Altri brani tratti da " Storia della etc." di Francesco De Sanctis,su Machiavelli.
"...... Machiavelli promette,a chi prende lo stato con la forza,non solo l'amnistia,ma la gloria,quando sappia ordinarlo:
'Considerino quelli a chi i cieli danno tale occasione,come sono loro proposte due vie: l'una che li fa vivere sicuri,e dopo la morte li rende gloriosi; l'altra che li fa vivere in continue angustie,e dopo la morte lasciare di sé una sempiterna infamia....'
E' l'idea tradizionale del redentore o del messia. Anche Dante invocava un messia politico,il Veltro. Se non che,il salvatore di Dante ghibellino, era Arrigo di Lussemburgo,perché la sua Italia era il giardino dell'impero: dove il salvatore di Machiavelli doveva essere un principe italiano,perché la sua Italia era nazione autonoma,e tutto ciò che era fuori di lei era straniero,barbaro, * oltramontano*.
Nella sua utopia è visibile una esaltazione dello spirito,poetica e divinatrice. Ecco: il principe leva la bandiera,grida: - Fuori i barbari!- a modo di Giulio. Il Machiavelli è lì; assiste allo spettacolo della sua immaginazione:
'Quali porte se gli serrerebbero? quali popoli gli negherebbero l'ubbidienza? quale invidia se gli opporrebbe? quale italiano gli negherebbe l'ossequio?'
E finisce co' versi di Petrarca:
Virtù contro al furore
Prenderà l'arme,e fia il combatter corto:
Che' l'antico valore
Negl' italici cuor non è ancor morto.
Ma questo era un mondo poetico troppo disforme dalla realtà... Ond'è che la sua vera musa non è l'entusiasmo: è l'ironia. La sua aria beffarda,congiunta con la sagacia dell'osservazione,lo chiariscono uomo del Risorgimento[ Rinascimento] .
De' principi ecclesiastici scrive:
'Costoro soli hanno stati e non li difendono,hanno sudditi e non li governano,e gli Stati per essere indifesi non sono loro tolti,e i sudditi per non essere governati non se ne curano,né pensano né possono alienarsi da loro...Essendo quelli retti da Cagione superiore,alla quale la mente umana non aggiunge,lascerò il parlarne; perché, essendo esaltati e mantenuti da Dio,sarebbe ufficio d'uomo presuntuoso e temerario il discorrerne.'
In tale riverenza di parole,non è difficile sorprendere sulle labbra di chi scrive que piglio ironico che trovi ne' contemporanei.
Famosi sono i suoi ritratti per l'originalita' e vivacità d'osservazione. De' francesi e spagnoli scrive:
'Il francese ruberia con lo alito,per mangiarselo e mandarlo a male,e goderselo con colui a chi lo ha rubato. Natura contraria alla spagnuola,che di quello che ti ruba mai ne vedi niente...'. "
Ciao Ambragiarox.
Continua con altri brani tratti dalla Storia della Letteratura Italiana di F. De Sanctis.
Dante con il sogno dell'impero è uomo del Medio Evo,Machiavelli con lo Stato- Nazione è uomo dell'Europa Moderna.
RispondiEliminaEra Giulio II Della Rovere che disse " Fuori i barbari", alludendo ai Francesi,creatori di uno stato nazionale,e invidiati per questo da Machiavelli.
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EliminaLa citazione sui Francesi,De Sanctis la trae da 'Ritratti Delle cose di Francia'.
RispondiEliminaInteressante e un po' sorprendente che De Sanctis giustifichi lo spirito profetico dell'ultimo capitolo del Principe,non con l'entusiasmo del patriota,ma con l'ironia del disilluso uomo del Rinascimento.
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