lunedì 4 gennaio 2016

MACHIAVELLI.Macula avelli 61 De Sanctis

Altri brani tratti da "Storia della etc." di Francesco De Sanctis,su Machiavelli.

         ".....     Nella Mandragola,il soprannaturale,il meraviglioso,il caso sono detronizzati.
                    Succede il carattere.
                    Quello che Machiavelli è nella storia e nella politica,è ancora nell'arte.

Nel Cinquecento si distinsero due specie di commedie:  "d'intreccio" e " di carattere".

" Commedia d'intreccio" fu detta dove l'interesse nasce dagli avviluppi dell'azione,come erano tutte le commedie e novelle di quel tempo e anche le tragedie.Si cercava l'effetto nella stranezza e nella complicazione degli accidenti.

" Commedia di carattere" fu detta dove l'azione è mezzo a mettere in mostra un carattere.
E (entrambe)sono definizioni viziose.

Hai da una parte commedie sbardellate per troppo cumulo di intrighi,dall'altra commedie scarne per troppa povertà d'azione.

MACHIAVELLI RIUNISCE LE DUE QUALITÀ.

La sua commedia è una vera e propria azione,vivacissima di movimenti e di situazioni,animata da forze interiori,che ci stanno come forze o istrumenti e non come fini  o risultati. Il carattere è messo in vista vivo,come forza operante,non come qualità astratta.Ciò che di più profondo ha il pensiero esce fuori sotto le forme più allegre e più corpulente,fino della più volgare e cinica buffoneria,com'è il " don Cuccu'", e " la palla di  aloe'". Ci è lì tutto Machiavelli,l'uomo che giocava all'osteria e l'uomo che meditava allo scrittoio.....

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Di ogni scrittore muore una parte.
E anche del Machiavelli una parte è morta: quella per la quale è venuto a trista celebrità. E' la sua parte più grossolana,è la sua scoria quella che ordinariamente è tenuta parte sua vitale,così vitale che è stata detta " machiavellismo".
Anche oggi,quando uno straniero vuol dire un complimento all'Italia,la chiama " patria di Dante e di Savonarola", e tace di Machiavelli. Noi stessi non  osiamo chiamarci " figli di Machiavelli '. Tra il grande uomo e noi ci è il machiavellismo.

Del Machiavelli è avvenuto quello che del Petrarca.
Si è chiamato  " petrarchismo" quello che in lui è un incidente ed è il tutto nei suoi imitatori. E si è chiamato " machiavellismo" quello che nella sua dottrina è accessorio e relativo,e si è dimenticato quello che vi è di assoluto e di permanente. Così è nato un Machiavelli di convenzione,veduto da un lato solo e dal lato meno interessante .

E' tempo di reintegrare la sua immagine vera.

Ci è nel Machiavelli una logica formale e c'è un contenuto.
La sua logica ha per base la serietà dello scopo,ciò che egli chiama "virtù". Proporti  uno scopo quando non puoi o non vuoi conseguirlo è da femmina [ BRRR...] .
" Essere uomo" significa " marciare allo scopo".
Ma nella loro marcia gli uomini errano spesso,perché hanno l'intelletto e la volontà intorbiditi da fantasmi e da sentimenti,e giudicano secondo le apparenze. Sono spiriti fiacchi e deboli quelli che stimano le cose come le paiono e non come le sono,a quel modo che fa la plebe. Cacciar via dunque tutte le vane apparenze e andare allo scopo con lucidità di mente e fermezza di volontà, questo è essere un uomo,aver la stoffa d'uomo. Quest'uomo può essere un tiranno o un cittadino,un uomo buono o uno tristo. Ciò e fuor dell'argomento,è un altro aspetto dell'uomo. Ciò a che guarda Machiavelli è di vedere se è un uomo; ciò a che mira è rifare le radici alla pianta " uomo", in declinazione. In questa sua logica la virtu' è il carattere,la tempra,e il vizio è l'incoerenza,la paura,l'oscillazione.

Ciao Ambragiarox.

Continua con altri due post incentrati su brani di "Storia della Letteratura Italiana" di F. De Sanctis.

9 commenti:

  1. Le ultime due righe sono un capolavoro dal punto di vista del significato e della SINTASSI.Attenzione alle congiunzioni copulative e ai predicati nominali.

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. Interessante la tesi di De Sanctis sulla Mandragola,come sintesi originale di due generi di commedia,quella d'azione e quella di carattere.

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  4. Il messaggio di M.per De Sanctis era attuale(fino ai suoi tempi).L'unica parte di M. ,che per il critico era morta sarebbe stato il "machiavellismo".

    Va bene ancora ora o ci sono altre parti da eliminare come suerate?

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  5. M.ambienta la Mandragola ai tempi di Carlo Viii e della guerra del gesso.La fissa della storia non lo lascia mai....

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  6. Palla d'aloe e san Cucu, sono ingredienti spassosissimi della scena nona del IV atto.Da leggere.

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    1. Infatti per contraffare la voce del marito Ligurio dà una palla d'aloe ,ch'egli ignaro si mette in bocca e subito intossicato sputa.San cucu esce come santo francese,con il cui nome chiamare il finto Callimaco che deve stare in retroguardia.È la notte degli imbrogli quando il povero Nicia porta nel letto di suA moglie,Callimaco,che avrebbe dovuto morire per via della mandragola( bevuta o presuntamente bevuta) da Lucrezia.

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  7. Dopo la Mandragola,nel post sono riportati giudizi di De Sanctis sull'eredità culturale lasciata da M. ai posteri.
    Lì parte un interessante parallelo tra Machiavelli e Petrarca entrambi rimasti "vittime" culturali degli -ismi. Petrarchismo e machiavellismo, due marchi negativi fatti scaturire dagli epigoni dei due.

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  8. Ultima parte del post dedicata a quel che Machiavelli intende per "pianta-uomo",secondo De Sanctis.

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