella più breve vengono ad essere la stessa cosa.

 Il PRESENTE,infatti, è uguale per tutti,e uguale è dunque anche il tempo che passa,e così il tempo di cui si viene privati,alla nostra morte, appare brevissimo.

Infatti nessuno mai potrebbe perdere né il passato né il futuro; perché ciò che uno non ha,chi mai potrebbe prenderglielo?

 Di queste due cose bisogna dunque ricordarsi sempre: in primo luogo tutto è sempre uguale dall'eternità e si ripete secondo cicli periodici,e non v'è differenza alcuna tra il vedere le stesse cose per cent'anni,per duecento o per tutta l'eternità; in secondo luogo colui che è destinato a morire vecchissimo e colui che è destinato a morire giovanissimo subiscono la stessa perdita. Solo il presente infatti possono perdere,dal momento che anche possiedono solo questo e non si può perdere quello che non si possiede.



15. Ricordati che tutto è opinione. Chiare sono le parole rivolte a Monimo il Cinico; e chiara è anche la loro utilità, se uno ne coglie il succo entro i limiti in cui corrispondono a verità.




13 commenti:

  1. Solo il presente abbiamo,solo quello possiamo perdere. Subito dopo Marco afferma che c'è chi pensa che tutto sia opinione. Credere a qualcosa o essere sempre e comunque scettici?

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    1. La traduzione proposta del testo greco di pensiero 14, è ineccepibile e quindi facilmente comprensibile parola su parola tra greco e italiano.!Cosa non sempre reperibile nelle traduzioni.

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  2. Certo che il numero 15 è quasi incomprensibile. Lodevole lo sforzo di dare un senso a queste parole,da parte del commentatore. Chissà chi mai leggerà le note al testo greco.

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    1. Ho letto. Ma chi girovaga per il tuo blog,roba facile non ne trova.Io credo che la cifra dei tuoi post sia che essi sono"ARDUI".

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    2. Meglio, così li leggiamo in pochi e stabiliamo una comunione spirituale. Del resto se lascio una busta sigillata,dentro ci deve essere qualcosa di unico.

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    3. Le note al testo di II,15,si leggono meglio sulla riproduzione del post fatta su Fb.

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    4. Forse basta non interpretare in senso scettico il fatto che tutto sia opinione; ma pensare che questa affermazione possa servire in un determinato contesto.
      Certo portarla alle estreme conseguenze come fa Aristotele,ma forse anche Platone,non serve a niente...

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    5. Proprio quel che dice Marco,secondo me....
      Buon senso e tutto torna...

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  3. Ancora sul pensiero 15: Monimo è un cinico che affermava che ogni opinione è vanità. I suoi avversari che lo volevano criticare gli rinfacciano una sua posizione da scettico,per cui tutto è opinione... Un bell'intrigo...

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  4. Pensiero 15: in greco,qui,la parola mekri ha esattamente il significato di "entro i limiti" e non quello più comune di "fino a...."

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  5. Sesta riga del pensiero 14,bisognerebbe cercare sul Rocci da che verbo deriva il participio perfetto neutro parokekos...che significa "passato".

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  6. A quanto finora letto in greco,dei brani proposti di Marco,il più difficile da rendere era il numero due....
    Vai,Vaio!

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