sabato 2 gennaio 2016

MACHIAVELLI.Macula avelli 58 De Sanctis.

Altri brani tratti da " Storia della etc." di Francesco De Sanctis,su Machiavelli.

           "......    Machiavelli promette,a chi prende lo stato con la forza,non solo l'amnistia,ma la gloria,quando sappia ordinarlo:

                'Considerino quelli a chi i cieli danno tale occasione,come sono loro proposte due vie: l'una che li fa vivere sicuri,e dopo la morte li rende gloriosi; l'altra che li fa vivere in continue angustie,e dopo la morte lasciare di sé una sempiterna infamia....'

E' l'idea tradizionale del redentore o del messia. Anche Dante invocava un messia politico,il Veltro. Se non che,il salvatore di Dante ghibellino, era Arrigo di Lussemburgo,perché la sua Italia era il giardino dell'impero: dove il salvatore di Machiavelli doveva essere un principe italiano,perché la sua Italia era nazione autonoma,e tutto ciò che era fuori di lei era straniero,barbaro, * oltramontano*.

Nella sua utopia è visibile una esaltazione dello spirito,poetica e divinatrice. Ecco: il principe leva la bandiera,grida: - Fuori i barbari!- a modo di Giulio. Il Machiavelli è lì; assiste allo spettacolo della sua immaginazione:

'Quali porte se gli serrerebbero? quali popoli gli negherebbero l'ubbidienza? quale invidia se gli opporrebbe? quale italiano gli negherebbe l'ossequio?'

E finisce co' versi di Petrarca:
                         Virtù contro al furore
                          Prenderà l'arme,e fia il combatter corto:
                          Che' l'antico valore
                          Negl' italici cuor non è ancor morto.

Ma questo era un mondo poetico troppo disforme dalla realtà... Ond'è che la sua vera musa non è l'entusiasmo: è l'ironia. La sua aria beffarda,congiunta con la sagacia dell'osservazione,lo chiariscono uomo del Risorgimento[ Rinascimento] .

De' principi ecclesiastici scrive:

'Costoro soli hanno stati e non li difendono,hanno sudditi e non li governano,e gli Stati per essere indifesi non sono loro tolti,e i sudditi per non essere governati non se ne curano,né pensano né possono alienarsi da loro...Essendo quelli retti da Cagione superiore,alla quale la mente umana non aggiunge,lascerò il parlarne; perché, essendo esaltati e mantenuti da Dio,sarebbe ufficio d'uomo presuntuoso e temerario il discorrerne.'

In tale riverenza di parole,non è difficile sorprendere sulle  labbra di chi scrive que piglio ironico che trovi ne' contemporanei.

Famosi sono i suoi ritratti per l'originalita' e vivacità d'osservazione. De' francesi e spagnoli scrive:

'Il francese ruberia con lo alito,per mangiarselo e mandarlo a male,e goderselo con colui a chi lo ha rubato. Natura contraria alla spagnuola,che di quello che ti ruba mai ne vedi niente...'.   "

Ciao Ambragiarox.

Continua con altri brani tratti dalla Storia della Letteratura Italiana di F. De Sanctis.

5 commenti:

  1. Dante con il sogno dell'impero è uomo del Medio Evo,Machiavelli con lo Stato- Nazione è uomo dell'Europa Moderna.

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    1. Era Giulio II Della Rovere che disse " Fuori i barbari", alludendo ai Francesi,creatori di uno stato nazionale,e invidiati per questo da Machiavelli.

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  2. La citazione sui Francesi,De Sanctis la trae da 'Ritratti Delle cose di Francia'.

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  3. Interessante e un po' sorprendente che De Sanctis giustifichi lo spirito profetico dell'ultimo capitolo del Principe,non con l'entusiasmo del patriota,ma con l'ironia del disilluso uomo del Rinascimento.

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